WEC 6h Portimao, Analisi gara Hypercar.

Ancora una volta è Toyota a dominare la 6 Ore di Portimao, andando a bissare il successo già ottenuto nell’edizione 2021. Analizziamo i passi gara delle 11 Hypercar presenti in pista.

Come detto le due GR010 Hybrid non hanno avuto difficoltà ad imporsi sulle rivali di classe, ed è stato solo il problema occorso alla #7 che ha impedito una facile doppietta per il team nipponico. È stata però la stessa #7 di Conway-Kobayashi-Lopez a risultare la più veloce in pista, mettendo a referto il giro più veloce in gara in 1:32,135, rispetto all’1:32,378 della rivale #8.

Subito dietro troviamo le due Ferrari 499P. Come a Sebring, le vetture di AF Corse si sono confermate come le più vicine alle Toyota. In particolare, la #50, sia per giro veloce sia per passo gara è stata quella che più si è avvicinata al leader. Il giro più veloce in gara della #50 è stato solo 3 decimi più lento rispetto a quello fatto segnare dalla Toyota #7, mentre il passo gara è risultato circa 6 decimi più lento rispetto ai vincitori.

In relazione all’esordio di Sebring il distacco di Ferrari da Toyota si è mantenuto invariato tra i 5 ed i 6 decimi. Ciò che ha avvicinato molto le due 499P è stata soprattutto la migliore gestione lato box, tra pitstop e strategie. La gara della #51 è stata invece condizionata pesantemente dai problemi avuti ai freni.

Passiamo ora alla prima vera sorpresa del weekend. La Porsche ha finalmente fatto vedere quella di cui è capace. La Porsche 963 #6 portata terza al traguardo da Estre-Lotterer-Vanthoor ha dimostrato un buonissimo passo gara sull’1:35,057, a 8 decimi da Toyoya ed a soli 2 decimi da Ferrari.

Quello che salta all’occhio è soprattutto la costanza nei tempi della #6. Senza grossi problemi la 963 è stata per diversi momenti della corsa davanti alle Ferrari o in mezzo alle due rosse. Rispetto a Sebring il balzo in avanti è notevole: in terra americana il distacco da Toyota era di 1,4 secondi, mentre a Portimao questo distacco si è quasi dimezzato. Un po’ più lenta la #5, penalizzata anche dai problemi elettronici al servosterzo.

Seconda sorpresa del fine settimana in Algarve, Peugeot. Possiamo tirare tutti un sospiro di sollievo: la 9X8 del team francese c’è e ha completato l’intera corsa senza alcun problema meccanico o di ibrido. E pure il passo gara è stato abbastanza notevole. La #93, arrivata settima al traguardo, ha avuto un passo gara di 1:35,288, ossia circa mezzo secondo più lenta di Ferrari ed a soli 3 decimi da Porsche.

Anche i giri veloci delle due 9X8 sono vicini a quelli fatti segnare dalle due Porsche 963. In questo caso, rispetto a Sebring, i miglioramenti della performance sono stati ottimi. A tutto ciò si aggiunge l’ottima quinta posizione della #94 e soprattutto una gara completata da entrambe le rappresentanti la casa del Leone senza avere alcuna noia meccanica o di affidabilità. Teniamo quindi d’occhio le prestazioni di Peugeot a Spa.

Gara onesta da parte della Cadillac V-Series.R #2; di fatto la vettura americana si riconferma come la terza forza del gruppo Hypercar, tenendosi di pochissimo alle spalle di Ferrari.

Rispetto a Sebring si sono migliorati nel passo gara e nel distacco dalle Toyota in vetta, mentre a Portimao l’average lap è stato di 1:32,025,ovvero sullo stesso livello di quelli di Ferrari e Porsche. È da rimarcare in particolare la solidissima affidabilità del progetto Cadillac.

Chiudiamo con Glickenhaus e Vanwall. Al contrario di Sebring i risultati sono opposti per le due Hypercar non ibride.

Se a Sebring Glickenhaus aveva estremamente deluso le aspettative, qui a Portiamo la SCG 007 LMH ha completato la sua migliore gara dal terzo posto a Le Mans dello scorso anno. Questa volta il motore ha retto per tutte e 6 le ore e non ci sono stati intoppi a livello di affidabilità, a dimostrazione del fatto che Sebring, come lo era stato per Peugeot, è stata una pista un po’ troppo “dura” per loro.

Nonostante i miglioramenti, il distacco dal resto delle Hypercar è purtroppo ancora molto ampio. Come scritto nella presentazione della gara portoghese, l’unica possibilità per fare risultato era “sperare”gufare” sulle rivali, e così è stato. La #708 si è classificata in ottava posizione davanti alle vetture di Toyota, Porsche e Vanwall che hanno patito tutte problemi e lunghe soste ai box per riparazioni varie.

Passiamo infine a Vanwall. Per loro non è stata una buona gara. Non solo il distacco dalle altre Hypercar è ingente (quasi 2 secondi), ma questa volta pure il distacco dalla sua più diretta concorrente, ossia la Glickenhaus, è stato ben più alto dei pronostici. La corsa della #4 si è conclusa infine contro le barriere a causa del cedimento dei freni per colpa di detriti raccolti in pista.

Il prossimo appuntamento è tra soli 10 giorni con la 6 Ore di Spa, ultimo banco di prova ufficiale in vista della 24 Ore di Le Mans del Centenario. Sul mitico tracciato delle Ardenne saranno inoltre presenti due nuove Hypercar, una portata in pista da Cadillac direttamente dall’IMSA, l’altra la Porsche 963 del team cliente Hertz Team JOTA.

Testo e Grafici a cura di Leonardo Sofia

Foto di Alessandro Sala

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