Trionfo di Josef Newgarden in Texas.

Il Team Penske ha finalmente ottenuto la seicentesima vittoria grazie alla doppietta di Josef Newgarden e Scott McLaughlin in Texas, scenario di un finale spettacolare. McLaughlin ha iniziato l’ultima curva dell’ultimo giro in testa ma, forse tratto in inganno dal ritmo del doppiato Malukas, ha rallentato e Josef Newgarden è riuscito a passarlo all’esterno delle curve 3 e 4. Il bi-campione ha così trionfato a Fort Worth firmando la seconda vittoria nel catino del Texas e regalando a Roger Penske una gioia storica. Anche McLaughlin si è unito alla festa dopo aver smaltito la frustrazione del mancato successo, dimostrazione questa dell’ottima clima presente nella squadre del Capitano.

 

Alle spalle del duo Penske troviamo Marcus Ericsson, l’unico in grado di contenere il ritmo di Newgarden e McLaughlin negli ultim giri di gara. Questo terzo posto offre allo svedese il primo podio in un ovale, piazzamento ottenuto in seguito ad una condotta di gara molto solida che ha permesso ad Ericsson di rimontare dal quattordicesimo posto.

Will Power è mancato nel finale a causa di una complicata gestione carburante ma è riuscito a controllare bene la situazione chiudendo la XPel375 in quarta posizione. Dopo la Dallara-Chevrolet del Team Penske si è piazzato Scott Dixon, partito quinto e arrivato nella medesima posizione. Il neozelandese ha chiuso la gara davanti ad un sorprendente Jimmie Johnson, finalmente veloce. Il 7 volte Campione NASCAR Cup Series ha messo in campo tutta l’esperienza accumulata negli ovali e, dopo un anno di difficoltà e delusioni, al debutto in questa tipologia di circuiti si è fatto valere decisamente, arrivando a compiere sorpassi entusiasmanti anche sfruttando un pizzico di PJ1 (asfalto esterno con meno grip).

Settimo posto per il campione in carica Alex Palou, rimasto saldamente nella Top10 per quasi tutti i 248 giri. Lo spagnolo non ha avuto modo di contrastare il passo degli avversari, perciò ha optato limitare i danni per portare a casa punti importanti. Ancora qualche criticità nella gestione del bioetanolo per Rinus VeeKay e Ed Carpenter Racing: così come a St. Petersburg, l’olandese si è contraddistinto per un passo davvero veloce, messo tuttavia in ombra da una strategia cui sarebbe servita una “Full Course Yellow” nel finale di gara per consentirgli di spingere senza preoccupazioni.

Top10 completata da Santino Ferrucci, sostituto di Jack Harvey dopo che quest’ultimo non ha ricevuto il nulla osta da parte del centro medico in seguito al brutto incidente occorso nelle prove libere finali. Chiamato all’ultimo e senza test recenti, Ferrucci si è messo al volante della Dallara-Honda #45 del Team Rahal Letterman Lanigan Racing, e ha disputato una gara pressoché perfetta rimontando dal ventiquattresimo al decimo posto. Non sono mancati i brividi, specialmente quando Devlin DeFrancesco ha tentato una manovra molto rischiosa in curva 3 che è costata il ritiro sia a Graham Rahal che a Hélio Castroneves. In quel preciso istante Ferrucci è passato a pochi millimetri dall’auto di DeFrancesco, evitando l’aggancio e possibili danni per un’inezia.

Passando alle delusioni di questo secondo appuntamento stagionale della IndyCar, citiamo Andretti Autosport e Arrow McLaren SP. La squadra di Michael Andretti ha visto ritirarsi prima Alexander Rossi e poi Romain Grosjean per problemi tecnici, mentre DeFrancesco è andato a muro. L’unica vettura giunsta al traguardo è stata quella di Colton Herta, ma anche la gara del giovane californiano è da dimenticare visto il dodicesimo posto in classifica.

Bilancio molto negativo anche per McLaren SP: il poleman Felix Rosenqvist ha prima perso tante posizioni per un errore ai box e poi si è ritirato causa un problema meccanico al mozzo della ruota posteriore. Anche O’Ward ha sbagliato in pit road mancando la piazzola ed investendo l’addetto alla sostituzione della gomma anteriore sinistra (per fortuna nessuna ferita grave). L’impatto ha danneggiato l’ala anteriore del messicano che, rientrato nuovamente ai box per la sostituzione del muso, ha perso un giro dal leader della corsa e non ha più recuperato.

L’NTT IndyCar Series tornerà in pista a Long Beach nel fine settimana dell’8-9-10 aprile.

Scritto da Matteo Pittaccio

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