F1 Canada Gp: il punto Tech!

Il weekend tech di Montreal si è aperto con la direttiva tecnica 039 emanata dalla Fia in merito al problema del porpoising.

Visto il poco preavviso, le misure “punitive” come l’impossibilità a partecipare al GP nei confronti dei team che non riescono a rientrare nei parametri stabili durante le prove libere per contenere il rimbalzo, non saranno prese per questo appuntamento Canadese, l’azione si sposterà a Silverstone.

Se ciò è chiaro ed anche comprensibile, il lavoro di tutte le squadre si è spostato nel comprendere al meglio il setup da scegliere.

In Ferrari e Redbull ci si è concentrati nel cercare un ottimo passo gara, con il team di Milton Keynes e Verstappen in ottima “forma”: non è una novità, ma la RB18 con queste condizioni di medio carico e ricerca di bilanciamento perfetto si sposa alla grande.

Redbull in fase di assemblaggio

Ferrari ha suddiviso i compiti, con Leclerc concentrato nel portare avanti un programma di long run ia causa della penalità di 10 posizioni cui è incappato per la sostituzione della centralina elettronica: ricordiamo che il monegasco ha montato una nuova PU, la 3°, mentre il turbo montato sulla rossa #16 è uno di quelli già smarcati.

Sainz invece ha svolto un “normale” programma del venerdi, anticipando qualche giro di long run in FP1 a causa delle previsioni di maltempo.

Sorpresa del venerdì la Alpine con Alonso, veloce e con pochi problemi, anche nella FP2 con un buon e costante ritmo sul passo gara; probabile tuttavia, come già successo in altri appuntamenti, che la monoposto dell’asturiano imbarcasse una quantità di carburante minima ed avesse mappatura motore leggermente più spinta.

Le scelte aerodinamiche di Redbull e Ferrari si equivalgono, entrambe le scuderie hanno scelto una configurazione da medio carico, con un ala posteriore molto simile a quella utilizzata in Australia come evidenziato qui di seguito.

Una Ferrari che è sembrata soffrire leggermente di bottoming con Sainz, anche se l’episodio è durato circa 4 giri dnel corso delle Libere 2, probabilmente una scelta di setup non adatta al tracciato di Montreal.

Note dolenti in casa Mercedes. Altro venerdi sperimentale per il team di Brackley, tanto lavoro con l’utilizzo di un fondo tagliato artigianalmente per cercare una soluzione, rapida, al porpoising ed al bottoming, tentando in parte di mettere mano ai 2 problemi.

Il fondo utilizzato in Fp1 sulla W13 di Hamilton accantonato nelle Fp2.
Il lavoro di comparazione tra Ham e Rus, si nota in verde anche il secondo sostegno per irrigidire ulteriormente il fondo per evitare maggior flessione.

Mercedes è uscita da queste prime due sessioni con tanti dubbi e molto lavoro da fare sulle vetture, ma sembra ormai chiaro che le chance iridate siano da riporre nel cassetto.

Le dichiarazioni di Hamilton e Russell sono molto forti: ” Ogni cosa che proviamo su questa macchina non funziona o funziona male, anche confrontando i nostri assetti non troviamo performance”.

Sicuramente è un momento molto difficile per i dominatori dell’era ibrida, ma l’unica certezza che si ha con Mercedes è quella di non darli mai per “morti”, perchè nonostante tutto riescono a trovare qualcosa lungo la strada come i molti punti raccolti sinora in questa stagione.

Cosa accadrà in qualifica? Il meteo sarà la variabile principale, al momento esiste il 70-80% di possibilità di pioggia: sarà questo a condizionare la composizione della griglia di partenza per domenica?

Scritto da Fulvio Vigilante

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