In Belgio una pennellata Orange che tende all’iride.

Formula Max

Il Campione del Mondo  Max Verstappen vince il Gran Premio del Belgio azzerando gli avversari, precedendo sul traguardo il compagno di squadra Sergio Perez; sull’ultimo gradino del podio la Ferrari di Carlos Sainz.

Il Gran Premio sul circuito delle Ardenne va in archivio consacrando la RedBull come miglior vettura in pista, per gli avversari non c’è stato niente da fare, la monoposto del team di Milton Keynes è stata nettamente superiore a livello tecnico.

Il valore aggiunto è il sempre perfetto Max, un binomio al momento imbattibile, capace di infliggere distacchi abissali alla concorrenza. A Spa come mai accaduto in precedenza l’iridato olandese ha dimostrato una superiorità schiacciante, a tratti di un’altra categoria.

Gara da dimenticare per la coppia Ferrari, mai in gara con una vettura in netta difficoltà con la gestione degli pneumatici. La matematica lì tiene ancora in gioco ma viene naturale pensare che entrambi i Campionati sono andati irrimediabilmente persi.

Oltre al danno si aggiunge anche la beffa per la Scuderia di Maranello: a 3 giri dalla fine fanno rientrare Charles Leclerc, si prova a strappare il giro più veloce ma il margine su Alonso è risicato.

Lo spagnolo esce davanti al monegasco, Leclerc lo sorpassa con pneumatici nuovi, ma non riesce a completare la tornata più rapida: inoltre in corsia box eccede seppur di nulla il limite di velocità, viene sanzionato con 5 secondi di penalità e vede così sfumare la quinta piazza a favore dello spagnolo, un vero e proprio disastro.

Sainz, partito in pole argina i danni, ma tranne nelle prime battute non è stato mai in gara. La rossa deve nuovamente sedersi ad un tavolo di crisi e capire le origini di questa debacle tecnica.

Ora gli alfieri del Cavallino devono esclusivamente pensare a vittorie di tappa e cercare di costruire qualcosa di concreto, obiettivo secondo posto nelle due classifiche.

Il dominio RedBull comincia già al semaforo verde, Max recupera posizioni nelle prime battute, con un passo gara ineguagliabile impiega solo 12 giri per recuperare dalla P14 di partenza alla testa della corsa, chapeau!!

La rimonta più veloce della storia della Formula 1, facilitata anche dalla Safety Car per lo scontro Hamilton-Alonso, rende l’idea di quanto fatto dal binomio Max-Redbull.

Annichilito anche il compagno di squadra Perez, che con la stessa vettura non aveva assolutamente il passo del Campione olandese. RedBull ha indovinato tutto, setup, strategie, aggiornamenti sempre efficienti, rotazione delle Power Unit efficace.

I ritiri di inizio stagione sono solo un lontano ricordo, gli va da atto che stanno svolgendo un lavoro esemplare.

Sfiora il podio la Mercedes, con un grande George Russell che ha imposto un ritmo costante per tutti i 44 giri di gara. Sarebbe stato interessante vedere cosa avrebbe potuto fare Lewis Hamilton, autore di un contatto con Fernando Alonso alla fine del Kemmel e poi ritiratosi.

Mercedes sempre più performante in gara con una vettura che ha mostrato un passo superiore anche ale 2 Rosse. Arrivano buone conferme da Brackley, ma rimane il fatto che la vettura è di difficile interpretazione, rispetto ad inizio stagione sono stati fatti progressi da gigante, mentre c’è da migliorare molto sulla prestazione assoluta, in qualifica il gap con i migliori è troppo ampio.

Ottima la gara delle due Alpine, entrambi i piloti hanno avuto un ruolo da protagonisti nella corsa, risultando i primi “degli altri”; sempre sugli scudi Fernando Alonso, che si appresta ad affrontare l’ultima parte di stagione con il team francese in attesa che venga annunciato il pilota che lo sostituirà.

Una grande quinta posizione per lo spagnolo di Oviedo, ottimo Esteban Ocon che regala spettacolo con un doppio sorpasso da brividi, un grande risultato il suo settimo posto.

Ottavo Sebastian Vettel con una Aston Martin che per tutto il weekend si è dimostrata più competitiva del solito; a seguire un ritrovato Pierre Gasly che precede Alexander Albon autore di una maiuscola prestazione, che dimostra sempre di più di meritare il rinnovo in casa Williams.

Deludono McLaren e Haas, entrambe da rivedere; prestazioni anonime  con la prima che può contare solo sulle prestazioni di Lando Norris, visto che il compagno di squadra Ricciardo sembra aver tirato i remi in barca.

In attesa di conoscere il suo futuro, mi farebbe piacere rivedere qualche sprazzo di competività da parte dell’australiano, visto che ha comunque vinto 8 Gran Premi nella massima formula. Trattasi quindi di un vincente, non uno qualsiasi.

Prossimo appontamento la seconda tappa del trittico senza respiro che chiude la “stagione europea”; si corre ad Zandvoort in Olanda, proprio a casa di Max che sicuramente non vorrà deludere la marea arancione che lo acclamerà.

Scritto da Alessandro Rossi

Foto: Hasan Bratic

Leave a Reply

Your email address will not be published.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

You cannot copy content of this page