Formula 1, Recap GP Arabia Saudita.

Secondo appuntamento del Mondiale di F1 a Jeddah, Redbull domina, vince Perez partendo dalla Pole e costruendo una solida performance, davanti a Verstappen in rimonta ma era abbastanza scontato; terzo Alonso, dopo l’ennesima figura d’incompetenza della Fia, penalizzandolo per errata posizione al via nel box di partenza con 5 sec da scontare al pitstop, rimesso sotto la lente d’ingrandimento perchè al momento dell’esecuzione i meccanici avevano toccato l’auto, operazione vietata quando si deve scontare una penalità.

II meccanico aveva toccato l’auto con il cavalletto posteriore: risulato, l’ovetense penalizzato a fine gara dopo 32 giri dall’accaduto con 10 secondi; 2 ore oltre la bandiera a scacchi a Fernando viene ridato il podio numero 100 in carriera, in quanto l’operazione di avvicinare il cavalletto non comporta l’esecuzione di lavori sulla vettura.

Il Gran Premio ha visto un unico momento che ha influenzato le scelte dei team, la Safety Car al giro 17, anche questo con tanti dubbi sulla vera necessità di neutralizzare la contesa: la vettura di Stroll era ferma fuori dalla pista nel varco preposto dai commissari per portare l’auto verso l’esterno del circuito.

Come detto in apertura, prestazione di Redbull superlativa, circa 1,2 – 1,5 secondi al giro più forte sia lo stint con la Media al via sia quello successivo con la Hard; hanno mostrato un passo gara nettamente superiore alla concorrenza.

Il race pace di Perez e Verstappen è molto simile, con il messicano che porta a casa una gran vittoria imponendosi anche quando il team gli aveva chiesto di “alzare” i suoi tempi rispetto a quelli di Verstappen.

Confronto tra Redbull – Alonso – Russell.

Prestazione deludente della Ferrari, tranne con gomma media per Sainz e con gomma Soft per Leclerc quando entrambi hanno mostrato un ritmo migliore rispetto al passo gara sulla hard. Il grafico che segue evidenzia come entrambi con la Hard avessero un passo simile e questo abbia congelato le posizioni tra loro due.

Maranello è chiamata a mostrare il proprio potenziale e dare un segnale di miglioramento, le prestazioni non sono all’altezza delle aspettative, la SF23 ha fatto emergere le criticità di un progetto rimasto poco sviluppato, ma attenzione ci aspettiamo dala Scuderia diversi aggiornamenti proprio per sovvertire questa tendenza.

L’Australia potrebbe rappresentare un primo banco di prova e l’introduzione di alcuni aggiornamenti, ci si aspetta il debutto del fondo testato prima nelle Libere del Bahrain, poi portato a Jeddah sempre nelle Libere ma non convalidato per la gara; l’ala posteriore monopilone portata in Bahrain ha debuttato a Jeddah senza problemi, questo è un primo segnale che nonostante le difficoltà evidenti ci sia un filone positivo da seguire e portare avanti.

La scelta strategica poteva garantire posizioni migliori visto l’efficacia dell’overcut di Sainz su Stroll, ma la SC ha annullato il vantaggio ottenuto in pista.

Confronto Leclerc Sainz con gomma Hard

AstonMartin si conferma 2° forza del Campionato, per Alonso altra gran prestazione con un race pace veramente molto solido; il ritiro di Stroll ha minato le possibilità del canadese di chiudere in 4° posizione davanti alle Mercedes. Dal confronto che riportiamo di seguito è evidente quanto detto per lo spagnolo, soprattutto dal giro 29 al 40.

Race pace tra Sainz Leclerc Hamilton Alonso dal 22° al 47° giro.

Mercedes ha mostrato un minor degrado gomma, ovviamente condizioni e tracciato differenti hanno aiutato, ma si è vista una W14 abbastanza solida sul passo gara sia con Hard che con Media; forse l’unico “errore” è stato quello di non lasciar andare via Hamilton quando aveva la gomma media fresca dietro Russell, autore di una gara molto molto buona, e cercare di avvicinarsi a Alonso: detto questo il delta time su AstonMartin era troppo ampio per immaginare un possibile sorpasso.

Sappiamo che la W14 è un progetto che subirà grossi cambiamenti tra 5/7 gare, ciò dovrebbe consentire al team di recuperare terreno nei confronti di AstonMartin e Redbull.

Le piccole differenze di setup tra Hamilton e Russell hanno favorito il più giovane in casa Mercedes, soprattutto nel primo settore laddove invece Hamilton fin dalle qualifiche, ha accusato un feeling con la W14 non perfetto. La strada di Mercedes per tornare su è lunga ed anche complessa, già l’Australia potrebbe rappresentare l’ennesimo scenario di sofferenza per la squadra di Brackley, ma sul tracciato di Melbourne le temperature più fresche potrebbero aiutare a non provocare un degrado elevato.

Confronto race pace Russell vs Hamilton

Gara in sordina per AlphaTauri, AlfaRomeo e totalmente sotto tono per McLaren, dispiace vedere il team di Woking relegato alle ultime posizioni. Bene Alpine che comunque raccoglie punti.

La classifica finale del SaudiArabianGP.

Stint per mescola by Pirelli

Scritto da Fulvio Vigilante

Telemetrie: F1Tempo

Foto: Hasan Bratic

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