Mercedes “Spec” per tornare  a brillare?!

Mercedes è uscita dal GP di Jeddah con diverse affermazioni sull’arrivo di un concept totalmente diverso, ma a margine del weekend saudita analizzando e raccogliendo informazioni a riguardo l’arrivo del nuovo pacchetto non sarà proprio una impresa facile.

Se da un lato Toto Wolff ha esternato dichiarazioni sulla bontà dei dati della galleria del vento, dall’altro sposare un concept tra quelli visti sinora potrebbe portare a seri problemi di drag sulla W14; questo proprio perchè non è possibile fare copia e incolla di una soluzione su un’altra vettura, e proprio perchè il dna della monoposto di Brackley non prevede l’utilizzo di sidepods.

Nelle ultime settimane si sta lavorando tanto e sodo per produrre i corposi e desiderati aggiornamenti, intervenendo per costruire un concept che sia in grado di:

  • dare stabilità al retro treno;
  • generare maggior downforce;
  • creare maggior effetto suolo.

Il DNA della W14 è derivante da quello della W13, dalle ultime indiscrezioni raccolte la monoposto 2022 era stata progettata per correre con un altezza da terra molto bassa, proprio per aver un maggior downforce generato dal fondo al fine di compensare l’assenza di sidepods tradizionali; scelta che poi si è rilevata impossibile da portare avanti in quanto il porpoising e successivamente il bottoming hanno inficiato questa caratteristica.

Sulla W14 non sembrano esserci defiance sull’altezza da terrà, anche se la squadra anglotedesca è concentrata in questo momento nell’analizzare e comprendere la nuova architettura delle sospensioni (al momento è ancora difficile poter cogliere le differenze), e di conseguenza stanno esplorando ogni dinamica di setup possibile.

La stessa gara di Jeddah ha rappresentato un piccolo banco di prova per confrontare il comportamento in gara di alcune soluzioni differenti, molto piccole ma che poi si sono tramutate in difficoltà importanti nella gestione da parte di Hamilton nel T1: un feeling non ottimale con l’anteriore non preciso in inserimento e di conseguenza un posteriore che non supportava il suo stile di guida; da specificare che questa diversità è stata scelta da Lewis proprio per cercare di preservare le gomme al posteriore.

Russell invece ha uno stile di guida più aggressivo e meno “attento” alla cura delle gomme, e questo gli ha consentito di spingere la W14 in modo più “forte” nel T1 di Jeddah”.

In Australia si cercherà proprio di dare ad entrambi un setup simile, essendo un tracciato front limited; sarà importante avere stabilità all’anteriore per non perdere tempo in inserimento curva.

Come detto in Mercedes si sta lavorando proprio per portare dati alla piattaforma costruita per analizzare gli aggiornamenti meccanici e valutarne la loro bontà; un concept aero in grado di ridurre la perdita di spinta verticale e dal fondo quando la vettura è in appoggio curva.

Aspettiamoci dunque uno stile totalmente differente soprattutto nei zone laterali ed ovviamente nei sidepods, il mix sarà possibilmente tra una soluzione tipo Redbull e AstonMartin, ma c’è la chiara intenzione di creare un concept che sia “esclusivo” di Mercedes.

Per l’Australia sono programmati altri piccoli interventi per continuare a sviluppare il filone intrapreso, in attesa dell’arrivo della spec “Imola” che dovrebbe aprire un ciclo di aggiornamenti importanti per il resto della stagione.

In conclusione, la mia sensazione è che non basterà questo pacchetto – questo sviluppo della W14 per arrivare a livello di Redbull, il vantaggio sia in termini aerodinamici che di conoscenza di questi regolamenti è di gran lunga superiore a quello che possiamo immaginare per il gruppo di Milton Keynes. Sarà possibile forse lottare con Ferrari e AstonMartin, ma è attesa una lunga stagione di ricostruzione in casa Mercedes.

Scritto da Fulvio Vigilante

Foto: Hasan Bratic, SaudiArabian GP

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