FIAWEC – Tech Toyota GR010 Evo.

La casa giapponese ha recentemente presentato la nuova evoluzione della già affermata GR010, la GR010EVO.

Quest’ultima versione è un chiaro sviluppo della vecchia GR010 che ha conquistato due volte Le Mans, nel 2021 e la scorsa stagione. La Toyota ha parlato di un piccolo aggiornamento, per ridurre peso e costi, anche se sembra più di questo.

Infatti in TGR potevano spendere solamente 5 jolly per lo sviluppo della macchina, essendo stata omologata nel 2021. In particolare le modifiche hanno riguardato il peso: il limite per questa stagione è passato da 1100 kg a 1040 kg.

Dal punto di vista aerodinamico, la GR010EVO presenta l’aggiunta di “alette” poste sulla parte anteriore che aiutano a generare downforce; è stata ridisegnata anche la presa d’aria dei freni posteriori, ora più grande per migliorare lo smaltimento di calore.

Modifiche all’anteriore: cofano anteriore con sistema di sostituzione più rapido e gruppo ottico rivisto per una maggiore luminosità.

Toyota ha ridisegnato l’endplate dell’ala posteriore ora più snello e con un profilo più morbido, sia per migliorare l’efficienza aerodinamica, sia per ridurre peso.

 

Il Direttore Tecnico Toyota Pascal Vasselon,in merito alla GR010EVO ha dichiarato: “Abbiamo apportato delle evoluzioni alla nostra vettura per migliorare l‘affidabilità, la guidabilità e la manutenzione come parte del nostro normale piano a lungo termine di crescita continua. Abbiamo attuato una grande evoluzione per il 2022 con la modifica delle dimensioni delle ruote (di dimensioni LMDh), necessaria per risolvere alcuni problemi di cui soffrivamo, e ha portato dei benefici”.

“Le modifiche del 2023 sono il normale passo successivo in questo processo ed abbiamo visto risultati incoraggianti nei test pre-stagionali. È emozionante competere con i nuovi concorrenti della Classe Hypercar quest’anno, soprattutto per i fans, ma il nostro approccio non cambia. Il lavoro rimane lo stesso: puntiamo a vincere, quindi dobbiamo ottenere il massimo dal nostro pacchetto, senza errori”

Con questa evoluzione della precedente LMH, la casa nipponica è chiamata a difendere il titolo di Campione costruttori e la vittoria a Le Mans, ormai senza una vera battaglia nella prima classe dal lontano 2018, quando Porsche abbandonò il programma LMP1. Ora, grazie soprattutto alla riduzione dei costi (che quando c’era ancora la classe LMP1 raggiungevano quasi i costi della Formula 1) a 100 milioni di dollari per la classe LMH e 20 milioni per quella LMDh, molte case stanno entrando nel mondo dell’endurance. A Le Mans sarà una battaglia incredibile con ben 9 marche diverse nella classe Hypercar (ed il ritorno del Garage 56 con quest’anno una Nascar modificata con al volante anche Jenson Button).

Scritto da Alessio Garofoli

Grafiche Fulvio Vigilante

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