Tripudio rosso nella terra dei Canguri.

Ci voleva proprio!  Per la Formula 1 intera ma anche e soprattutto per la Ferrari stessa.  Carlos Sainz domina e conquista il GP d’Australia con Charles Leclerc a completare la doppietta in salsa rossa a Melbourne.

Max Verstappen, vittima di un problema tecnico ai freni ecostretto ad abbandonare la corsa dopo pochi giri, non si ritirava da due anni.  Spezzata la sua egemonia di trionfi che durava da Suzuka 2023, 44 gare consecutive a punti, un ruolino di marcia impressionante, ma oggi non è stata la sua giornata.

Carlos Sainz ha fatto tutto in maniera semplicemente perfetta, costruendo il suo successo sin dalla Qualifica di sabato, è stato decisamente importante per lui mettere la macchina in prima fila per evitare rischi in Curva 1.

Partenza in linea con ciò che si aspettava, la chiave della gara è stato il sorpasso su Verstappen, probabilmente favorito da un inizio di problemi per il Campione del Mondo in carica.  Per il resto è stata una corsa tutta in gestione, e dai box tutto è stato gestito per il meglio.

Dalle tempistiche dei PitStop, alle costanti informazioni date ai due piloti, ma è la gestione dell’intero fine settimana che è stato impeccabile. Tutto questo a conferma di quanto la Ferrari stia crescendo negli ultimi sei mesi, c’è bisogno comunque di abbassare la testa, non adagiarsi sugli allori e cercare di fare sempre meglio, c’è tanto bisogno di conferme.

C’è un dato da sottolineare, il race team è lo stesso del 2022, ultimo anno con una F1-75 vincente fino a metà stagione, super criticato poi per una gestione gara non perfetta; ma non era giusto criticarli lo scorso Campionato.

La SF-24 si dimostra una monoposto “nata bene”, il venerdì messe le ruote a terra è bello vedere una vettura con setup di base che già funziona, poi è importante che la macchina risponda alle migliorie applicate, questo sta a significare che il progetto ha preso una buona strada.

Quando tutto ciò non accade, come nel 2023, è facile addossare colpe agli strateghi, ma quando hai una vettura “nata male”, non puoi prevederne il comportamento rispetto alle modifiche di setup aeromeccanico che vai ad apportare.

Questo vale per tutti, non solo per le rosse di Maranello.  Ora che il comportamento della monoposto è sincero e prevedibile, rende “più facile” gestire in pista una F1.

Il termometro della RedBull oggi lo scandisce Sergio Perez, quasi un minuto il distacco da Sainz.  Peccato non aver potuto vedere un confronto diretto tra Carlos e Max, ma reputo che oggi la Ferrari avesse una marcia in più.

Ottimo anche Lando Norris che chiude il podio, anche McLaren c’è e con due macchine.  Delude in questo momento la Mercedes, fine settimana decisamente no per tutto il team di Brackley, ma hanno vinto per anni, hanno un gran capo, torneranno su.

L’appuntamento è a Suzuka, RedBull sempre favorita, ma sarà interessante capire fin dove sapranno spingersi gli altri.

Scritto da Alessandro Rossi

Foto: ©HasanBratic – ©XPB/NextGen

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