Sarà un’alba australiana per molti a caccia di rivincite?

La Formula 1 approda in Australia, a Melbourne per disputare la terza prova del Mondiale 2023, torna ad accendere i motori e lo fa in una cornice pittoresca e unica come quella della pista di Albert Park.

Nelle prime due gare di stagione abbiamo visto una Redbull dominante, con tutte le carte in regola per creare un lungo ciclo vincente.

Il tracciato aussie si snoda all’interno della città di Melbourne attorno ad uno specchio d’acqua con le sue quattordici curve, nove a destra e cinque a sinistra. È uno dei circuiti cittadini storici del calendario di F1, giunto ora alla sua ventiseiesima edizione.

Dopo una pausa di due anni legata alle vicende del Coronavirus, lo scorso anno Leclerc vi conquistò il gradino più alto del podio, dopo essere scattato dalla prima posizione grazie ad un giro mozzafiato completato durante le Qualifiche.

Il detentore del maggior numero di vittorie in terra australiana è Michael Schumacher, con quattro successi, seguito da Button e Vettel con tre.

A sottolineare la giovane età media della griglia di partenza, dei venti piloti attuali (tolto il successo di Leclerc del 2022) solamente 3 hanno conquistato almeno una vittoria ad Albert Park: Hamilton (2), Alonso e Bottas (1). L’unico successo RedBull risale al 2011 con Sebastian Vettel: riusciranno i leader del Campionato a rifarsi domenica?

Sul tracciato australiano nel 2021 sono state effettuate delle importanti modifiche, che lo hanno reso molto più veloce rispetto a quello che era precedentemente.

Infatti ora è un circuito più simile a Jeddah che al Sakhir, in termini di velocità massime. Ad esempio il complesso di curva 9-10 è molto veloce e serve un ottimo livello di downforce per fare la differenza lì.

Carta che potrebbe essere giocata dalla AstonMartin, il cui punto di forza è appunto il carico aerodinamico generato dalla monoposto, di ottimo livello in Bahrain; per questo potrebbero riconfermarsi seconda forza.

Mercedes invece rimane un’incognita; infatti la W14 soffre particolarmente di instabilità del retrotreno ad alte temperature (come in Bahrain), caratteristica che però potrebbe essere coperta dalle temperature più basse previste in Australia. E qui svisceriamo le problematiche di Casa Ferrari.

La Scuderia ha avuto un inizio di stagione per nulla invidiabile, conquistando zero podi e solamente 26 punti, molti meno rispetto allo scorso anno quando di podi nelle prime due gare a Maranello ne fecero quattro (con una doppietta).

La SF-23 ha sofferto sia a Sakhir che a Jeddah, due piste molto diverse sotto molteplici punti di vista: il tipo di asfalto, il degrado gomma, le tipologie di curve ed i livelli di carico necessari.

Sulla SF-23 ha debuttato la tanto attesa ala posteriore con il mono-pilone e con un livello di downforce maggiore rispetto a quella del Bahrain. Inoltre ha esordito un’ala anteriore rivista nei flap e nella parte terminale dell’endplate, dove è stato introdotto un “taglio” simile a quello Mercedes.

(FOTO ENDPLATE FERRARI O MERCEDES)

Ferrari Melbourne foto by Giorgio Piola

Inoltre è stata aggiornata anche la parte esterna del fondo. Upgrade che secondo alcune indiscrezioni sarà testato ulteriormente questo weekend. A Maranello si trovano in una situazione molto difficoltosa attualmente, che coinvolge maggiormente il reparto tecnico.

Infatti quest’inverno si è deciso di insistere sul concetto di pance scavate, disegno che aveva portato i suoi frutti nella prima parte del Mondiale dello scorso anno, ma che poi con l’introduzione della famigerata TD039 non ha più soddisfatto a livello prestazionale.

Evidentemente era una vettura che funzionava con le pance scavate tramite la flessione del fondo, definito “flexy-floor” in inglese (abolito con la direttiva tecnica sopra citata).

Foto T-Tray Mercedes – by Albert Fabrega

Attualmente la SF-23 è una monoposto carente in alcune aree, prima su tutte nel degrado gomma: problema che non è affatto una novità, infatti lo scorso anno sono state molteplici le volte in cui la F1-75 “divorava” le gomme (in particolare le Intermedie, come a Suzuka).

Infatti il posteriore della rossa tende a scivolare parecchio, andando a generare un riscaldamento nocivo per gli pneumatici. AstonMartin, per esempio, è una vettura molto stabile: infatti in Bahrain Alonso è stato in grado di recuperare su Sainz e di conquistare il podio verso la parte finale del secondo stint su gomma Hard.

In particolare Ferrari soffre sul compound più duro, dove il degrado è più visibile rispetto a Soft o Medium, mescole che tendono a mascherare un po’ questo aspetto.

Per questo grip che garantisce la morbida, la SF-23 è una macchina migliore in Qualifica che in gara (medesima situazione dello scorso anno). Altro aspetto da non tralasciare è che sinora il sabato nel box Ferrari hanno sempre risparmiato una rossa nuova per la domenica, e ciò dava un vantaggio, anche se probabilmente non grande, nelle prime fasi del GP.

A tal proposito, in Arabia Saudita Leclerc è riuscito a tenere il ritmo di Verstappen partendo dalla 12° posizione nel primo stint con gomma rossa nuova (anche Max partiva dal fondo dello schieramento).

Inoltre anche dalla PU del Cavallino ci si aspettava di più dopo le dichiarazioni rilasciate da Vigna alla presentazione dello scorso 14 febbraio della nuova Rossa.

In Bahrain la SF-23 è stata competitiva negli allunghi, cosa poi non ritrovata in terra saudita. Forse per l’ala posteriore più carica, ma comunque le Redbull continuano ad essere nettamente superiori.

A Jeddah, in Qualifica le due RB19 sono apparse nelle prime due posizioni della speed trap, con 337 km/h. Per trovare la prima Ferrari bisogna scendere in sesta posizione con Leclerc (332 km/h).

La squadra anglo-austriaca sembra avere un bel vantaggio sul sistema ibrido rispetto alla concorrenza; infatti pare possiedano un sistema di rilascio ed accumulo di energia molto efficace, ed a livello di clipping la RB19 è quella messa meglio della griglia.

Appuntamento per i più temerari questa notte alle 3:30 (ora italiana) con la prima sessione di Prove Libere, seguita dalla seconda sessione che partirà alle 7:00. Terza sessione di Libere sabato sempre alle 3:30, con Qualifiche alle ore 7:00.

Lo spegnimento dei semafori è previsto alle 7:00 di domenica.

Scritto da Alessio Garofoli e Jacopo Muzio

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