Prologo WEC 2023, Recap.

Il Prologo WEC si è concluso e tutti gli sguardi sono già rivolti al prossimo venerdì quando la bandiera verde sventolerà per dare il via alla prima gara del Campionato Mondiale Endurance 2023. I due giorni di test collettivi, per un totale di più di 12 ore in pista, sono serviti ai team per ultimare i preparativi in vista del primo round del WEC, con un Campionato che si preannuncia estremamente competitivo e appassionante.
Toyota ha principalmente dominato i test, ma buoni riscontri sono giunti anche dalle dirette rivali Cadillac, Porsche, Ferrari e Peugeot, con qualche intoppo per le ultime due in seguito agli incidenti che hanno coinvolto la Ferrari #51 e la Peugeot #93. Sufficiente la Vanwall e parecchie preoccupazioni per la Glickenhaus.
Proviamo quindi a vedere brevemente come sono andati i test per ogni costruttore e stilare una sorta di Power Ranking in vista della 1000 Miglia di settimana prossima.

Toyota

Le due GR010 Hybrid hanno completato i test ufficiali dimostrandosi fin da subito estremamente competitive. I due prototipi giapponesi hanno monopolizzato i primi due posti della classifica tempi in 3 delle 4 sessioni disponibili (Cadillac è stata prima nella Sessione 3), percorrendo insieme un totale di 587 giri e non incappando in alcun problema. Vedere entrambe le Toyota davanti non sorprende di certo. Come già analizzato nella nostra Preview, il team giapponese è quello con più esperienza e con più chilometri sulle spalle all’interno della classe Hypercar. Nonostante la GR010 Hybrid sia il prototipo più anziano, è allo stesso tempo anche quello più evoluto e sviluppato. Per la 1000 Miglia sono sicuramente i favoriti.

Cadillac

Il team americano si è imposto nei test come seconda forza alle spalle di Toyota. I buoni propositi già visti a Daytona si sono riscontrati anche nel prologo di Sebring, permettendo alla V-Series.R di completare tutte e 4 le sessioni senza intoppi. Il trio della #2 è riuscito a completare in totale 218 giri, posizionandosi sempre stabilmente in top 4. Si presenteranno quindi al via di Sebring con un leggero vantaggio rispetto alla concorrenza (Toyota esclusa).

Porsche

La casa tedesca sembra molto migliorata rispetto alla prima uscita dell’anno a Daytona, con buoni tempi fatti registrare e tanti giri completati (in totale 433). L’assenza di problemi di affidabilità nel corso dei due giorni di test, portano le 963 del team Penske a presentarsi come probabile terza forza in campo, sicuramente dietro a Toyota, tra Cadillac e Ferrari.

Ferrari

Il team del Cavallino Rampante ha chiuso il weekend tra alti e bassi. Gli alti riguardano soprattutto la numero #50, che ha fatto registrare tempi sul giro molto simili a quelli di Porsche e ha totalizzato un totale di 221 giri. I bassi sono riferiti invece più ad un livello pratico: l’incidente avuto da James Calado sulla #51 ha costretto la 499P di AF Corse a saltare tutto il secondo giorno di test. L’incidente in curva 1 è stato causato probabilmente dalle gomme ancora fredde durante l’out-lap. Come scritto sopra, a Sebring Ferrari arriva di pochissimo dietro a Porsche e sullo stesso livello di Peugeot.

Peugeot

Come Ferrari, anche Peugeot ha dovuto quasi dimezzare i chilometri percorsi a causa dell’incidente avuto da Jean-Eric Vergne sulla #93. I test della casa francese non hanno convito però più di tanto. La competitività della 9X8 non sembra essere ai livelli dei top, considerando anche l’esperienza delle tre gare corse nel 2022. Quello che sembra essere certo è che l’affidabilità sia migliorata e per Sebring potranno lottare per il pacchetto di mischia centrale con Porsche e Ferrari.

Vanwall

L’esordio assoluto della Vandervell 680 lo si può valutare in maniera appena sufficiente. Non sappiamo come Vanwall abbia deciso di impostare le 4 sessioni di test, ma i pochi tempi che hanno fatto registrare sono stati al di sotto delle aspettative. Fattore positivo è però il netto miglioramento avuto tra sabato e domenica, con cui sono riusciti ad abbassare il loro miglior tempo di quasi 2.5 secondi. Nota preoccupante sono invece i tempi di Jacques Villeneuve. Il canadese nella sua prima sessione WEC è riuscito a segnare come miglior giro un crono di 1:59.272, contro l’1:52.410 fatto segnare dal compagno Tom Dillmann. Il tempo di Villeneuve, oltre ad essere il più lento tra i piloti Hypercar, è stato appena più veloce del miglior tempo fatto segnare nella classe GTE Am.

Glickenhaus

Inspiegabile l’involuzione offerta dal team Glickenhaus. Rispetto ai tempi fatti segnare a Sebring un anno fa il downgrade è evidente. Lontanissimi dalle posizioni di testa (quasi 3 secondi!) e appena più veloci dei prototipi LMP2. La 007 non ibrida ha faticato soprattutto a trovare la velocità. Per Glickenhaus si trattava del primo vero e proprio test della loro off-season, non avendo né testato né aggiornato la loro 007 dalla 6 Ore di Monza 2022 (scelta fatta principalmente per questioni economiche; gli unici updates apportati riguardano la riduzione del peso vettura). Il team di James Glickenhaus si trovato quindi ad affrontare per la prima volta diverse novità, come le nuove gomme Michelin e il divieto di utilizzo delle termocoperte. Ma per quel poco che si è visto le prospettive per la 1000 Miglia non sono per niente positive.

Di seguito i tempi delle quattro sessioni confrontati tra loro.

Scritto da + tabelle Leonardo Sofia

Foto by Alessandro Sala

Comparazioni by Fulvio Vigilante

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