F1: Disastro mondiale per Ferrari

La Red Bull con Max Verstappen e Sergio Perez vincono il Gran Premio dell’Azerbaijan, che ha decretato il colpo più duro della Ferrari in questa stagione, con il doppio ritiro di Charles Leclerc e Carlos Sainz, entrambi ritirati per problemi alle proprie Power Unit.

Max Verstappen pic by Redbull Racing Twitter

Con il doppio ritiro del duo della rossa, i piloti Red Bull si portano primo e secondo in classifica piloti, il monegasco della Ferrari è passato da avere 46 punti di vantaggio sul campione del mondo in carica, a doverne recuperare 34. Disastro ancora peggiore nel campionato costruttori dove la Rossa insegue a 80 lunghezze dalla squadra di Milton Keynes. Per la terza volta sul podio quest’anno termina George Russell, ancora una volta costante con una Mercedes.

Sin dall’inizio è stato un Gran Premio tutto in salita per la Ferrari, il monegasco non sfrutta bene la pole, non riesce a chiudere alla sua sinistra il messicano Perez che tira una scattata incredibile al pilota della Ferrari, si porta al comando e prova a scappare via, dietro l’arrembante campione del mondo cerca di superare Charles ma non riesce a portare un attacco concreto almeno nei primi giri. C’è da dire che la Ferrari con gli aggiornamenti portati in Spagna ha fatto un salto di qualità in termini di efficienza aerodinamica, l’olandese con tanto di DRS aperto per molti giri non è riuscito a superare la vettura numero 16. Tutti spingono al massimo, nessuno vuole perdere l’occasione di andare davanti in aria pulita, leggermente più attardato Sainz che non riesce a tenere il ritmo del trio davanti.

I due colpi di scena che incideranno sul mondiale?! vedremo nel prosieguo della stagione.

Il primo colpo di scena ce lo regala proprio lo spagnolo, al giro nove si ritira parcheggiando l’auto nella via di fuga della chicane al primo settore. In regime di virtual safety car Leclerc rientra per un Pit Stop montando pneumatici a mescola hard, Perez comanda la corsa seguito dal compagno campione del mondo, dopo che anche i primi due si fermano per il Pit montando anche loro pneumatici Hard, Leclerc guida con circa undici secondi di vantaggio. Non sapremo mai se la strategia della Ferrari poteva funzionare, sarebbe durata la prestazione con dieci tornate in più sugli pneumatici del monegasco? La sosta prevista era una, ma forse anticipata, se ci fosse stato un decadimento delle prestazioni negli ultimi giri i piloti della RedBull si sarebbero rifatti sotto. Va dato merito, comunque, al muretto della rossa chedopo la debacle di Monaco ha ancora fame di rischiare e differenziare le strategie.


Tutto va in fumo al giro venti, la Ferrari di Charles deve ritirarsi, il mondiale si fa in salita, mi auguro soltanto che questo ragazzo non si demoralizzi proprio ora, farebbe male a se stesso e al team, provocando una spaccatura. Certo non è il miglior modo possibile di affrontare tre gran premi, quando hai un’auto che va forte e stai bene fa proprio male. Guardando la gara in Tv non avevo mai visto il Charles così abbattuto, espressioni le sue di totale frustrazione per l’accaduto, la Ferrari in questo momento sta deludendo il suo pilota di punta in forma strepitosa, ed è la prima volta in questa stagione che il linguaggio del corpo parla apertamente. Peccato sprecare prestazioni super in qualifica con ritiri e scelte strategiche sbagliate, sei pole in otto gare sono tante a questi livelli, si è concluso ottimamente però solo in due occasioni, troppo poco per chi vuole ambire al titolo piloti. C’è da lavorare per il team di Maranello, i problemi di affidabilità sono veramente preoccupanti, visto che l’80% dei ritirati è motorizzato Ferrari, quattro auto in tutto.

Successivamente al ritiro di Leclerc è un dominio Red Bull, con Max che si mette a dettare il passo dopo aver sorpassato Checo Perez, dietro mentre tutti i riflettori era puntati addosso alla lotta per la classifica mondiale un arrembante George Russell conquista il suo terzo podio in stagione, dato ancora più rilevante calcolando le difficoltà incontrate da George e Lewis, ottimo quarto, usciti a fine gara dalle loro vetture visibilmente affaticati e doloranti, a causa dell’elevato porpoising che sta pagando la vettura del team di Brackley. Saranno fondamentali le prossima gare per capire se il team dovrà affrontare uno stravolgimento tecnico con la vettura del prossimo anno, oppure potranno studiare un layout simile rivisto nelle zone interessate al problema.

Dietro il duo Mercedes terza forza nel mondiale torna su dopo qualche gara appannata Pierre Gasly, seguito da un ottimo Sebastian Vettel con una Aston Martin in crescita, con la versione rivista e corretta dalla casa della lagonda il tedesco si trova molto più a suo agio rispetto alla precedente. Bene l’Alpine che con una rivisitazione in più punti chiave della vettura riesce a portare Fernando Alonso in P7 ed Ocon in P10, il duo McLaren guidato da un Ricciardo in leggera ripresa chiude in ottava e nona posizione. Appena fuori dai punti una deludente Alfa Romeo con Valtteri Bottas, vista la conformazione del tracciato ci si attendeva molto dalla vettura elvetica, qualcosa è andato storto per tutto il week end e non sono riusciti a concretizzare, davvero un peccato per Zhou, è rientrato ai box ritirandosi, con una delle quattro power unit Ferrari che hanno accusato problemi.

Nemmeno il tempo di smontare che i box che la settimana prossima si torna a correre, il materiale prende la strada del Canada, staremo a vedere stavolta chi la spunterà sul circuito dedicato a Gilles Villeneuve.

Scritto da Alessandro Rossi

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