Formula1 Tech After Test: una Ferrari SF23 graffiante per complicare la vita a RedBull? Mettiamole a confronto.

Ferrari e Redbull si presentano ai nastri di partenza come principali protagonisti di questo 2023.

La SF23 è quella che ha mostrato più “carattere”, con tanti dettagli da affinare ed un progetto solido e ben costruito.

S-Duct

Il mix di aria fredda canalizzata con una velocità maggiore, permette di far scivolare più velocemente i flussi di aria calda in uscita dagli sfoghi del cofano motore verso il retrotreno, questo mix di aria calda – aria fretta permette di recuperare carico aerodinamico.

Front Wing

Front Wing Ferrari sfrutta l’effetto outwash per pulire i flussi che si generano dall’impatto dell’aria sulla ruota, questo consente di ridurre la turbolenza generata da ciò, per indirizzare un flusso d’aria meno turbolento verso i canali Venturi.

Flap regolabile sull’ala 2023 con un profilo maggiore rispetto alla 2022. La sezione di supporto del flap al muso (A) è più piccola, ciò consente di poter disporre di una superficie per la regolazione del carico aerodinamico all’anteriore più ampia. Permettendo quindi di ottimizzare il bilanciamento all’avantreno.

Rear Wing

La nuova ala posteriore della Ferrari si ispira a quella di Redbull, mono pilone e sistema DRS con un unico disegno col supporto dell’ala. Ancoraggio in stile Redbull intorno allo scarico. Punto di flessione/rotazione per ottenere un effetto di Drs costante, incrementare la velocità e ridurre la resistenza.

Dato l’utilizzo del mono pilone si può incrementare l’effetto di rotazione e flessione (stallo dell’ala), come visto durante la scorsa stagione sulla RB18, ma anche sulla RB19.

Una criticità emersa sulla SF23 è quella di un posteriore che fatica nella gestione della gomma media sui long run, come per Mercedes, il retrotreno della Ferrari  sembra un pò debole, c’è da sottolineare che per entrambi i team si è lavorato nell’ottica di comprendere esattamente quale sia il limite del setup per garantire una corretta comprensione della vettura.

Confronto con RedBull

Come detto in apertura Ferrari sfrutta, oltre al suo design, il condotto S-Duct per recuperare carico.

RedBull invece come mostrato l’anno scorso, recupera carico aerodinamico grazie al canale al di sotto delle pance, un disegno che permette di canalizzare il flusso ed indirizzarlo verso il posteriore.

La particolarità di questo confronto mostra come l’ala di RedBull seppur da medio carico ha un main plane con un profilo che genera più carico.  Sezione centrale più ampia, mentre il main plane di Ferrari tende a scaricare i lati.

Infine ecco il confronto del retrotreno della Rossa con RedBull:

 

Possiamo apprezzare come sulla SF23 si cerchi di mantenere un buon mix equilibrato tra carico aerodinamico e riduzione del drag, mentre sulla RB19 si è puntato a mantenere un maggior carico senza sacrificare le velocità di punta.

Il disegno della beamwing sulla monoposto di Maranello è un unico elemento, mentre sulla vettura di Milton Keynes sono separati finendo per collegarsi al di sopra della struttura anti-intrusione posteriore. (cerchi in alto a sinistra).

Su Ferrari e Redbull vengono mantenuti infine i disegni ’22 del diffusore nel bordo esterno, ovviamente rivisti per andare incontro alle nuove esigenze dei regolamenti.

Scritto da Fulvio Vigilante

 

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