Analisi WEC-IMSA: confronti tra LMH e LMDh.

Il Super weekend di Sebring si è concluso prima con la 1000 Miglia del FIAWEC e poi con la 12 Ore dell’IMSA. Mentre il WEC ha visto la doppietta Toyota e l’ottimo esordio al terzo posto della Ferrari 499P, nel Campionato IMSA la gara ha avuto il tipico finale delle corse nordamericane: Full Course Yellow, incidenti ed emozioni sino all’ultimo minuto.

A passare per prima sotto la bandiera a scacchi è stata la Cadillac #31 del Whelen Engineering Racing dell’equipaggio Aitken – Derani – Sims. Alla 12 Ore di Sebring IMSA buoni risultati sono stati raggiunti finalmente da BMW e Porsche, con quest’ultima beffata solo all’ultimo da un incidente che ha coinvolto le due vetture della casa di Stoccarda e l’Acura #10.

Un fine settimana quello in Florida molto particolare: due importanti gare Endurance si sono corse sullo stesso tracciato e, per la prima volta, con vetture basate sugli stessi regolamenti condivisi tra FIA-ACO ed IMSA nella classe regina. Si possono quindi fare molti più confronti ed analisi rispetto a quando nel WEC gareggiavano le LMP1 e contemporaneamente in IMSA le DP e DPi.

Tra tutte le vetture che hanno partecipato però, quelle che effettivamente hanno corso in entrambe le gare, sono state le Porsche 963 e le Cadillac V-Series.R. Sono infatti queste le uniche due che partecipano contemporaneamente ad entrambi i Campionati Endurance, quello Mondiale e quello americano, e che quindi rendono pienamente veritiera la “convergenza” dei regolamenti.

La Porsche 963 presentava un BoP uguale tra WEC e IMSA, con un peso minimo di 1048 Kg e l’energia massima per stint di 912 MJ. Durante la 1000 Miglia WEC le due Porsche 963, #5 e #6, hanno rispettivamente corso con un giro medio di 1:52,167 e 1:52,460, mentre alla 12 Ore la #6 e la #7 con un giro medio di 1:51,845 e 1:51,740.

Ciò si traduce in tempi medi molto simili tra le vetture dello stesso Campionato, mentre tra le 2 gare ci sono stati circa un paio di decimi di differenza. Vedendo anche il giro più veloce fatto da ogni 963 abbiamo:  #5 WEC – 1:49,511; #6 WEC – 1:49,324; #6 IMSA – 1:49,033; #7 IMSA – 1:48,668. Anche in questo caso le due 963 IMSA sono state più veloci di quelle WEC.

L’altro prototipo a partecipare ad entrambe le corse è stata la Cadillac, rispettivamente con la #2 nel WEC e la #01 e #31 nell’IMSA. Come per Porsche, anche Cadillac presentava un BoP identico tra WEC e IMSA, con un peso minimo vettura di 1038 e l’energia per stint massima fissa a 905 MJ. Riportiamo come prima i giri medi ed la miglior tornata fatti dalle tre vetture. La #2 WEC ha tenuto un giro medio di 1:50,964, mentre la #01 IMSA di 1:51,462 e la #31 IMSA di 1:51,249.

Qua al contrario è stata la Cadillac WEC a girare più veloce mediamente rispetto alle sue gemelle IMSA. Ma per quanto riguarda il giro più veloce in gara sono state le due dell’IMSA a far registrare un tempo più veloce: #2 WEC – 1:48,607; #01 IMSA – 1:48,311 (giro più veloce in assoluto alla 12 Ore); #31 IMSA – 1:48,406.

Mettendo a confronto invece i vincitori delle due gare, vediamo come la GR010 Hybrid Toyota nel WEC sia riuscita a scendere sotto l’1:48 facendo segnare come crono più rapido in gara 1:47,885 (nessun’altra vettura tra LMH e LMDh e tra WEC e IMSA è riuscita a scendere sotto 1:48,000) e mediamente le tornate fatte segnare dalle due vetture giapponesi sono state molto più rapidi rispetto alle LMDh in IMSA.

Qui sotto potete trovare i due grafici della 1000 Miglia FIAWEC e della 12 Ore IMSA, con segnati i giri più veloci (riportati in basso ai rettangoli), il giro medio (segnato dalla x all’interno dei rettangoli) ed il passo gara di ogni vettura. Per dare una rapida guida di lettura: più il rettangolo è lungo, più i giri fatti segnare da quella vettura hanno avuto un delta maggiore. Si tratta più semplicemente dell’indicazione grafica e visiva della costanza nei tempi avuti dalla specifica vettura.

Come ben sappiamo, la costanza assieme all’affidabilità sono due fattori di primaria importanza nel mondo dell’Endurance. Il grafico aiuta inoltre a rendere visivamente i distacchi tra le macchine in gara. Osservando i due grafici si può quindi intuire come la costanza e la velocità tra tutti quanti i partecipanti non è così diversa, e che quindi il BoP, come al contrario qualcuno cerca sempre di insinuare, ha fatto per la gara d’esordio un ottimo lavoro sulle performance (soprattutto in IMSA).

Ultimo spunto che si può trarre dal grafico sono le difficoltà in gara della Glickenhaus, con un delta dei tempi molto largo e più lenti di tutti.

WEC – 1000MSebring Race Pace

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