Formula 1 Lone Star, Austin Power.

Tra 3 giorni torneremo in Texas per il Gran Premio degli Stati Uniti nel circuito delle Americhe. Meno di due settimane fa è andato in scena il GP del Giappone, non sono certo mancate le polemiche; infatti Max Verstappen è stato incoronato Campione del Mondo per la sua seconda volta in carriera con delle decisioni apparentemente discutibili da parte della Federazione Internazionale.

Tornando alla pista, il bis iridato dell’olandese a Suzuka è stato strameritato; grazie alla simbiosi vincente auto-pilota, la squadra anglo-austriaca è riuscita, nonostante un complicato inizio di stagione con una vettura apparentemente inferiore alla rossa F1-75, a dominare il Mondiale 2022.

Chiara ed evidente la metamorfosi in positivo di Max dopo la battaglia fino all’ultimo respiro del Mondiale dello scorso anno con Hamilton, il che lo ha reso un pilota diverso.  Sempre con la stessa cattiveria agonistica e grinta, cui ha aggiunto una certa maturità, il che senza alcun dubbio lo porta a poterlo accostare ad altre leggende della massima categoria.

Anche il team sembra aver subito una trasformazione, capace di gestire situazioni anche molto critiche, cosa che probabilmente ha avvicinato definitivamente alla conquista del titolo la RedBull.

Fatta questa premessa, andiamo ad analizzare i dati e le previsioni sul prossimo appuntamento in Texas. La Ferrari ha preso a Suzuka quello che si può definire uno “schiaffone” sportivamente parlando; infatti dopo poco più di trenta minuti di gara sul bagnato, la Ferrari di Leclerc ha accusato un ritardo di 20 secondi su Verstappen sotto la bandiera a scacchi.

Ora viene sicuramente da chiedersi come mai la F1-75 che il venerdì sotto la pioggia e con gomme intermedie andasse molto forte, mentre la domenica abbia accusato tale distacco?

Binotto, Team Principal Ferrari, ha parlato di forte degrado delle gomme patito da Leclerc: a fine gara era visibile la differenza tra le coperture del Campione del Mondo in carica e quelle del monegasco.

Nella prima parte di gara Leclerc con le FULL WET era stato in grado di stare vicino a Verstappen, anche se poi dopo il passaggio alle intermedie si è andato ampliando il gap con Max.

Ora le possibilità effettive di assistere ad una vittoria Ferrari nelle ultime gare dell’anno sembrano molto ridimensionarsi considerando altresì la tipologia di tracciati che attendono piloti e monoposto, laddove la RedBull in passato ha dimostrato sempre buonissime performance.

Ad Austin probabilmente vedremo una delle gare più interessanti della stagione, con il complesso di curve veloci molto simile a quello di Silverstone del primo settore che metterà in risalto le caratteristiche delle vetture 2022.

Il COTA è sena dubbio un circuito molto tecnico e variegato, soprattutto la prima patye con la sequenza di curve che ci regala ogni anno immagini incredibili in un ambiente con pochi eguali nel Circus.

Fondamentale la prima curva, che arriva in salita dopo l’inerpicata di fine rettilineo, soprattutto al via con la possibilità di guadagnare posizioni e magari il comando delle operazioni, come successo lo scorso anno e nel 2018, quando Kimi Raikkonen sorpassò Hamilton andando poi a vincere una gara incredibile con la Ferrari.

Il secondo settore poi è caratterizzato dalla presenza di un rettilineo molto lungo, e da impegnativi dislivelli. Per questo sarà fondamentale per i team trovare l’altezza da terra ideale con le nuove vetture che potrebbero tornare a soffrire di porpoising.

Il circuito texano molto probabilmente si dimostrerà da medio-alto carico aerodinamico, ma non saranno da escludere scelte differenti da parte di qualcuno soprattutto in ottica gara. Insomma, ci aspetta un weekend molto interessante ad Austin con il classico e festaiolo “ambientazo” a stelle e strisce.

Scritto da Alesso Garofoli

Foto: Copertina, ©AlessandroSala; Suzuka, ©HasanBratic, Ferrati-Cota, ©F1.

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