Analisi Performance F1: ImolaGp

Imola Gp gara piatta e priva di azione in pista, ma i dati hanno mostrato qualcosa di più veritiero.

L’analisi delle performance ci dice che il valori in pista si stanno allineando fornendoci un quadro più chiaro del vero potenziale espresso dalle vetture 2022

Se la pioggia come si vuol pensare livella le prestazioni, nel Gp dell’Emilia-Romagna in parte non si è visto, anzi forse ha accentuato il delta tra team.

Redbull è riuscita ad affrontare al meglio il weekend della Sprint Race, il format ridotto con solo 2h di libere frammentate e senza possibilità d’intervenire sui setup se non fra la Fp1 e qualifica del venerdi ha messo in luce un dato interessante, la RB18 è una vetture che si adatta facilmente a qualsiasi condizione.

Confronto tra Redbull e Ferrari Imola GP pic by Hasan Bratic

Se nella mattina di sabato con pista asciutta in Fp2 Ferrari aveva dato segnali interessanti di passo gara, sia la Sprint ma di riflesso anche la gara hanno mostrato una F1-75 con un degrado maggiore, differenze di temperatura il sabato e le condizioni miste di bagnato e poi asciutto domenica hanno condizionato la performance.

Gara che non lascia nessun dubbio la lotta tra Redbull e Ferrari proseguirà per tutta la stagione 2022.

Da sottolineare; ad Imola la Rb18 ha perso circa 5kg.

Alleggerito il fondo e modifiche nella zona del T-Tray con l’introduzione di una appendice in stile Aston Martin, hanno permesso di recuperare circa 2 decimi, in un tracciato come Imola con tanti cambi di direzione ha determinato una miglior gestione e consumo gomma sia da bagnato che d’asciutto.

Dettaglio sulla modifica nella zona del T-Tray per Redbull pic by Hasan Bratic

Analizzando nel dettaglio il passo gara di Verstappen Perez e Leclerc si possono notare due indistinti dati.

  • Verstappen sin dai primi giri ha avuto (con strada libera) un ritmo decisamente migliore rispetto al suo compagno di squadra Perez, lo si apprezza dai giri 5 e 6, in poi.
  • Il divario in termini di gap tra Leclerc (passo medio 1:21,424 e Perez in 1:21,621 su C3) non era cosi ampio, a sottolineare che questo weekend non è stato un completo disastro per Ferrari, come detto in apertura se per Redbull con meno sessioni riescono a trovare subito un ottimo bilanciamento forse in Ferrari è necessario sfruttare le 3 sessioni di libere per trovare il perfetto bilanciamento.
Race pace tra Verstappen Perez Leclerc tra INT, C3 C4

Analisi velocità massime in ogni settore.

L’analisi delle velocità massime per ogni settore ci da la chiave di come Albon sia riuscito a tener dietro Gasly e Hamilton.

Williams nel corso del weekend ha corso con una differente configurazione di carico aerodinamico al posteriore.

Albon con minor carico e un main plain con un profilo più lineare, mentre Latifi con un profilo più a cucchiaio. come si vede dall’immagine di sotto.

Confronto Rear Wing Williams, Albon con meno carico, Latifi con maggiore

Un lavoro molto interessante sicuramente ha permesso al team di poter apprendere al meglio le caratteristiche della vettura, con una differenza di carico aerodinamico sia in condizioni di pista bagnata che asciutta.
Nel primo settore Albon è risultato il più lento come velocità massima, la prova del poco carico aerodinamico.

Veniamo alla domanda che tutti si sono fatti.

Come mai Hamilton non è riuscito a sopravanzare Gasly e anche Albon?

Come detto Albon aveva un’ala più scarica e nei tratti prima della Rivazza fino alla chicane del Tamburello riusciva ad avere un ottima velocità di punta, Gasly sfruttava la sua scia per difendersi da Hamilton.

Questo status in cui Albon riusciva a tenersi dietro entrambi si è protratto anche con l’attivazione del DRS, complice un unica traiettoria asciutta ha annullato l’effetto dello stesso DRS.

I problemi collegati al Drag sulla Mercedes (qui analisi) si sono visti e con questa generazione di vettura anche minime differenza in termini di % di drag maggiore incidono di più rispetto alle passate monoposto.

Nel grafico qui sotto vi è confronto con il passo gara tra Hamilton Gasly Albon e Latifi. Se i primi 3 rimanendo attaccati tra loro avevano praticamente lo stesso ritmo, Latifi solitario aveva un passo leggermente migliore.

Il confronto con Hamilton e Russell ci mostra quanto il 7 volte campione del mondo in condizione di traffico e per quanto spiego in precedenza ha faticato, il passo gara di Russell con pista libera era di 1:21,836 mentre Hamilton 1:22,531 +0.695, il che sottolinea si una differenza importante su circa 40 giri, ma non cosi disastrosa.

Disastro invece per il team di Brackley è risultato l’approccio al weekend, la W13 nuovamente armata di sensori sul fondo (foto di seguito, i segni sul fondo sono canali dove sono installati sensori per monitorare la flessione) il poco tempo di analisi con un unica sessione di libere ha comportato un’assetto non ottimale per le qualifiche, con il risultato di trovarsi con entrambi i piloti relegata oltre metà dello schieramento.

Ciò ha segnato in parte la strada del weekend.

Immagine

Concludo con il confronto tra Russell e Norris che ci da un idea del potenziale inespresso sulla vetture di Hamilton.

Passo gara molto simile per entrambi Rus 1:21,836 Nor 1:21,817, non si sono mai trovi in condizioni di traffico e questo da la chiave di lettura sulle reali performance di Mercedes e McLaren, che potremmo inserire in questo momento come 3° forza mentre Mercedes come 4°.

Prossima tappa Miami, circuito nuovo inedito, un misto di Singapore, Aubdhabi, insomma cose già viste, probabile che il tracciato e le alte temperature possano dare una chance a Ferrari di imporsi davanti a Redbull ma essendo un traccio nuovo per tutti sarà molto difficile fare previsioni prima del venerdi pomeriggio.

Scritto da Fulvio Vigilante

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