Basta così FIA, si è superato il limite! A Monza la F1 ha innestato la retromarcia…

Monza amara per l’encomiabile marea rossa, la Fia sbaglia mettendo in pista la Safety Car fuori sincro con i leader della corsa, innescando una lenta carambola che ha portato ad un polemico finale in fila indiana con la competizione congelata.

Verstappen ha vinto per merito il Gran Premio d’Italia, una prestazione magistrale, con un ritmo gara che ha troncato le velleità di Maranello ed in primi del poleman Leclerc, con l’ennesima vittoria di forza dell’olandese.

Ferrari ha provato, e forse a mio avviso troppo presto, una strategia diversa per poter sfruttare la Virtual Safety Car causata dal ritiro di Vettel; ma le tempistiche non hanno aiutato il team, unico del lotto a richiamare ai box il leader della corsa fino a quel momento.

Una gara, quella del Centenario dell’impianto brianzolo, che purtroppo ha messo in luce nuovamente falle e problemi nella gestione di un Gran Premio di Formula 1.

Regole applicate eccesivamente alla lettera ci hanno privato di una possibile ripartenza e di una possibile lotta negli ultimi giri (cosa avvenuta già altre volte nel recente passato, e per problemi minori…).

Non si parla di risultato alterato, ma solo della vera essenza di questo sport, L’AZIONE, le prodezze al volante di un pilota e del proprio team nel riuscire a sfruttare ogni occasione per VINCERE.

Molti hanno tirato in ballo la polemica chiusura del Mondiale 2021 ad AbuDhabi, giusto, vero, lì le regole sono state interpretate ed usate per creare spettacolo alterando l’esito della corsa, a Monza no.

Tornado al GP in sè, prestazione maiuscola di Sainz e Hamilton che sono riusciti in un rimonta non facile, nonostante la discreta “facilità di sorpassare” sul tracciato lombardo; il ritmo di entrambi è stato superlativo.  Gran prestazione da parte di Leclerc che ci ha provato a metter pressione a Verstappen per cercare di ricucire il gap creatosi con una Virtual Safety Car tolta al momento giusto per non avvantaggiare il pit del monegasco.

Russell ormai è diventato mister podio, è riuscito a fare quello che andava fatto, ovvero evitare problemi al via e quindi non interferire con le prestazioni di Verstappen, non avendo lo stesso ritmo del pilota RedBull e gestendo il proprio passo gara.

Alla fine Monza ha scoperchiato e rovesciato in pista nuovamente il vaso dei problemi irrisolti che questa Federazione porta purtroppo da tempo con sè:

-Lentezza nel prendere decisioni;

-Poca lucidità nella gestione di un GP (se non si vuole alterarne il risultato ma hai bisogno di avere una super sicurezza in pista, la bandiera rossa è uno strumento per congelare il tutto);

-Concludo dicendo che rivedere una gru in pista in “retromarcia” con i piloti che scaldavano le gomme dietro la vettura di sicurezza….è un insulto a quanto accaduto e mai del tutto assimilato e gestito nel migliore dei modi, a Jules Bianchi.

Non si è imparato nulla da nefasto evento (vero, pioveva a Suzuka allora), ma il regime di Saftey Car dovrebbe rappresentare l’apoteosi della sicurezza in pista, garantendo a tutti i partecipanti la massima tutela.

Cara Fia, è ora di cambiare e crescere.

Scritto da Fulvio Vigilante.

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