Ferrari cos’è successo alla F1-75?

Il Mondiale 2022 era iniziato nel migliore dei modi per il team del Cavallino, una vettura che fin da subito aveva dato grandi speranze per una stagione combattuta e solida.

La F1-75 è una monoposto nata dannatamente bene, il salto e non un semplice passo avanti fatto da Ferrari è di gran lunga il migliore sulla griglia, salto su tutti i fronti sia a livello di telaio che a livello di Power Unit.

F1 BahrainGp Race @HasanBratic

Alla luce però di come il Campionato si è sviluppato ed al netto di tutti gli inciampi che la Scuderia ha trovato lungo l’arco del 2022, quello che sicuramente è mancato a Ferrari è una continuità nel portare in pista aggiornamenti capaci di migliorare le performance della vettura.

Rispetto alla sua concorrette diretta, Redbull, che fin da subito ha cominciato a portare aggiornamenti massicci e continui, in Casa Maranello hanno sì sviluppato la propria creatura ma non con continuità; tanto studio sul fondo per migliorare l’effetto suolo e ridurre il fenomeno del porpoising, ma quella continuità che si sperava per contrastare direttamente e continuamente  Verstappen ed il suo bolide non si è vista.

Autodromo Nazionale di Monza Ferrari F1-75 @HasanBratic

Aggiungiamoci i problemi di affidabilità che hanno caratterizzato buona parte della stagione fino alla pausa estiva, costringendo Ferrari a rivedere al ribasso la potenza del motore disponibile; infine, e non ultima considerazione, una direttiva tecnica sul porpoising la TD039, che in parte sembra aver inciso non tanto sull’effetto suolo ma sul bilanciamento dell’auto, dico in parte perchè sulle rosse problemi di bilanciamento si sono visti in diversi appuntamenti, uno fra tutti quello del Paul Ricard, dove entrambi i piloti per preservare l’anteriore hanno optato per un’assetto sovrasterzante.

Circuit Paul Ricard, Le Castellet Scuderia Ferrari @HasanBratic

Di certo la stagione per il Cavallino non è stata perfetta anzi, le critiche mosse e gli errori si sono sommati, ma il punto fondamentale di quest anno di gran cambiamento resta come accennato in precedenza, il salto in avanti di prestazioni che ha fatto il team di Maranello.

Sicuramente il ritorno dopo la pausa estiva e di conseguenza 3 appuntamenti stra vinti da Verstappen e Redbull, hanno sancito e tracciato maggiormente il divario in entrambe le classifiche, l’obiettivo che rimane in Ferrari è di chiudere al 2° posto tra i Costruttori e respingere quindi il ritorno di Mercedes, che in questo momento è concentrata sul conquistare almeno una vittoria nel 2022.

Circuit Gilles-Villeneuve, Montreal Scuderia Ferrari @HasanBratic

Infine c’è da dare merito a Ferrari di aver portato in pista una filosofia di vettura copiata da molti, l’abbiamo più volte sottolineato come in questa stagione le scuole di pensiero erano 2 ben distinte, quella per l’appunto Ferrari e poi Redbull.

Il concetto tecnico sviluppato sulla F1-75 ha sicuramente aperto la strada ad una vettura con un ottimo carico aerodinamico, un buon comportamento in curve medio lente, ma soprattutto in tracciati cittadini da medio bassa velocità si è sempre comportata bene.

Per non parlare dei progressi evidenti sulla PU, non siamo ai livelli 2019, ma sicuramente sulla griglia il motore 2022 è il 2° se non il 1° in termini di potenza pura sia endotermica che ibrida.

Concludendo, il gap tecnico a mio avviso si è creato proprio nel momento in cui la somma dei fattori:

  • Affidabilità,
  • Errori,
  • Gestione delle strategie, sovente sbagliate,
  • Penalità,

hanno portato la squadra a non puntare più sull’ incrementare le performance in questa stagione ma a concentrarsi nel risolvere i problemi e cercare di migliorare la comprensione delle vetture ad effetto suolo e svilupparne il progetto 2023.

Sicuramente i tracciati che verranno come quello di questo fine settimana (SingaporeGp) potrebbero permetterci di rivedere una Ferrari più in linea con le prestazioni pre pausa estiva, (almeno sulla carta è questo quello che ci aspettiamo).

Scritto da Fulvio Vigilante

Foto @HasanBratic

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