Recap Indycar, Mid-Ohio 200 miglia

Scott McLaughlin esce vincitore dalla 200 Miglia del Mid-Ohio rilanciando la sua stagione e regalandosi la seconda vittoria in carriera, tra l’altro conquistata davanti ai genitori.

Il neozelandese del Team Penske ha preso il comando della corsa al termine del primo passaggio in pitlane e, approfittando dei problemi tecnici sulla macchina di O’Ward, ha artigliato un primo posto mai più abbandonato.

McLaughlin, infatti, ha anche resistito con tenacia agli attacchi portatigli da Álex Palou, ottimo secondo e rimasto incollato alla Dallara di McLaughlin per tutto l’ultimo stint.

Tra i contendenti al titolo il catalano è colui che porta a casa il bottino di punti più ricco, anche se alle sue spalle è giunto Will Power, autore di una rimonta esaltante che regala punti pesanti al pilota Penske.

L’australiano, vincitore della Indy500 2018, ha ridotto a 20 i punti di ritardo da Ericsson in classifica generale grazie ad un magistrale recupero dal fondo della classifica. Power è partito 21° ma già nel primo giro è finito in testacoda dopo un contatto con Takuma Sato.

Grazie ad un ottimo ritmo e soprattutto alle numerose cautions, Power è entrato in Top 10 salendo al 3° posto dopo una raffica di sorpassi culminata con la manovra su VeeKay in curva 4.

A proposito di VeeKay, l’olandese di Ed Carpenter Racing torna tra i primi cinque al termine di una gara iniziata in 11a posizione e costruita gradualmente giro dopo giro.

VeeKay è per giunta stato autore di un doppio sorpasso spettacolare su Dixon e Newgarden tra le curve 5 e 6, punti in cui l’olandese ha approfittato delle difficoltà di Dixon nel trovare grip con le gomme dure per guadagnare due posizioni in un colpo solo.

Dixon, 5°, ha quindi preceduto Marcus Ericsson – ancora leader del Campionato – e Josef Newgarden, questi ultimi protagonisti di due buone rimonte dal tredicesimo e quattordicesimo posto.

Molto bene la gara per Meyer Shank Racing, capace di portare entrambe le auto in Top10. Alla fine Castroneves ha colto la bandiera a scacchi in 8° posizione dopo essere partito 15°, mentre Pagenaud, più deluso, ha tagliato il traguardo in 10a piazza.

Tra i due portacolori MSR troviamo un brillante David Malukas, il migliore degli esordienti, in forma per tutto il fine settimana.

Quella in Ohio avrebbe potuto essere una grande domenica per Arrow McLaren SP, ma le speranze si sono infrante contro i problemi tecnici sofferti prima da Rosenqvist e poi da O’Ward.

Lo svedese era terzo quando il motore Chevy ha smesso di funzionare nel corso del 7° giro, mentre a pochi giri dalla prima sosta O’Ward ha iniziato ad avvertire dei cali di potenza che lo hanno costretto al ritiro nella seconda metà di gara.

Gara da incubo, invece, per Andretti Autosport. Rossi e Grosjean si sono toccati in curva 2 con l’ex-F1 fermatosi contro le barriere. Nella ripartenza Grosjean ha tamponato Herta, a lungo in zona podio salvo poi esser beffato poiché non fermatosi in concomitanza della quarta caution.

Infine, Rossi ha portato sull’erba il compagno Devlin DeFrancesco, totalmente incolpevole. I contatti fratricidi e le strategie non perfette hanno spostato Herta in 15a posizione, DeFrancesco in 17a, Rossi al 19° posto e Grosjean al 21°.

In classifica piloti ora Ericsson ha 20 lunghezze di margine su Power mentre Newgarden ha un ritardo di 34 punti con un solo punto di vantaggio su Palou. Il ritiro odierno vede O’Ward allontanarsi dalla vetta ed ora il messicano è staccato di 65 punti e seguito a ruota da Dixon e McLaughlin.

Prossimo appuntamento della NTT IndyCar Series in Canada, Toronto, il 15-17 luglio.

Scritto da Matteo Pittaccio

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