Saldi di fine stagione, in un Mondiale al Max.

Max Verstappen si aggiudica l’ultimo Gran Premio della stagione, dominando e controllando gli avversari dall’inizio alla fine della gara. Charles Leclerc chiude al secondo posto sia in gara che nella classifica del Campionato Piloti.

La squderia di Maranello mantiene il posto d’onore tra i Costruttori in un’annata difficile, rintuzzando gli attacchi di Mercedes, comunque in crescita.

Sul circuito di Yas Marina ad Abu Dhabi è andato in scena l’atto conclusivo del 2022 della Formula 1, la prima con la nuova configurazione di vetture ad effetto suolo.

Il Campione del Mondo in carica scatta bene dalla prima posizione in griglia e non viene mai disturbato in testa al gruppo, mettendo il sigillo numero 15 ad una stagione a dir poco trionfale, che lo vede migliorare il record di vittore in un solo Mondiale.

Come dicevamo, Charles Leclerc chiude al secondo posto una gara sensazionale, fatta di costanza e testa; in Ferrari questa volta azzecca la strategia: consci di non avere il passo per battagliare con le due RedBull, giocano la carta dell’unica sosta.

Difficile ma non impossibile per Charles, combattuta sino alla fine la lotta per il secondo gradino del podio portata a casa su un Sergio Perez in rimonta ma incapace di passare la rossa del monegasco.

Tanti i fattori che hanno permesso a Leclerc di avere la meglio, su tutte la costanza di rendimento mantenuta su ogni mescola: buona gestione degli pneumatici con una Ferrari finalmente gentile con queste Pirelli da 18”.

Da lodare la sua capacità di mantenere la calma in fasi concitate di gara e la fame di chiudere il Campionato in seconda posizione, non arrendendosi mai.

“Il secondo è il primo dei perdenti” diceva Enzo Ferrari: aveva perfettamente ragione, ma in questo caso ha avuto un sapore nettamente diverso, più una sfida personale per Charles, ma importante per Ferrari portando a casa la seconda piazza tra i Costruttori.

Al netto dei risultati di ieri, con Carlos Sainz che chiude in quarta posizione dietro Perez, forse si capisce ancora di più chi dovrebbe essere la prima guida della rosse. Ma sarà il team principal a decidere le strategie interne, staremo a vedere, anche chi sarà a capo del team nel 2023.

Intanto in casa Red Bull la querelle relativa allo scorso GP sembra essersi dissolta. Se ne è parlato meno, anche perché a Yas Marina si completava l’ultimo giorno di scuola tutti e si compiva il destino prossimo futuro per molti piloti.

Sebastian Vettel si ritira dalle gare dopo una carriera costellata di successi nella prima parte, decisamente sotto le aspettative poi nel suo cammino con Ferrari prima e con AstonMartin negli ultimi anni.

Il tedesco disputa una gara magistrale, purtroppo rovinata da una strategia poco comprensibile da parte degli uomini in verde, chiudendo comunque il suo ultimo GP in decima posizione.

Mancherà? Sicuramente sì, essendo la persona più umana del circus, uno di noi. Ultima corsa anche per Daniel Ricciardo, che contiamo di rivedere in pista nel prossimo futuro mentre va ufficializzato il suo prossimo ruolo in seno a Redbull, un ritorno per lui.

Rimane la curiosità di vederlo all’opera su una vettura diversa: difficile capire se è stato sbagliato l’approccio di Daniel verso la McLaren o viceversa, ma un’altra possibilità al re delle staccate andrebbe data.

Mick Schumacher e Nicholas Latifi salutano la compagnia in attesa di sviluppi futuri: purtroppo una gara anonima per loro, senza perlomeno provare a chiudere in bellezza.

Domenica altalenante per Mercedes, con Lewis Hamilton che parte subito bene ma va poi prima a spegnersi con le prestazioni, e con problemi a mantenere la finestra di utilizzo ideale degli pneumatici; poi costretto al ritiro per noie meccaniche. Russel, vincitore a San Paolo, chiude in quinta posizione nella notte di AbuDhabi.

Sono certo che il prossimo Mondiale sarà una vera e propria sfida senza esclusione di colpi, dopo un anno di rodaggio con il nuovo regolamento tecnico e con un faro puntato sempre sul regolamento finanziario.

Di sicuro si partirà con RedBull di nuovo favorita: nonostante il pacchetto di restrizioni in galleria del vento, il nuovo progetto parte da una base solida ed affidabile.

C’è da stare sicuri che Mercedes non “sbaglierà” ancora la macchina, e sarà di nuovo competitiva battagliando per la vittoria finale, Hamilton ha fame e vuole arpionare il titolo numero 8.

George Russel punta a confermare le ottime cose fatte fino qui e di certo non starà a guardare nel confronto con il compagno di squadra.

Ferrari si trova ad punto cruciale: continuare a lavorare sull’affidabilità della power unit per cercare di spremere il V6 italiano e migliorare le carenze di questa F1-75 che è sì partita bene, ma poi ha deluso le aspettative.

Tante anche le sfide per i team di centro classifica: tutti stanno investendo per risalire la china. Sarà curioso osservare Alpine che vuole continuare a crescere dopo aver chiuso il 2022 prima del resto, investendo su un team tutto made in France, piloti compresi con l’arrivo di Pierre Gasly che affianca Esteban Ocon.

AstonMartin sarà della partita con una vettura che quest’anno è andata in crescendo, vediamo se la nuova scommessa di Fernando Alonso sarà stata azzeccata. Gli investimenti ci sono, staremo a vedere se tutto procederà per il meglio.

Osservato speciale sarà Oscar Piastri: dopo la conquista dei 3 Campionati propedeutici alla Formula 1, con un anno da inattivo come terzo pilota Alpine, lo sbarco a Woking del giovane aussie desta curiosità soprattutto per l’adattamento alla nuova monoposto.

L’australiano volta radicalmente pagina, in McLaren debutterà di fianco a Lando Norris, la mia personale speranza è quella di veder confermato su una buona macchina quel bel talento che si dice sia. Magari avremo un nuovo Max, chi lo sa.

Gli ingredienti ci sono tutti, staremo a vedere cosa ci regalerà il nuovo anno. Appuntamento in pista a Marzo 2023 per i test e la prima gara in Bahrain, mentre il letargo invernale sarà costellato dalle classiche quanto artificiose presentazioni delle monoposto 2023.

Scritto da Alessandro Rossi

Foto: ©HasanBratic

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