Le Rosse sul Mar Rosso a caccia di Speedy Verstappen.

Ferrari arrivava in Arabia Saudita dopo la tappa in Bahrain nutrendo grandi aspettative, soprattutto per la Qualifica.  La SF24 a Sakhir sembrava essere una macchina che esprimesse il suo principale potenziale nelle curve medio-veloci, a lunga percorrenza.  Per questo Jeddah pareva essere la pista perfetta per esprimere il massimo potenziale della vettura italiana.

Nonostante questo, però, nella Q3, Verstappen ha rifilato alla concorrenza ben 3 decimi, firmando il nuovo record della pista araba, rendendo la RB20 la prima monoposto a battere un tempo fatto registrare dalla generazione di vetture precedenti.  Sicuramente c’è della delusione a Maranello per il potenziale della SF24 visto in Bahrain la settimana scorsa; persino Vasseur, che questo inverno ha sempre mantenuto un basso profilo, aveva parlato di una nuova occasione in terra saudita.

Andiamo ad analizzare quella che è stata la prestazione della Ferrari: sulla neonata di Maranello, i tecnici hanno deciso di montare sin dalla sessione FP1 un’ala da medio-alto carico, la stessa utilizzata lo scorso fine settimana.  Una soluzione che ha sorpreso nel paddock, soprattutto vedendo i lunghi rettilinei del tracciato.

Il giovedì sera poi, nella sessione FP2, Leclerc ha effettuato una simulazione passo gara con gomma soft con degli ottimi tempi, tenendo anche testa a Verstappen che invece ha girato su gomma media.  Venerdì mattina, poi, la notizia sorprendente della sostituzione di Sainz causa appendicite; questo potrebbe aver scombussolato i piani del Cavallino, che forse avevano in programma di effettuare dei test comparativi tra le due configurazioni di ali posteriori.

Nonostante ciò, sulla SF24 è stata montata una configurazione a singolo elemento della beam wing, cercando di diminuire la resistenza all’avanzamento sul diffusore.  D’altra parte Mercedes sembravano essere molto più persi a livello di setup, con una macchina molto nervosa nel settore centrale di curve veloci; poi sono passati alla configurazione da alto carico, per tornare successivamente a quella da basso carico, al fine di cercare di coprire il più possibile il gap sul dritto con gli avversari.

In Qualifica, poi, RedBull si è confermata prima forza seguita da Ferrari, marcata da vicino da un gruppo di inseguitori formato da McLaren, Mercedes ed Aston Martin (prevalentemente Alonso).  Osservando la telemetria del miglior giro in Q3 di Leclerc e Verstappen, si nota subito come in Curva 1 Verstappen arrivi con un certo vantaggio, dovuto al DRS super efficiente.

Il monegasco poi sembra stare al passo dell’olandese nel primo settore, fatto da tante curve di appoggio in cui il carico aerodinamico è fondamentale.  Il distacco successivamente continua a salire costantemente nei lunghi rettilinei, aree in cui la resistenza all’avanzamento dell’ala carica della Ferrari si fa sentire.

Leclerc si era lamentato inoltre di come l’auto fosse molto diversa quando effettuava un giro veloce su gomme nuove rispetto a quando effettuava la tornata con delle gomme rodate in precedenza.  Fatto molto curioso, che va a porgere l’attenzione su aspetti interessanti in vista della gara.

Tra poche ore sarà difficilissimo, se non impossibile, sfidare RedBull, segnatamente la #1.  La RB20 ha ancora un netto vantaggio sulla concorrenza a livello di passo gara, difficilmente da colmare per i rivali.  Ferrari conferma tuttavia i miglioramenti importanti fatti sulla guidabilità (Bearman ne è la prova) e sulla sensibilità della monoposto a sollecitazioni esterne (vento).

L’ala posteriore da medio-alto carico sembra non essere stata la migliore scelta per la Qualifica, ma dovrebbe ripagare bene in gara.  In generale la SF24 si conferma buona nelle curve da medio-alta velocità, come quelle che caratterizzano il primo settore, e particolarmente buona nelle poche curve lente del tracciato che affaccia sul Mar Rosso.

D’altra parte McLaren sembra essere per ora la grande assente del weekend, non escludendo però un buon passo gara che possa consentire a Piastri e Norris di lottare con Leclerc.  Guardando in casa Mercedes, la W15 appare come una vettura molto nervosa nel primo settore, con Hamilton in sottotono che accusa le stesse problematiche degli anni passati al posteriore troppo leggero.

In conclusione, appare molto probabile che assisteremo all’ennesima Gran Premio dominato da Verstappen, con la sua RedBull con ancora troppo vantaggio sulla concorrenza.  Per quanto riguarda il secondo posto, potremmo assistere ad una bella battaglia tra Perez, Leclerc, Alonso e le due McLaren, con le due Mercedes chiamate a fare meglio della Qualifica.

Scritto da Alessio Garofoli

Foto: Xpb/Nextgen

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