F1 Australian Gp: il punto

Charles Leclerc ottiene una prepotente vittoria a Melbourne che lo consolida come leader del Campionato, gara amara invvece per il Campione in carica Max Verstappen, ritirato per noie meccaniche.

Il pilota monegasco della Ferrari porta a casa il secondo trionfo in questo trittico di inizio stagione, praticamente senza mai perdere il comando delle operazioni dalla griglia di partenza al traguardo. Passo gara, gestione pneumatici, strategie ai box, tutto perfetto; dimostrando ancora di più che la rossa si è ritrovata, dopo anni bui figli di scelte interne sbagliate. Grand chelem per lui: Pole Position, giro più veloce e gara in testa dall’inizio alla fine, un vero e proprio weekend capolavoro.

Peccato per Carlos Sainz, gli viene sostituito il volante prima del via, parte e perde posizioni con pneumatici (hard) più freddi, si gira poco dopo rimanendo insabbiato. Per lui è il primo ritiro dopo una striscia positiva di ben 17 gare consecutive a punti.

Chi  lascia l’Australia con un boccone amaro di traverso è Max Verstappen ritiratosi per noie meccaniche al giro 39.  Parte bene seguendo Leclerc al semaforo verde, ma i due non sono praticamente mai stati in bagarre; a tenere alto il volume della sfida tra l’olandese ed il monegasco sono state delle interruzioni con Safety Car e relativi ricompattamenti, ma nemmeno dopo le ripartenze Max  mai è stato seriamente in grado di sopravanzare la rossa numero 16. Tre gare, due ritiri e una vittoria il suo bottino di stagione, i problemi meccanici si fanno seri, il Campionato del Mondo prende una piega negativa per lui.

Delusa dalla debacle nel Gran Premio australe, RedBull dovrà correre subito ai ripari per evitare altre noie e perdere ulteriori punti preziosi. Christian Horner ed i suoi hanno affermato nel post-gara che la rottura potrebbe derivare da un problema di alimentazione del V6 anglo giapponese, che ha provocato tra l’altro un principio d’incendio nel vano motore, prontamente spento dai commissari.

Curioso notare come passata al team di Milton Keynes la gestione diretta delle power unit (RedBull Power Train), le unità motrici ibride stiano cominciando a denunciare parecchie problematiche, quando invece l’anno scorso erano le più affidabili. Motori non più gestiti da mamma Honda oppure un packaging azzardato potrebbero essere alcune delle cause alla base del brutto inizio di stagione.

Il distacco in classifica piloti di Verstappen dal propio principale rivale della Ferrari sale a 46 punti, un margine certamente recuperabile in un campionato dove mancano ancora 20 GP, ma potrebbe costringere squadra e piloti a correre dei rischi maggiori rispetto a chi è davanti in classifica. Ottima la prova di Sergio Perez che salva l’onore in casa RedBull con un secondo posto di grande caratura, splendido un suo sorpasso su Hamilton all’esterno.

Buona la prestazione anche del Team Mercedes che fa bene con monoposto che nelle settimane riceveranno degli aggiornamenti importanti soprattutto sotto il profilo aerodinamico. La W13 ha sì dei problemi da risolvere, ma al contrario del team di Milton Keynes l’auto è affidabile, i piloti ottengono il massimo facendosi trovare sempre pronti nei momenti in cui vengono chiamati in causa, il pacchetto di upgrades previsti nelle prossime tappe potrebbero aiutare Lewis Hamilton e George Russell ad ambire a posizioni di alta classifica in pianta stabile. Il campionato potrebbe prendere una piega diversa allargando il lottodei pretendenti.

Torna su con prestazioni più consoni al proprio blasone la McLaren, con il quinto posto di Lando Norris ed il sesto di Daniel Ricciardo nella gara di casa.  Pista più favorevole alla caratteristica della monoposto papaya  oppure i problemi recenti sono in via di risoluzione? Ad Imola sapremo qualcosa in più. La compagine inglese ha preceduto sotto la bandiera a scacchi l’Alpine di un buon Esteban Ocon che tanto ha da recriminare al pari di Alonso in questo fine settimana in Oceania.

AlfaRomeo Sauber ancora a punti con Valteri Bottas, che ha raccolto il possibile con una monoposto che dimostra alcune doti interessanti, spinta da un motore Ferrari capace di esaltarne le prestazioni. Pierre Gasly incamera 2 punti che valgono molto come iniezione di fiducia per il proseguo della stagione a fronte tuttavia prestazioni in chiaroscuro per il team di Faenza.

Eroe di giornata Alexander Albon che, con una Williams in difficoltà riesce ad agguantare un punto importantissimo, cercato e voluto in maniera pazzesca. Parte dal fondo dello schieramento con pneumatici di mescola dura che fanno 57 delle 58 tornate previste, sostituiti con delle soft solo all’ultimo giro, strategia semplicemente magistrale ed azzardata da parte di chi non aveva niente da perdere.

Alla stessa maniera non possono gioire purtroppo Sebastian Vettel e tutto il gruppo AstonMartin, dopo test pre stagionali difficili e due gare saltate a causa della positività al COVID 19, il tedesco è stato autore di un fine settimana decisamente disastroso tra incidenti e guai tecnici, con una vettura difficile da guidare in ognuno dei 3 tracciati visti fino ad ora. La sua gara si chiude in malo modo perdendo quando perde il controllo della sua AMR22 andando a sbattere contro le barriere.

Il prossimo appuntamento sarà il primo in Europa, si torna all’Enzo e Dino Ferrari ad Imola laddove la maggior parte delle squadre porterà aggiornamenti importanti e si preannuncia un ambiente caldissimo, un pienone scatenato nella motorland nostrana. 

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Scritto da Alessandro Rossi

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