ELMS – 4 Ore di Barcellona.

L’Oreca di COOL Racing con Lorenzo Fluxa, Ritomo Miyata e Malthe Jakobsen si aggiudica il round di apertura della stagione 2024 ELMS a Barcellona e conquista la prima vittoria in assoluto nella serie Endurance europea, battendo i rivali di Algarve Pro Racing, vincitori del titolo nel 2023.

La gara è stata ricca di colpi di scena e cambiamenti al vertice soprattutto nelle sue fasi finali, dove la strategia ed il risparmio di carburante e gomme hanno inciso molto.

Il successo di Cool Racing, primo in assoluto in classe LMP2 per il team elvetico, è maturata grazie alle prestazioni eccelse da parte del giovane equipaggio della #37.

Lorenzo Fluxa e Ritomo Miyata erano entrambi all’esordio assoluto sulla Oreca 07 e nel Campionato ELMS, mentre Malthe Jakobsen, già pilota riserva di Peugeot, ha dimostrato ancora una volta la sua velocità e consistenza nelle gare di durata.

Ad inizio corsa nell’ora di apertura Lorenzo Fluxa è riuscito a portarsi in P2 partendo dalla quinta piazza in griglia.  Una ventina di minuti più tardi ha superato anche Filip Ugran sulla #22 di United Autosports, leader in LMP2.

Il sorpasso è giunto sfruttando una indecisione del pilota rumeno alla fine di un Full-Course Yellow, che Fluxa ha capitalizzato portando la #37 a chiudere la prima parte di gara al comando con un vantaggio di circa 12 secondi nonostante le Safety Car.

C’è da sottolineate che lo stint di apertura del giovane pilota spagnolo è stato eccelso considerando l’esordio e la poca esperienza su vetture LMP2.

Dopo gli stint di Fluxa è stato il turno di Ritomo Miyata a guidare l’Oreca #37.  Il pilota giapponese, Campione nel Super GT, è stato però sorpreso dalla rimonta di Olli Caldwell sulla Algarve Pro Racing #25.

Grazie ad una migliore gestione del traffico LMP3 e LMGT3 e ad una azzeccata strategia ai box il pilota inglese ha sopravanzato Miyata prendendosi il comando ed allungando il distacco.

Solo dopo si è intuito che la strategia di Cool Racing e di Miyata era quella di risparmiare più carburante possibile per effettuare pits stop più rapidi in modo da poter imbarcare meno carburante.

La strategia del team svizzero ha pagato e durate l’ultimo stint di Malthe Jakobsen, al momento dell’ultimo pit stop, Cool Racing è riuscita ad essere più veloce di ben 13 secondi rispetto ai rivali portoghesi di Algarve.

Questo ha permesso non solo di riprendersi la testa della corsa ma anche di accumulare un vantaggio di circa 10 secondi, che il pilota danese è riuscito magistralmente a gestire portando alla prima vittoria la squadra.

La chiave della gara è stata quindi il risparmio carburante e la gestione pneumatici, di fatto due fattori fondamentali nell’ambito delle gare di durata assieme alla costanza; prendendo in considerazione solamente il passo gara, la vettura #25 di Algarve si è mostrata più veloce della #37.

Ma quest’ultima non ha commesso errori, è stata estremamente costante e soprattutto ha applicato una strategia migliore durante le soste ai box.

L’Oreca #25 di Algarve ha chiuso quindi al secondo posto, dopo che nell’ultimo stint di Alexander Lynn ha provato in tutti i modi a riacciuffare i leader di Cool Racing.

Ciò non è stato possibile, ed anzi nelle battute finali il pilota inglese si è dovuto difendere pure dal ritorno del connazionale Ben Hanley sulla #22 di United Autosports, nel frattempo rimontato fino alla terza posizione.

Appena fuori da podio ha concluso la #28 di IDEC Sport, risalita fino alla quarta posizione davanti all’Oreca #65 di Panis Racing, protagonista invece di un’ottima rimonta grazie anche alla guida di Arthur Leclerc.

