Josh Pierson è senza dubbio il personaggio, la storia del weekend. Restiamo come settimana scorsa in Medio Oriente, ci spostiamo da Dubai in quel di AbuDhabi per il secondo ed ultimo doubleheader dell’Asian Le Mans Series. La battaglia non è mancata, l’attesa per un pilota che ha stupito non è andata persa.
Stiamo parlando di un classe 2006 che non ha potuto gareggiare settimana scorsa per il semplice fatto di non aver raggiunto l’età minima per correre. Nel giorno di San Valentino sono scattati i 16 anni per l’americano che ha potuto schierarsi al via della classe LMP2 a bordo di un’Oreca 07 Gibson di United Autosports.
Il nativo di Portland, affiancato dall’ex pilota di Formula 1 Paul Di Resta, ha dominato la scena non commettendo errori nelle 8 ore previste. Lo statunitense è stato messo alla prova con le due partenze previste nel fine settimana oltre ad una serie di FCY che possono sempre riservare delle spiacevoli sorprese.

Il nuovo volto dell’endurance è stato portato ad AbuDhabi dalla squadra di Zak Brown per prepararsi al meglio al debutto assoluto nel FIA World Endurance Championship. Il team inglese ha infatti scommesso su Josh, atteso full-time a partire dalla 1000 Milles di Sebring a metà marzo. Il protagonista delle ultime stagioni dell’U.S. F2000 National Championship ha passato a pieni voti il test di Yas Marina ed ora è pronto per entrare nel Mondiale in una delle classi più avvincenti dell’intero WEC.
Il giovane pilota dell’Oregon correrà con Oliver Jarvis, fresco vincitore della Rolex 24 a Daytona con Shank Racing, e accanto ad Alex Lynn, pilota che non ha bisogno di presentazioni. Quest’ultimo non potrà correre in quel di Sebring in seguito agli impegni con Chip Ganassi Racing nell’IMSA WeatherTech SportsCar Championship.

L’appuntamento è ora per la gara nel celebre impianto americano della Florida, il primo vero banco di prova per Josh Pierson che a giugno sarà in scena anche nella mitica 24 Ore di Le Mans.

Scritto da Luca Pellegrini