Formula 1, tripudio Max nella notte saudita.

Cambiano le stagioni, le auto ed i circuiti, ma alla fine il risultato è sempre lo stesso: le ultime 20 gare di 21 disputate portano il nome dello stesso vincitore: Max Verstappen e la RedBull.  Un binomio perfetto che non lascia scampo agli avversari, suo anche il Gran Premio disputato sabato sul circuito di Jeddah.

Nonostante il clima rovente che attanaglia la scuderia di Milton Keynes, le prestazioni dei piloti non ne risentono assolutamente, gara perfetta e mai messa in discussione per il Campione del Mondo in carica, la parata si chiude con il secondo posto di Sergio Perez che dona la seconda doppietta stagionale alla sua squadra.

Tutto questo ci fa capire ancora di più quanto il dominio della RB20 sia devastante.  Abbiamo detto più volte che questa RB20 è un taglio netto con la precedente monoposto, tutto questo mi lascia immaginare che il margine di miglioramento potrà essere molto ampio, ai team rivali spetta il compito di lavorare sodo per evitare che il divario si faccia ancora più ampio e la monotonia devastante.

Tutto questo propone diversi scenari all’orizzonte, di cui uno è abbastanza eloquente: se si va a vedere la classifica costruttori possiamo notare dei valori che non lasciano molto spazio ai commenti, ci sono 5 Top Team che hanno molti punti, il resto della griglia raccatta poco o nulla.  Si è aperta una forbice molto ampia tra i 2 gruppi, sarà interessante capire se e come queste squadre potranno recuperare il gap da chi gli è davanti.

Anche se è solo il Gran Premio numero 2, la mia opinione è che il sogno di FIA e Liberty Media di equiparare il più possibile le prestazioni, grazie alla stabilità regolamentare ed il Budget Cap, si è arenato al solo pensarlo.  Chi ha la monoposto migliore è giusto che vinca e domini, è stato e sarà sempre così, ma a quanto pare la lotta non c’è nemmeno tra le retrovie, troppo il divario tra Top Team e gli inseguitori.

Ferrari convince ma non entusiasma, in questo Campionato ha il compito di essere “la prima degli umani”, il gap è importante ma la base è solida, mi piacerebbe vederla in gara con un atteggiamento meno parsimonioso.  Serve coraggio, rischiare un po’ di più per capire il limite della SF-24, in tutto questo gli sviluppi futuri potrebbero aiutare a fare un passo in più.

Ottima la presentazione di Charles Leclerc, superba la condotta di gara di Oliver Bearman.  Chiude davanti ai grandi, dimostrando un bel talento ma soprattutto un ottimo concentrato di maturità agonistica.  Non gli si chiedeva la luna, ma ha centrato un obiettivo importante che gli lascia importanti prospettive per il futuro.

Non era facile adattarsi ad una delle piste più ostiche del Mondiale, al debutto nelle FP3 al volante della vettura della Scuderia Ferrari.  In questo va fatto un grande plauso a Casa Maranello per un importante lavoro di simulazione e coaching con il pilota, lavoro ad oggi di fondamentale importanza.

Mi deludono le prestazioni di McLaren e Mercedes, la prima l’abbiamo vista come “reale seconda forza sull’asfalto” nel 2023, la più vicina al concept RedBull ed al modo di far funzionare la piattaforma veicolo, ma al momento ci sono molte cose da sistemare per rivederla con gli stessi occhi dello scorso anno.

Mercedes è ancora da interpretare, macchina nuova al 100%, talmente nuova ed è solo un discorso di comprensione oppure il progetto non è così solido?Aspettiamo gli sviluppi nelle gare europee prima di emettere giudizi definitivi, ma al momento mi sarei aspettato molto di più.

Sarà una stagione difficile per tutti.

Scritto da Alessandro Rossi

Foto: XPB/Nextgen

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