Il Recap del GP d’Ungheria.

Max 1° Re d’Ungheria. Verstappen vince in rimonta il Gran Premio d’ Ungheria: scattato dalla decima posizione, approfitta della sbagliata strategia Ferrari di compiere lo stint decisivo della gara con gomma hard.

Resisi poi conto dell’errore, gli strateghi hanno richiamato nuovamente ai box Leclerc poco dopo, montandogli le coperture soft. Ottimo risultato per Mercedes che chiude a podio con Lewis Hamilton, secondo e George Russell, terzo.Doveva essere il Gran Premio del riscatto per Charles Leclerc e la Scuderia Ferrari, ci si aspettava una doppietta su un tracciato che alla vigilia pareva sposarsi perfettamente alle caratteristiche tecniche della rossa di Maranello.

Purtroppo è andata diversamente, con l’ennesima topica del muretto che ha di fatto condizionato l’andamento della gara del monegasco, ma anche quella di Carlos Sainz che poteva sperare in un risultato decisamente migliore.

Va dato il merito alla RedBull che con una strategia perfetta riescono ad allungare in classifica con il Campione olandese in prima posizione che amplia così il vantaggio in classifica sul ferrarista.

Al via si mantiene lo stuatus quo nelle prime posizioni senza particolari complicazioni, con Russell davanti alla coppia di Maranello comandato da Sainz; dietro salgono bene Hamilton e Verstappen.Superlativo il suo primo stint di 15 giri, dalla P10 si porta velocemente a ridosso della zona podio.

Il primo “guaio” in casa Ferrari si concretizza al giro 17, allorchè si ferma Sainz per rimontare pneumatici medi, mentre Leclerc pitta alla tornata 21, stessa mescola.

Russell si era fermato appena 5 giri prima, ma la Mercedes è stata migliore nella strategia, l’inglese era su pneumatici soft e passando poi alle medie, con il team di Brackley che ha così smarcato la mescola obbligatoria.

Invece la squadra di Maranello ha così pubblicamente comunicato a tutti che la propria strategia era di almeno due soste, con ancora la mescola da scartare; così gli altri, da Mercedes a RedBull hanno saputo adottare una strategia diversa anche in funzione di questo.Alla fine il passo successivo aveva poche alternative a mio avviso, allungare lo stint con la seconda gialla e poi montare pneumatici soft. Invece si decide diversamente, montando gomme dure, su cui fino ad allora non aveva scommesso nessuno dei piloti nelle prime posizioni.

Leclerc si è ritrovato con una vettura non perfettamente bilanciata, su una pista dove le temperature sono scese nettamente rispetto  a quelle del venerdì durante i long run effettuati nelle libere.

Dubito che i piloti della Ferrari avrebbero potuto vincere il GP, ma se la gara è stata persa per colpa delle performance mancate, il podio è stato sottratto ai piloti causa scellerata strategia di gara.

Le Rosse vanno, gli aggiornamenti funzionano, i piloti sono sempre più affiatati con le rispettive monoposto, ma è il “Race Team” che ha qualcosa da rivedere nella sua visione di gara.L’errore è fine a sé stesso solo se non viene compreso, una volta recepito diventa conoscenza, come dice sempre Giampaolo Dallara; in casa Ferrari invece non si fa altro che continuare a lavorare male sul piano strategico, questo non va bene perché così non si cresce.

Salvo colpi di scena, Verstappen si invola verso il suo secondo Campionato consecutivo, il primo degli inseguitori è Leclerc ma distante ora 80 punti, un’enormità che farebbe presagire la possibile fine dei sogni mondiali.

Dopo una prima parte di Campionato altalenante, vanno sempre più su le quotazioni di Mercedes, con entrambi i piloti che hanno sciorinato il meglio del loro repertorio; macchine affidabili e piloti consistenti.

Con Max trionfatore a Budapest con testacoda incluso e seguito dal duo Mercedes, in quarta posizione chiude Carlos Sainz, altro deluso di giornata, con Perez quinto e Leclerc in sesta posizione.

Buona la gara della McLaren che chiude in P7 con Lando Norris; a chiudere la Top Ten 3 piloti che se le sono date di santa ragione per tutta la gara con i rispettivi compagni di squadra. In primis Fernando Alonso che grazie al suo immenso talento riesce a chiudere davanti ad Esteban Ocon, mentre un punto per l’AstonMartin viene raccolto da Sebastian Vettel, che precede il proprio compagno di squadra Stroll.

Scritto da Alessandro Rossi

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