Danke, Seb!! Decimo posto per Vettel nell’ultima gara in F1.


“Il mio ritiro? Arriverà il momento in cui nessuno si ricorderà di me. Nulla dura per sempre, ma spero di sbagliarmi, che almeno qualcuno si ricordi di me, perché ho sempre cercato di trattare le persone con rispetto e gentilezza”.

Unico pilota di Formula 1 non presente attivamente nei social, gentile e mai fuori dalle righe, impegnato nelle attività sociali ed a difesa dell’ambiente.

Naturalmente parliamo di Sebastian Vettel, che oggi sulla pista di Yas Marina Circuit ha visto l’ultima bandiera a schacchi della sua traiettoria F1.

299 Gran Premi disputati, 4 volte Campione del Mondo, il suo palmares annovera 53 vittorie, 122 podi in 16 stagioni disputate.

Questi sono solo alcuni dei numeri della straordinaria carriera del pilota tedesco, insomma, un’icona dello sport mondiale, per sempre.

Eppure, nonostante questo diluvio di gloria, siamo lontani dai comportamento chi spesso identificano una star. Per questioni di carattere, di educazione, di riservatezza, i tratti che lo contraddistinguono rimangono invariati in qualsiasi momento, declinati dal talento, da una ferocia agonistica per nulla immaginabile visto così, con jeans e t-shirt.


Seb è speciale così. Nasce a Heppenheim in Germania il 3 luglio 1987. Debutta in Formula 1 nel 2007 dopo una splendida carriera nei kart e nelle formule propedeutiche, sostituendo Robert Kubica al Gp degli Stati Uniti.

L’anno successivo al Gp d’Italia arriva una stupenda Pole Position con un’entusiasmante vittoria in quella grigia domenica monzese. Dal 2010 al 2014, insieme alla RedBull Racing, riesce ad incidere il suo nome nell’albo d’oro della F1 per ben 4 volte consecutive. Dal 2015 al 2020 corre per la Scuderia Ferrari, senza però riuscire a conquistare un titolo iridato.

Dal 2021 veste i colori dell’AstonMartin F1 Team ma con risultati deludenti anche per una monoposto non prestazionale: anche per questo matura la decisione di ritirarsi, dopo aver battagliato per anni con campioni del calibro di Hamilton, Alonso, Raikkonen ed i nuovi enfants terrible Verstappen e Leclerc.

Perfezionista e dedito al lavoro, cresce accompagnato dal riferimento al suo idolo di sempre, Michael Schumacher. Seb ha cambiato il volto di questo sport dentro e fuori la pista, gli va dato merito di non aver mai cambiato nè derogato dalla propria personalità, dal suo modo di essere.

L’ultimo uomo di una Formula 1 diversa, dal timido approccio con la stampa nei primi anni alla maturità da papà di tre figli e marito di una donna che, un pò come lui, si è mantenuta distante dalle luci della ribalta.

Grazie Seb, grazie per averci regalato grandi momenti in pista, dalla prima all’ultima stagione che hai disputato, con la visiera alzata ti sei dimostrato degno del rispetto di tutti, e chi era dubbioso in questi giorni si sarà sicuramente ricreduto.

Un Campione, un vero campione, dentro e fuori dalla pista; è così che si dovrebbe essere, questi sportivi sono soprattutto esempio per i giovani che spesso vorrebbero emulare le gesta che compiono, sicuramente Seb è stato e sarà ancora un idolo per molti. Tutti noi appassionati ti auguriamo il meglio, te lo meriti.

Simply the best.

Scritto da Alessandro Rossi

Foto: ©Hasan Bratic

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