Doppietta Toyota alle falde del Fuji e titolo marche per i nippo.

Doppietta Toyota nella gara di casa del Fuji con la #6 Porsche 963 di Penske a completare il podio assoluto, mentre in LMP2 vittoria per i leader del Campionato Team WRT con la #41, mentre in LMGTE Am trionfa la #54 Ferrari 488 GTE di AF Corse

Toyota Gazoo Racing conquista anche il Campionato Costruttori con una gara di anticipo. Si tratta del quinto titolo consecutivo per la casa giapponese.

Le gare della stagione WEC 2023 difficilmente deludono le aspettative in termini di qualità; dopo l’incredibile round di Monza, per molti la migliore gara della stagione, anche la 6 Ore del Fuji non ha sfigurato:  Toyota ha vinto, ha piazzato le sue due hypercar ai primi due posti e ha conquistato il Mondiale Costruttori con una gara d’anticipo.  La #7 GR010 Hybrid di Conway, Lopez e Kobayashi ha preceduto la Toyota #8 di Buemi, Hartley e Hirakawa, riducendo così anche il gap in Campionato.

Doppietta Toyota però tutt’altro che agevole, visto che per oltre metà gara a comandare il gruppo delle Hypercar è stata la Porsche #6, anzi si può dire senza alcun problema che questa è stata la gara di Porsche.  Una performance di alto livello per la LMDh tedesca che è stata competitiva sia con le vetture ufficiali che con le vetture private, nonostante qualche piccolo intoppo per quest’ultime (penalità per la #38 di Hertz e problemi alle cinture per la #99 di Proton).

La 963 ufficiale di Penske di Vanthoor, Estre e Lotterer si è classificata in terza posizione assoluta, ripetendo così il podio già ottenuto nel secondo round di Campionato a Portimao.

In particolare, gli stint di gara completati da Laurens Vanthoor e Kevin Estre hanno pienamente dimostrato che la 963 può essere competitiva e può lottare per i primi posti, soprattutto quando gli altri competitor (come Ferrari e Cadillac questo weekend) faticano moltissimo a trovare passo e ritmo.

La partenza ha visto praticamente tutti nella classe Hypercar mancare il punto di frenata in prima curva, la griglia di partenza è stata così totalmente ribaltata.

Alla fine del primo giro le due Toyota scattate dalla prima fila si sono ritrovate in terza e sesta posizione, con la Porsche #6 che dal terzo posto è riuscita a balzare al comando e le due Ferrari che dal sesto e settimo posto sono riuscite a risalire in seconda e quarta posizione: interessanti anche le scelte di gomme adottate.

Porsche ha optato per una partenza su mescole medie, mentre Ferrari al via ha scelto le hard; Toyota ha invece fatto un mix: gomme medie sul lato destro della vettura e dure sul lato sinistro.  Successivamente durante i pitstop si è ripetuto spesso questo modello “asimmetrico”: gomme medie sul lato destro e hard sul lato sinistro.

Alla fine della prima ora di gara la Porsche #6 comandava la 6 Ore con circa 16 secondi di vantaggio sulla Toyota #7 che è riuscita (sottolineiamo con moltissima fatica) a superare le due 499P del Cavallino.  Dopo la prima tornata di soste ai box la griglia si è leggermente allungata, con distacchi di circa una decina di secondi tra ogni vettura; tra le vetture di testa Ferrari è quella che ha sofferto di più: in particolare, la gestione pneumatici è stata il tallone d’Achille per entrambi i prototipi della casa di Maranello.

La gara si è riaccesa verso il giro di boa, quando la Porsche #6 di Estre ha cominciato a difendersi dagli attacchi di Lopez sulla Toyota #7.  La lotta tra i due ha fatto riavvicinare la Toyota #8 in terza posizione, che con Hirakawa alla guida ha superato entrambi nel giro di una decina di minuti e ha preso così la leadership.  Di fatto da qui in poi sono naufragate le già poche chance di vittoria per Porsche.

L’ultimo cambio in classifica è avvenuto con il team order di casa Toyota, con cui la #8 di Hartley ha fatto passare la #7 di Kobayashi.

Porsche ha ottenuto il terzo podio stagionale, sicuramente in maniera molto più convincente rispetto al terzo posto di Portimao.