Il pilota monegasco, fratello di Charles, non ha sfigurato all’esordio e ha mostrato ottime performance in vista di un possibile futuro nella categoria.

Gara da dimenticare per due delle favorite in classe LMP2, ossia la #14 di AO by TF di Kubica, Edgar e Deletraz e la #47 di Cool Racing su cui esordiva Frederik Vesti.

Mentre la #14 ha perso subito un giro rispetto alla testa a causa di un contatto che ha danneggiato il muso anteriore durante i primi minuti di gara e che ha costretto ad un pit stop anticipato, la #47 è stata protagonista di un contatto con la vettura #10 di Vector Sport, a cui è stata successivamente inflitta una penalità di 10 secondi.

A fine gara l’Oreca di AO ha terminato in P9 mentre la seconda vettura di Cool Racing in P18.

La classifica riservata agli equipaggi Pro-Am di classe LMP2 ha visto primeggiare AF corse con la #83.  Si tratta ormai di una consuetudine per Perrodo, Rovera e Vaxiviere, che si dimostrano sempre tra i più veloci e favoriti per la conquista della vittoria nella categoria con i piloti Bronze.

La #83 ha sopravanzato la #29 di Richard Mille by TDS in P2.  Anche in questo caso il sorpasso per la vittoria è arrivato durante le soste ai box: un pit stop più rapido di AF Corse ha consentito al team italiano di superare la #29 e grazie all’esperienza di Vaxiviere nello stint finale di mantenere la testa in Pro-Am.

Il podio in Pro-Am è stato completato dalla #24 di Nielsen Racing, dopo che la #19 del Team Virage è stata coinvolta in un contatto con una LMP3.

In LMP3 però la vittoria è stata ottenuta proprio da Team Virage con la Ligier #8, dopo una intensa battaglia di strategie contro la  No.17 di COOL Racing e la  No.11 di Eurointernational.

Il leader in LMP3 è cambiato più volte durante le quattro ore di gara e alla fine sono state le Ligier a dominare contro le uniche due Duqueine presenti in griglia.  Prima Duqueine all’arrivo è stata quella di DKR Engineering in P5.

Infine, nella nuovissima classe LMGT3, la gara è stata caratterizzata dal dramma sportivo delle Iron Dames: le prime tre ore sono state assolutamente dominate dalla Porsche #85, con Sarah Bovy e Rahel Frey che hanno costruito giro dopo giro un vantaggio di oltre 30 secondi sulla Ferrari #50 in seconda posizione.

Durante l’ultimo pit stop però la vettura appena uscita dalla pit lane si è fermata pochi metri dopo ed è stata costretta al ritiro.

Il problema alla 911 GT3 R è stato causato dal dado della ruota posteriore destra: al momento del cambio gomme il dado è andato perso ed è stato sostituito prontamente dal meccanico.

Solamente in seguito si è scoperto che il dado perso della ruota si era bloccato proprio tra la ruota e la pinza dei freni, causando un danno terminale alla vettura e facendo perdere una vittoria certa all’equipaggio tutto femminile.

Questo ha di fatto consegnato il successo a Formula Racing ed all’equipaggio composto dal pilota Hypercar Nicklas Nielsen, Johnny e Conrad Laursen, con la loro Ferrari 296 GT3 #50.

La sfortuna della Porsche #85 ha rappresentato di contro la gioia per il team danese, che ha chiuso nel migliore dei modi un weekend molto complicato, iniziato nelle difficoltà fin dal prologo.

La #50 non era riuscita infatti a partecipare alle sessioni di test collettivi a causa di un incidente che ha richiesto grossi lavori di riparazione alla vettura.

Il podio in LMGT3 è stato completato dalla Ferrari #86 di GR Racing in P2 e dalla Lamborghini #63 di Iron Lynx.  In particolare, la Lamborghini con Andrea Caldarelli alla guida è stata protagonista di una bella lotta con  Julien Andlauer e la Porsche #60 di Proton Competition.

Prossimo appuntamento ELMS sul circuito del Paul Ricard il 5 maggio, con la 4 ore di Le Castellet.

Scritto da Leonardo Sofia

Foto: ©AlessandroSala

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