FORMULA 1, MiamiGp, Analisi: Redbull è imprendibile.

Le speranze di poter vedere una lotta al vertice della classifica costruttori e piloti per il titolo sono al momento limitate alle due Redbull, e forse abbiamo la sensazione che anche in famiglia le cose vadano a senso unico.

Verstappen ha messo in pista dal venerdi una prestazione superiore a tutti in Florida, tranne per l’errore (e conseguente impossibilità a completare il 2° tentativo) in Qualifica il suo weekend è stato perfetto. Perez bravo a cercare di resistere e provare a mantenerlo a distanza, ma a nulla sono valsi i suoi sforzi.

Alonso al 4° podio in questa stagione sta portando l’AstonMartin ad essere in una solida posizione nella classifica costruttori.

Vettura che riesce ad avere un gestione gomma superiore a Ferrari e Mercedes, manca la velocità per poter insidiare da vicino il team di Milton Keynes, ma il pacchetto della squadra di Lawrence Stroll con i prossimi aggiornamenti potrebbe consentirgli di recuperare terreno.

Una gara “noiosa”, abbiamo invocato più volte la pioggia la cui apparizione portava con se la speranza che potesse cambiare lo status quo delle cose, ma dal cielo 0 gocce; l’unica fortuna è che si sia evitato di ritrovarsi per tutta la corsa con trenini di Drs senza la possibilità di sorpassare.

A differenza di Baku, la gestione gomma si è vista in minor misura permettendo a tutti i team di poter correre liberamente: gran lavoro da parte di Pirelli che ha portato questa stagione gomme in grado di poter completare un intero Gran Premio senza problemi.

Sicuramente le temperature più basse hanno aiutato (circa 13° in meno del sabato), ma quello che colpisce, e lo si era capito fin dai primi giri, è stata la velocità e resistenza della gomma hard.

Strategia adottate dai team per il MiamiGP.

Weekend complicato ed a due facce per Ferrari; la SF23 è una monoposto molto solida in Qualifica mentre in gara non riesce a far funzionare le gomme soprattutto le medie: la finestra d’esercizio è molto debole portando ad avere un gap di circa 1secondo al giro nei confronti dei diretti avversari.

Non parliamo di degrado, ma di pura e “semplice” capacità di riuscire a portare gli pn nella corretta finestra d’utilizzo, temperatura per generare il corretto grip termico.

A complicare ulteriormente il weekend l’errore in qualifica di Leclerc ha rovinato le possibili ambizioni di poter seguire Aston da vicino.

Weekend complicato anche per Mercedes, in difficoltà in qualifica dove per poco non è rimasta esclusa dalla Q3 con entrambi i piloti, per poi cambiare faccia in gara, soprattutto con Hamilton che ha mostrato un passo gara sia con Hard che con Media molto più solido rispetto alle aspettative.

Una W14 anomala le prestazioni di Baku ma anche di Miami sono troppo altalenanti, anche se sembra che sono li, il problema è la mancanza di velocità a drs aperto per poter sorpassare a pari usura gomma.

I distacchi seguenti dei primi 10 senza nessuna SC o VSC sono la prova che nessun altro team è in grado di poter impensierire Redbull.

Prossimo appuntamento tra 2 settimane a Imola su un tracciato vero puro e old style dove vedremo per quasi tutti i team diversi aggiornamenti, la 1° tappa europea è il primo punto cerchiato in rosso nel calendario di ogni squadra per poter iniziare sia a capire l’evoluzione delle proprie vetture sia per iniziare la rimonta.

Attesi aggiornamenti per:

Redbull

Ferrari

Mercedes

AstonMartin

AlfaRomeo

McLaren

Scritto da Fulvio Vigilante

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