Un sabato movimentato in quel di Barcellona, una Qualifica accesa per la 2° posizione che ha regalato colpi di scena sin dalla Q1.
Un problema non specificato ha inficiato le prestazioni di Leclerc relegandolo in P19, mai entrato in partita, distante dal suo compagno di squadra e mai a suo agio in macchina, probabile un cedimento di qualche tipo sul retrotreno della SF23 che lo farà scattare dal fondo della griglia.
Grazie all’analisi di Alessandro Rossi forse è possibile spiegare il problema di Leclerc in questo modo: quel comportamento nei transitori e soprattutto nelle curve ad ampio raggio; seghettato, continuo, in continua ripresa con il posteriore. Può essere un problema ai satelliti del differenziale.
Brividi in Q2 quando per l’errore di Perez, Russell abortisce il suo push, si rilancia, e Hamilton in fase d’inizio del suo giro, si trova schiacciato dal proprio compagno di squadra verso l’erba.
Un errore di comunicazione e di gestione dei tempi, che poteva costare caro ad entrambi, ma che relega comunque Russell ad essere escluso in Q2.
Finale caldo con Verstappen che di “scioltezza” va verso una Pole da Record e se avesse completato il secondo push avrebbe abbassato ulteriormente il suo tempo, mentre dietro di lui la lotta era accesa per la 2° piazza.
Hamilton, Sainz, Gasly e Norris tutti in 80 millesimi: c’è da dire che Hamilton nel suo ultimo giro ha avuto un leggero snap in curva 10 che gli è costato circa 2 decimi preziosi, che l’avrebbero issato in P2 alle spalle di Verstappen.
Gasly qualificatosi 4° ha ricevuto una penalità di 3 + 3 posizioni per aver ostacolato prima Sainz e poi Verstappen, che lo costringono a partire in 10° posizione.
Gran giro di Sainz che si è trovato sin da venerdi a suo agio con la nuova SF23, costante sia in Qualifica che nella simulazione gara, ma domani scopriremo dove potrà arrivare la rossa del madrileno.
Qualifica sorprendente di McLaren con Norris che la piazza in 3° posizione: si conferma come la MCL60 porti (come per Alpine) tanta energia sulle gomme aumentando la temperature d’esercizio.
Questo consente di aver una gomma con una prestazione migliore sul giro singolo in condizioni di bassa temperatura della pista, ovviamente ciò si traduce in gara con un degrado maggiore (sulla carta…).
Delusione per Alonso, un errore in Q1 ha compromesso la Qualifica all’ovetense, danneggiato il fondo ha perso carico aerodinamico non consentendogli di andare olte la nona piazza raccolta con le unghie nel sabato in cui la torcida iberica si attendeva ben altro.
Analisi Race Pace.
Confronto simulazioni gara tra Verstappen ed Alonso.
Abbiamo messo allo specchio in caso di gara asciutta le tornate accumulate dal Campione del Mondo e da Fernando
.
L’olandese compie due stint con medium e soft, rispettivamente di 10 e 9 giri. Tempi molto costanti.
Meno consistente Alonso nelle simulazioni, con un numero inferiore di giri accumulati: 3 – 3 – 5.
Confronto velocità tra i piloti in prima fila: Verstappen e Sainz.
Velocità minime tendenzialmente a favore di RedBull. Macroscopica la differenza in curva 9, come riportato in dettaglio, e nel successivo speed trap.
Differenza di approccio in ultima curva: Sainz arriva più veloce, ma è costretto a rallentare maggiormente e porta meno velocità sul dritto.
Conclusioni
Ci si aspetta un Gran Premio molto interessante, gli scenari di una battaglia nelle prime file e sopratutto nelle retrovie con Leclerc, Perez e Russell costretti alla rimonta, potranno regalarci una gara molto interessante.
Le strategie potrebbero riservare qualche sorpresa con l’opzione di doppio pit visto il degrado: occhi puntati sull’anteriore messo sotto stress soprattutto nelle ultime due curve con tanto carico laterale sull’anteriore sinistra.
Scritto da Fulvio Vigilante
Analisi, grafici e commento di Jacopo Muzio
Foto: Hasan Bratic
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