Il Cavallino all’inseguimento di Toro Scatenato, secondo podio per Leclerc.

Max Verstappen vince la sua seconda gara stagionale consecutiva davanti a Sergio Perez, firmando una nuova doppietta RedBull a Jeddah, pista sulla quale la RB20 ha potuto esprimere il proprio massimo potenziale. Sul terzo gradino del podio troviamo Charles Leclerc, su una SF24 che si è dimostrata per il secondo GP consecutivo seconda forza in pista.

Dietro poi troviamo un ottimo Piastri, seguito da Alonso che trascina la sua Aston Martin nella Top 5. A seguire Russell davanti ad un incredibile Oliver Bearman che ha saputo tenere a bada Norris e Hamilton.  A chiudere la classifica dei piloti a punti una buonissima Haas con Hulkenberg.

L’appuntamento numero 2 di stagione si è conclusa secondo le aspettative: le RedBull si sono dimostrate troppo veloci per i rivali, sia nel tratto guidato del primo settore che negli allunghi successivi.  Ferrari ha massimizzato il risultato, portando a casa un podio con Leclerc ed una fantastica settima posizione con Bearman, al debutto in Formula 1 con la Scuderia di Maranello.

La SF24 si è ben comportata nel corso del weekend rispetto alla sua promotrice, che solo 12 mesi fa accusava un distacco di ben 35 secondi dal leader.  Infatti il gap dal vincitore si è dimezzato, arrivando a 18 secondi.

Analizzando la gara della Ferrari, si nota come l’handicap principale per Charles nella battaglia con Perez sia stata l’eccessiva resistenza all’avanzamento creata dall’ala posteriore da medio-alto carico utilizzata.  Il team italiano il mercoledì aveva però portato un’altra versione di ala posteriore, da medio-basso carico, che però è stata scartata.

La scelta è stata condizionata maggiormente dalle curve che compongono il primo settore: tutte dal media-alta velocità.  Scegliendo un’ala da medio-alto carico (stessa specifica utilizzata in Bahrain), si sarebbero andate a proteggere le gomme in questo tratto di pista.

A posteriori questa può sembrare una scelta troppo conservativa da parte del Cavallino, che così facendo è andata a compromettere le velocità sul dritto, giocandosi a loro volta la possibilità di resistere ad attacchi in pista, come quello subito da Perez al quarto passaggio.

Inoltre la scelta pare ancora più discutibile se si va a guardare il degrado sulla pista araba, quasi nullo.  Nonostante ciò, Leclerc dopo aver passato Norris dopo molte tornate bloccato in aria sporca, si è plafonato con i tempi rimanendo ad 11 secondi da Perez, facendo comunque il giro veloce all’ultimo passaggio: dimostrazione del degrado quasi nullo a Jeddah.

In generale, la SF24 si è ben comportata anche su una pista completamente diversa da quella del Bahrain.  Rimane del rammarico per la scelta dell’ala posteriore, forse troppo conservativa, ma a Maranello devono essere soddisfatti del lavoro svolto durante l’inverno.

Il distacco da RedBull è stato dimezzato, ed entro la fine della stagione l’obiettivo chiaro deve essere quello di raggiungere la RB20, così da potersi giocare qualche vittoria.

La SF24 inoltre pare una monoposto profondamente diversa dalla SF23 anche in termini di facilità di guida, fatto dimostrato da Bearman, che è riuscito a portare a casa una strepitosa P7, tenendo a bada sia una Mercedes che una McLaren, entrambe su soft nuove.  Che dire, Ferrari ha già il pilota per il dopo Hamilton….

Sull’asfalto saudita viene confermata una buona Rossa, saldamente seconda forza, attualmente l’unica in grado di pensare di raggiungere RedBull a livello prestazionale.

La prossima settimana si vola in Australia, pista molto bella ed interessante; sarà difficile fare un paragone con la corsa della passata stagione (gara caratterizzata da ben tre bandiere rosse sicuramente molto forzate…).

Il tracciato di Melbourne è caratterizzato da diverse tipologie di curve, interessanti per capire dove siano gli inseguitori della squadra anglo-austriaca.

Quello del 2024 si prospetta essere un Campionato Mondiale meno scontato dello scorso, in cui sarà fondamentale la battaglia tecnica degli sviluppi, svolta egregiamente la scorsa stagione dalla Ferrari, capace di effettuare un salto di prestazioni notevole dalla prima alla seconda parte di stagione.  Rimane un unico grande rimpianto: se solo Casa Maranello non avesse perso il 2023 a livello tecnico….

Scritto da Alessio Garofoli

Foto: XPB/Nextgen

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