Gp Arabia Saudita: il punto

Dopo due giorni vissuti con apprensione per i fatti accaduti nello stabilimento di Aramco e per l’incidente di Mick Schumacher, il circus della Formula 1 ha respirato nella giornata di ieri un pò di aria buona, regalandoci uno spettacolo di primo livello. Il Campionato del Mondo 2022 si appresta a farci vivere un’annata con battaglie molto serrate, per la seconda volta in una settimana Max Verstappen e Charles Leclerc hanno dato vita ad un Gran Premio ricco di emozioni, vedendo questa volta uscire vincitore il Campione del Mondo in carica.

Al netto dei valori in pista emersi in queste due gare, ci dispiace non aver visto battagliare per la vittoria Sergio Perez, indiscusso protagonista delle qualifiche e della prima parte di gara. Il nuovo regolamento sta funzionando, si è corso su due circuiti con assetti e con carichi aerodinamici molto diversi tra loro, e si è constatato come sia possibile seguire la vettura che precede creando quella bagarre che la Formula 1 cerca, con le monoposto della precedente generazione che limitavano l’azione ad una singola curva o poco più. Sarà fantastico scoprire come proseguirà la stagione quando i contendenti in pista potrebbero essere maggiori, ricordando che il team Mercedes tra qualche gara porterà degli sviluppi importanti che potrebbero permettergli di essere della partita per il titolo.

Interessante e ripetuta è stata anche la sfida tra Max e Charles nel passare per primo sulla linea del detection point dell’ultima zona di DRS: questo ci fa capire anche il livello della preparazione mentale di questi piloti, ingaggiati a duello, l’uno per sopravanzare l’altro, intenti a fare continue cambiate su un circuito assai insidioso; hanno dimostrato anche la freddezza di prendere delle strade “furbe” ed intelligenti all’ultimo istante, cosa non possibile a noi comuni mortali. Si spera che queste prime due gare siano solo l’antipasto di quello che potremmo vedere in futuro, le premesse comunque ci sono tutte.

Un Gran Premio a Jeddah ricco di ingredienti interessanti che definiscono lo stato le qualità di un pilota: abbiamo visto velocità assoluta, combattimento corpo a corpo ed intelligenza nella gestione della gara, il tutto condito dal grande rispetto reciproco in pista, non ci sono state infatti scorrettezze tra gli alfieri di Redbull e Ferrari. Degna di nota è stata anche la prestazione di Lewis Hamilton, con una Mercedes afflitta da problemi che ancora mascherano l’alto potenziale della vettura; parte dal fondo dello schieramento ma da il massimo per arrivare in decima posizione ed agguantare 1 punto, mentre Russell chiude quinto con una posizione che consente al team anglo tedesco di essere secondo tra i costruttori, ma reale terza forza del lotto.

Questo nuova Formula 1 promette molto bene in molti frangenti, rimane comunque il fatto che alcune cose andrebbero riviste, tra queste la Virtual Safety Car e come far rispettare al meglio il Delta Time prima del restart: Leclerc si trovava con quasi 2 secondi di vantaggio su Verstappen prima del congelamento delle posizioni, al momento della ripartenza aveva circa mezzo secondo di vantaggio: qualcosa sicuramente non è andato nel giusto verso. Inoltre posso dire con certezza che tutti noi amiamo la lotta ruota a ruota, sono contento in generale dell’idea DRS e mi piacciono le gare vinte con astuzia; ma guardare due rivali che lottano per una gara, magari per un titolo, cercando di “rallentarsi” a vicenda perché nessuno vuole dare il DRS all’altro è secondo me un concetto sbagliato.

Il layout della pista di Jeddah evidenzia ancora di più questa problematica, ma dopo due gare si è già ben capito che lasciare passare deliberatamente l’avversario per poi passarlo di nuovo sarà una tattica dominante e di moda in questa stagione. Abbiamo apprezzato l’astuzia, l’intelligenza tattica una e due volte, ma a lungo andare rischia di rappresentare uno spettacolo mediocre in un teatro vuoto. Dopo aver avuto modo di vedere all’opera come esperimento le Sprint Qualifyng, sarebbe interessante poter assistere all’azione in pista senza ala posteriore mobile:credo che per tutti i piloti cambierebbe completamente l’approccio nell’affrontare gare ed avversari, stiamo a vedere cosa accadrà anche se cambiamenti drastinci non potranno che avvenire, eventualmente, in futuro.

Prossimo appuntamento in Australia il 10 Aprile per il Gran Premio sul rinnovato circuito dell’Albert Park, con molti a caccia di conferme, tanti di rilancio in un Campionato che tuttavia si prospetta come molto intenso.

Scritto da Alessandro Rossi

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