F1, Canada Gp: Analisi Performance

Il Gp del Canada non ha deluso le attese, Verstappen mette a segno un altro colpo nella lotta mondiale, quando il suo diretto avversario Leclerc che era chiamato ad un’importante rimonta: avvenuta sì con successo, P5 per Charles che mitiga in parte il ritiro di Baku.

Dopo due gare abbastanza noiose ed atipiche come Monaco e Baku, il Gp di Montreal ha mostrato interessanti performance, soprattutto in previsione di prossimi appuntamenti: Inghilterra, Austria (con Sprint Race) e Francia.

Redbull e Ferrari si sono equivalse, la F175 aveva un ritmo miglior nel settore centrale, mentre la Rb18 era più forte nel 3° settore, da curva 7 fino al traguardo.

Maggior velocità di punta e, come detto in occasione dell’appuntamento di Baku, maggior efficienza aerodinamica del concept, soprattutto con lutilizzo dell’ala posteriore priva di un flap in corrispondenza della beam wing.

Mercedes è riuscita col lavoro a ribaltare le deludenti performance in terra azera, le prestazioni nel complesso sono simili a quelle di Barcellona e confermano la bontà degli upgrade portanti al Montmelò.

Minor imperfezioni dell’asfalto e una maggior conoscenza del bottoming sulla W13, hanno permesso al team di trovare la finestra operativa corretta per trovare performance.

Gran passo gara per Hamilton soprattutto dopo il primo pitstop passando a gomma Hard, un ritmo distante solamente dai 4 ai 5 decimi al giro rispetto a Ferrari e Redbull.

Tra gli aspetti interessanti da notare, come Redbull sia stata veloce in allungo, ciò che ha permesso a Max di resistere agli attacchi di Sainz, combinata con un’ottima trazione in uscita dal tornante di curva 10.

Se aggiungiamo poi i 10km/h di delta negativo solamente rispetto al ferrarista con DRS aperto, l’olandese ha avuto gli strumenti necessari per non farsi attaccare.

La Safety Car nel finale di gara ha riequilibrato gli scenari, andando a colmare il possibile vantaggio in termini di gomma tra Sainz e Verstappen; la media non è stata una scelta forse perfetta, ha funzionato bene perché Carlos è riuscito dal giro 55 fino alla bandiera a scacchi a rimanere sotto al secondo su Verstappen.

Ma mancava quel quid in più di trazione e velocità finali per tentare l’attacco. E forse una gomma più morbida (Soft) poteva essere un’azzardo ma gli avrebbe dato quell’extra grip in più.

La previsione per Silverstone è di vederli ancora loro li davanti molto forti, sarà il primo tracciato dove vedremo esaltare appieno le caratteristiche di queste vetture di nuova generazione.

Proprio il settore centrale di Montreal ci fornisce un’importante indicazione: sulla scia di quanto appreso dal primo settore di Barcellona circa i possibili valori che vedremo in pista a Silverstone, Ferrari potrebbe mostrare oltre Manica una performance superiore a Redbull soprattutto nella parte centrale del tracciato dove serve avere un ottimo bilanciamento tra anteriore e posteriore, con tanta velocità in percorrenza di curva.

I dati riportati di seguito mostrano il confronto in termini di velocità massima raggiunta allo speed trap dopo la SC.

Interessante notare come Carlos Sainz nonostante DRS aperto e scia, non sia riuscito a sopravanzare Verstappen.

Stesso confronto di sopra, per tutta la gara.

Il grafico sopra mostra le velocità raggiunte allo speed trap in tutta la gara da Verstappen, Sainz Hamilton, Russell e Leclerc, (da nota che non sono riportati i giri in regime di VSC e SC per uniformare il grafico).

Si percepisce in casa Mercedes la netta differenza di configurazione aerodinamica tra Hamilton e Russell. Qui di seguito vi proponiamo un pò di numeri relativi alla gara del Quebec.

Scritto da Fulvio Vigilante

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