Ripartenza d’azero, il Pensiero di Mr.Rossi.

La Formula 1 riparte da Baku in Azerbaijan, dopo uno stop di tre settimane, cambiano i continenti ma il prodotto non cambia, la RedBull è sempre la padrona del Mondiale dominando in lungo e largo e lasciando agli altri solo le briciole. Sergio Perez vince in scioltezza seguito dal Campione del Mondo in carica Max Verstappen e da Charles Leclerc, che agguanta il primo podio per la Scuderia Ferrari da lavori in corso.

Sergio Perez (MEX), Oracle Red Bull Racing

Il regolamento tecnico 2022 doveva sancire un equilibrio prestazionale tra le varie squadre: è stato così per la prima metà della passata stagione, ma al ritorno dalla pausa estiva questo bilanciamento si è spostato decisamente verso Milton Keynes. Di sicuro la RedBull ha lavorato meglio ed è giusto che si goda questo stato di grazia.

Fa però arrabbiare vedere vari piloti in scia ad altre vetture non riuscire a sorpassare chi li precede, perché probabilmente i flussi in coda vanno ancora a disturbare l’aerodinamica delle monoposto che seguono.

Inoltre per l’ennesima volta abbiamo assistito ad una competizione che possiamo definire una vera e propria “processione”, abbiamo visto una gara che non decollava: sostituiti gli pneumatici a mescola media con l’ingresso della Safety Car, tutti o quasi hanno montato una mescola hard, con Pirelli che ne sconsigliava l’utilizzo di un solo set per tutta la gara; gli strateghi hanno agito come in Australia, modalità eco attivata per tutti i piloti e via al risparmio di gomme per evitare di fermarsi di nuovo.

Questo è un non senso, evitare di spingere per non consumare il compound; davvero aberrante se si pensa che è la massima competizione motoristica a livello planetario, una gara di F1 sta diventando una gara di regolarità, bisogna fare qualcosa se si vuole davvero dare un senso a tutto questo.

Max Verstappen (NLD), Oracle Red Bull Racing, Sergio Perez (MEX), Oracle Red Bull Racing, Charles Leclerc (MCO), Scuderia Ferrari

Mentre la RedBull si accontentava di rifilare distacchi importanti a tutti, va registrata la crescita della Ferrari, con uno straordinario Leclerc, in grado di gestire una gara piena di insidie. Non è un risultato che soddisfi, le ambizioni a marzo erano ovviamente altre, di sicuro la rossa ha recuperato su se stessa, non sugli iridati: non a caso il distacco sul giro è ancora importante.

Un risultato figlio della migliore comprensione della vettura quello di Casa Maranello, in attesa dei nuovi aggiornamenti che ci dimostreranno se la SF-23 sarà in grado di lottare per qualcosa di concreto.

A Baku ha debuttato il nuovo forma, e non soddisfa nessuno: poco tempo per la messa a punto della macchina, in una pista dove per trovare il limite c’è bisogno di tempo. Trattasi di sistema a mio avviso da rivedere integralmente.

Nota a margine, si è provato di tutto, tranne a congelare il DRS nelle Qualifiche. A cosa serve usare un dispositivo che facilita i sorpassi se i sorpassi non ci sono? Che premia la bontà del disegno e degli interventi fatti sull’aerodinamica, ma che in qualifica si dimostra inutile.

Un vero appassionato vorrebbe non spegnere mai la Tv, ma quello che sta accadendo è qualcosa che limita la Formula 1, la battaglia in pista e spalleggia lo show….business.

C’è molto da rivedere.

Scritto di Alessandro Rossi

Foto di Hasan Bratic

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