Audi sbarca in Formula 1 con Sauber.

Di recente si è appreso che Audi sarà il prossimo Costruttore ad entrare in Formula 1 come team ufficiale: lo farà tramite un accordo col quale si è assicurata una quota del Sauber Group, oggi impegnato nella massima serie coi colori di Alfa Romeo Racing.

Se questa quota sia di maggioranza o meno, non è dato saperlo al momento; quel che si sa è che l’ingresso del colosso di Ingolstadt in F1 avverrà a partire dal 2026.

Sino ad allora, la prossima stagione vedrà ancora Sauber “vestita” Alfa Romeo, mentre le successive due tale partnership commerciale cesserà, lasciando al team elvetico la sola (si fa per dire…) fornitura della Power Unit Ferrari.

Cerchiamo di capire allora come interpretare questo ingresso in F1, così anticipato nel comunicato della squadra tedesca…:

Sappiamo che la Formula 1 è, finanziariamente e tecnologicamente, ben distante da quella degli anni ’70 e ’80: in quell’epoca qualsiasi Costruttore poteva pensare – non senza uno sforzo economico, certo – di mettere su un ufficio tecnico al quale delegare la progettazione di una monoposto, sfruttando al contempo le facilities aziendali per la costruzione dei motori.”

Il tasso di specializzazione attuale, invece, renderebbe tale pratica un flop: ne è la prova lampante Honda, che nel 2014 annunciava la propria entrata in scena per la stagione successiva mediante il sodalizio con McLaren.

Tutti ricordiamo come sia andata a finire, eppure non si può certo dire che ad un colosso come quello nipponico manchino le competenze ed i fondi per mettere a punto delle Power Unit di livello; tant’è vero che al momento, dopo ben 7 anni, la PU Honda è accreditata come la più potente del lotto!

Infatti, a parere di chi scrive, non sono stati né i fondi né le competenze a mancare, quanto la pianificazione. Quell’ormai lontano 2015 è servito a far capire a tutti come entrare in Formula 1 richieda uno sforzo preliminare spalmato su più anni, nei quali l’imperativo deve essere di strutturare reparti motori idealmente privi di punti deboli.

Anche il management stesso della F1 si è accorto di questa necessità, motivo per cui i regolamenti tecnici 2026 tenteranno di “addolcire” questa barriera all’ingresso di nuovi Costruttori mediante l’abolizione dell’MGU-H, “0ggetto” ad oggi rimasto un mero esercizio ingegneristico senza ricadute sulla produzione di serie.

Tornando ad Audi, quindi, l’impianto nel quale prenderanno vita le Power Unit teutoniche sarà il “Motorsport Competence Center” di Neuburg an der Donau: il legame con il sito Sauber di Hinwil (Svizzera) dovrà essere solido, per evitare deleteri scollamenti fra le due strutture tecniche.

Si vocifera che in questo stabilimento, che verrà ampliato per lo scopo, siano già a lavoro circa 120 persone, numero che dovrà quasi sicuramente crescere se Audi vorrà giocare un ruolo di primo piano nel panorama della massima serie.

Qualche riga fa si parlava di “reparti motori idealmente privi di punti deboli”… ma esattamente, quali sono le aree chiave nella progettazione di un motore nelle quali un Costruttore non può farsi trovare impreparato?

La buona riuscita del progetto di una Power Unit dipende principalmente da 5 aree:

  • Software di simulazione fluidodinamica (CFD), per studiare i flussi esterni ed interni al motore, nonchè il suo raffreddamento;
  • Modelli matematici adeguati dei vari componenti della PU, per simulare correttamente gli scambi di energia fra ciascuno di essi;
  • Sala Prova per il testing non più simulato, ma fisico, della PU: il testing avviene a pieno carico, a carichi parziali ed ovviamente, nei transitori;
  • Banco dinamico (versione evoluta del banco a rulli in cui si valuta la dinamica del Powertrain accoppiato all’intero veicolo);
  • Rapporto stretto con un fornitore di carburanti e lubrificanti (particolarmente importante, dato che dal 2026 si utilizzeranno carburanti sostenibili “e-fuel”).

Audi, così come qualsiasi altro motorista, dovrà esprimere il massimo livello possibile nelle 5 aree menzionate: questo lo sanno bene, e hanno tempo sufficiente per recuperare eventuali svantaggi che inevitabilmente adesso patiscono rispetto ai competitors. Riusciranno a non ripetere la disfatta Honda ed a consolidarsi come team di vertice?

Scritto da Alessio Labbe

Foto: ©Audi Sport, ©AlessioDeMarco, ©HasanBratic

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