L’altra 963 ufficiale, la #5, ha avuto molta sfortuna in partenza, dovendo rientrare subito ai box a causa di una foratura, mentre successivamente una penalità stop-and-go di 3 minuti l’ha completamente tolta dai giochi.  Problemi anche al power steering hanno complicato l’eventuale rimonta della marca teutonica.

Con la Porsche sul terzo gradino del podio, Ferrari si è dovuta accontentare della quarta e quinta piazza assolute, con la #50 a precedere la #51.  Accontentarsi va bene, ma visto lo sviluppo della gara questo risultato è comunque buono; le aspettative (e speranze) sulla 499P di “vendicare” il risultato nella propria gara di casa a Monza ai danni di Toyota nella “loro” tana erano realisticamente molto basse.

Dopo una partenza ed un’ottima prima ora di gara a tenere botta a Porsche e Toyota, nelle successive ore il passo delle rosse è via via andato diminuendo.  La mancanza di ritmo è stata probabilmente dovuta alla totale assenza di feeling con le gomme: sia le mescole medie che le hard non hanno funzionato a dovere.

Fino ad ora non sono stati nominati due costruttori: Cadillac e Peugeot.  Prestazioni anonime sia per la vettura americana che per le due 9X8 francesi; alla fine della 6 Ore Cadillac è riuscita ad ottenere un misero decimo posto, mentre le due Peugeot hanno chiuso in settima ed ottava posizione.

Ferrari, Cadillac e Peugeot sembrano avere tutte e tre sofferto dello stesso problema, cruciale finora in questa stagione: le gomme.

In Classe LMP2 sono i leader del campionato sulla #41 di Team WRT a vincere, precedendo la #22 di United Autosports in seconda posizione e la WRT #31 in terza; la squadraWRT ha rischiato di siglare una doppietta di classe con le sue Oreca 07, sogno infranto dal sorpasso della #22 di Albuquerque ai danni della #31 proprio nelle ultime tornate della contesa.  Quarta posizione per la seconda vettura di United Autosports, la #23.

La 6 Ore nipponica è stato dominata da Team WRT e United Autosports, probabilmente le squadre più forti nella categoria LMP2.  Continua nell’anonimato Prema Racing (ottava e decima posizione di Classe), mentre delude la #34 di Inter Europol Competition, inseguitrice in Campionato della #41 di WRT.

La #41 non è riuscita ancora ad ottenere la certezza matematica del titolo LMP2, ma si presenterà in Bahrain con grossissime chance stante il margine sugli inseguitori di oltre 30 punti.

La Classe GTE Am ha regalato infine l’ennesima gara di sportellate e sorpassi: a vincere è stata la Ferrari #54 di AF Corse, con la Ferrari #57 di Kessel penalizzata nel dopogara, e costretta a cedere la seconda piazza alla Corvette #33, alla fine terza.

 

Incredibili ancora una volta sono state le 6 ore di Corvette.  Nonostante il success ballast portato a bordo, la vettura ha dato l’impressione di essere estremamente più veloce delle rivali Ferrari, Porsche e Aston Martin, complice anche un problemma alla portiera di destra.

 

La loro gara è stata segnata dalle penalità che ogni volta la riportavano indietroin classifica, ma i piloti della gialla #33  tuttavia ogni volta sono riusciti a recuperare e ad arpionare l’ennesimo podio stagionale.

Il FIAWEC vivrà l’atto conclusivo di stagione in Bahrain, il 4 novembre: ancora da decidere il Mondiale piloti per le Hypercar, con la lotta tra le due Toyota.  Ferrari non è ancora totalmente esclusa, ma i punti di distacco sono diventati forse troppi dopo la tappa nella terra del Sol Levante.

Rimane infine da assegnare il titolo in LMP2, anche se come detto precedentemente la situazione è largamente favorevole alla #41 di Team WRT; bisognerà aspettare dunque poco meno di due mesi per veder calare il sipario su un 2023 iridato molto combattuto.

Nel frattempo oltreoceano si chiuderà anche la stagione IMSA con le due ultime gare: l’inedito Indianapolis il 17 settembre e la prestigiosa Petit Le Mans sul circuito di Road Atlanta il 14 ottobre.

Scritto da Leonardo Sofia

Foto: Team

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