BahrainGP, primo atto del dominio Redbull.

Il Gp del Bahrain non ha lasciato spazio ad alcun dubbio: la Redbull ha iniziato questo ciclo tecnico dominando e sarà difficile scalzarla dalla vetta. Non c’è stata storia, nessuna possibilità di impensierire il duo Verstappen-Perez nel primo appuntamento di stagione.

Passo gara da puro shock, circa 1 secondo più forte su qualsiasi mescola, contro Ferrari e Mercedes che hanno cercato di migliorare ma in 12 mesi sembrano essere rimaste piantate in una gestione gara debole.

Perez che perde la possibilità di lottare con Verstappen, autore di un Gran Premio condotto con il gomito fuori dal finestrino; alla partenza Checo si fa infilare da Leclerc che lo costringe a perdere il ritmo del compagno di squadra, e di conseguenza acuumulare dall’olandese un gap superiore ai 10 secondi.

Race Pace Verstappen vs Perez: il messicano è distante solo nello stint iniziale con gomma rossa, ma una volta liberatosi di Leclerc e montata la Hard ha pressoché lo stesso ritmo di Verstappen, (anche se Max era in gestione).
Race Start Curva 4.

Per l’ex team Campione del Mondo la situazione è più grave di quanto ci aspettassimo: un passo gara che è risultato molto debole per Mercedes, con un degrado molto alto delle posteriori. Questo dovuto essenzialmente ad una W14 priva di carico verticale; migliora invece l’innesco della temperatura sulla gomma nei primi giri, come si percepisce una marcata riduzione del drag, consentendo miglior velocità di punta.  Ma questo a discapito delle prestazioni in curva da medio-alta velocità: a Jeddah sarà un inferno.

Mercedes salva la faccia con Hamilton, che riesce dopo una battaglia senza esclusioni di colpi con Alonso, a portare la W14 in 5° posizione; mentre un Russell troppo aggressivo nel primo stint ha distrutto il suo ritmo gara,  costretto ad una resa incondizionata dietro ad uno Stroll incerottato.

Race Pace tra Hamilton e Russell: Lewis riesce con un’ottima partenza ad impostare il suo stint più stabile, la sua gestione della gomma Hard al primo pitstop.

Ferrari mostra un miglioramento importante lato motore, ma come per Mercedes la gestione del passo gara è molto debole e deficitaria; le Soft funzionavano meglio delle Hard, dandoci l’idea che sulla SF23 ci sia ancora tanto da lavorare, così come per Mercedes sulla comprensione del posteriore.  Ma suona un gran campanello d’allarme: affidabilità o “sfortuna”?  Un guasto alla centralina sulla vettura di Leclerc al sabato nel parco chiuso, porta alla conseguente sostituzione con annesso pacco batterie: poi arriva il ritiro ieri, pare a causa proprio dalla rottura della centralina.

Leclerc e Sainz hanno fatto il loro lavoro, Charles in partenza è riuscito a superare Perez ed a sfruttare gli pneumatici morrbidi nuovi, Sainz ha salvato il salvabile con una monoposto che soffre tanto il degrado al posteriore.

Passo gara di Sainz e Leclerc: Charles era più forte con la soft nuova, ma a parità di gomma il ritmo era leggermente favorevole al monegasco.

Capolavoro di AstonMartin: in partenza soffre l’assalto del duo Mercedes, il passo gara sulla soft non è forte quanto quello sulla Hard, ma una volta montata la gomma bianca diventa inarrestabile ed il netto miglioramento in termini di lap time lo si è visto su entrambi le vetture. Alonso, dopo anni di lotta “senza senso” rilegato in posizioni che non hanno valorizzato il suo talento, finalmente si ritrova una vettura ben “copiata” tra le mani.  Stroll, infortunato e con 0 esperienza sulla AMR23,  conclude la contesa davanti a Russell.

Passo Gara di Alonso e Stroll: bene Lance che riesce a mantenere per quasi tutto il GP il ritmo del compagno di squadra, e che cede solo nel finale.

Un primo Gran Premio che ci prospetta una stagione a due velocità tra i big:  quella di una Redbull che minaccia un dominio incontrastato e di una AstonMartin capace, se si troverà l’occasione, di poter insidiare da vicino i Tori.

E quella di Ferrari e Mercedes che, come detto in precedenza, si sono presentate in affanno all’inizio di questa stagione: il delta è palese tra con le sopracitate squadre, forse in Qualifica la Scuderia di Maranello potrà insidiare AstonMartin, e già dal prossimo Gp a Jeddah avremo ulteriori risposte: ma sappiamo che i punti si ripartono la domenica.

Resta il fatto che la chiave di volta sancita da questi nuovi regolamenti è la gestione della gomma.

  • Redbull ha trovato il modo di non degradare il posteriore dopo la gara dell’Austria del 2022.
  • AstonMartin ha capito che il segreto delle performance è proprio nel saper curare il posteriore, sfruttando una grande trazione.

Ovviamente al netto di una aerodinamica e meccanica che supportino con gran performance questo aspetto.

Ci apprestiamo a vivere una stagione lunga e si spera non cosi scontata, ma visto il potenziale espresso in questi primi chilometri ufficiali, le sensazioni sono di un possibile inizio di un altro dominio a lungo temine, e questa volta tocca all’aerodinamica essere la chiave alla base di queste performance.

Menzione d’onore per Gasly e Albon: Pierre partiva ultimo ed è arrivato 9o, Alex partiva 15o ed ha chiuso a punti ultimo della Top 10.

Gara da dimenticare per McLaren, afflitta prima con Piastri da problemi al cambio che ne hanno determinato il ritiro, e successivamente con Norris, alle prese con problemi di perdita d’aria che hanno costretto l’inglese a frequenti soste per ricaricare il circuito pneumatico.

Ocon invece ha fatto parecchio per recitare un bel mea culpa, a cominciare da un errore nel posizionarsi al via nella starting box, con conseguente 5 secondi di penalità.  Da quel momento inanella una serie di errori che comportano ulteriori penalità, un mesto ritiro ed una domenica da lasciarsi subito alle spalle.

Esordio in chiaro scuro per gli esordienti, con Sargeant migliore del lotto che chiude in 13° posizione.

Tra 2 settimane seconda tappa stagionale sul tracciato di Jeddah, pista molto veloce dove serve molto grip aerodinamico generato dal corpo vettura, con curve velocissime e muretti pericolosi.

Scritto da Fulvio Vigilante

Foto: ©HasanBratic

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