L’esordio delle V-Series.R Cadillac a Le Mans si può considerare largamente sufficiente, anche se le dichiarazioni del team lasciano trasparire un pizzico di amaro in bocca viste le possibilità e gli esiti della corsa. In generale si considerano “contenti con i risultati, ma non ancora soddisfatti.”
Il marchio americano si è dimostrato competitivo e di fatto quello con le vetture meglio piazzate nella classifica finale: podio sul terzo gradino per la #2 e quarta posizione per la #3. La terza Cadillac presente col numero #311 si è vista invece pesantemente condizionare fin dalla partenza dall’errore di Aitken nel primo giro di gara, che ha costretto il team IMSA di Action Express ad una contesa in rimonta per tutte e quante le 24 ore.
Sono giunti in decima posizione di classe ed in 17a posizione generale. Qualche dubbio sorge in realtà sulla scelta dei piloti a cui affidare le proprie vetture. In particolare, l’equipaggio della #311 è sembrato molto “perso” e non ha mai convito del tutto a partire dai test. Sarebbe forse stato meglio affidarsi a qualcuno con maggiore esperienza in pista.
La Cadillac #2 non è riuscita a finire a pieni giri assieme alle due vetture di testa a causa di un problema che ha costretto la V-Series.R ad un refill di olio ad ogni pitstop. Questo tipo di problema sui prototipi LMDh si è già visto in IMSA, sia con le Acura sia con le stesse Cadillac. Si è trattato quindi di un problema già conosciuto dal team, che quindi è riuscito ad ovviare senza eccessive perdite di tempo. I piloti hanno dichiarato che a causa di ciò sono stati persi circa 3 minuti, che corrispondo appunto a circa un giro di gara.
Il terzo posto è comunque un risultato estremamente positivo per il trio composto da Bamber, Westbrook e Lynn che partecipa a tutto il campionato WEC. Si tratta del primo podio per l’equipaggio e per Cadillac nel WEC, e che equivale anche ad un terzo posto sia nella classifica Piloti del Campionato sia in quella riservata ai costruttori. I tre piloti si sono detti soddisfatti del risultato raggiunto dalla vettura e dalla squadra, sottolineando l’ottima prestazione durante i periodi di pioggia e le buone strategie adottate dal team.
Il passo gara di Cadillac è stato per porzioni della 24 Ore sugli stessi livelli di quelli di Ferrari e Toyota, ma appunto a causa dei regolari pitstop prolungati, assieme alla netta forza delle 499P ed all’esperienza dello squadrone giapponese, ha costretto il team della General Motors ad “accontentarsi” solamente del terzo e quarto posto. Un risultato finale che deve però rendere orgoglioso il gruppo americano, anche in confronto con le dirette rivali Porsche e Peugeot che di fatto hanno fallito le loro missioni.
La #2 si è ritrovata più volte in testa e spesso si è visto la V-Series.R minacciare le posizioni occupate dalle Ferrari. Escludendo il problema nelle soste ai box e qualche piccolo fuoripista da parte della #3 e della #311, non ci sono stati problemi meccanici e tecnici rilevanti a colpire le tre vetture.
Cadillac conferma quindi di avere per le mani un mezzo molto affidabile in gara, competitivo e con ancora potenziali margini di miglioramento. Unica pecca per ora riscontrabile è probabilmente la Qualifica e la resa sul giro secco.
Nelle scorse settimane è trapelata l’intenzione di Cadillac di raddoppiare il proprio impegno nel campionato FIAWEC, probabilmente consentendo anche alla #3 “gialla” di competere per tutta la stagione ed affiancare la #2 “blu”.
La marca di Detroit è già riuscita a portare a casa due vittorie nel campionato IMSA, alla 12 Ore di Sebring ed a Laguna Seca. Nel Mondiale Endurance per ora il miglior risultato raggiunto è proprio quest’ultimo terzo posto a Le Mans, dopo gli ottimi risultati già raggiunti nelle prime tre gare a Sebring, Portimao e Spa. Cadillac si afferma come definitiva terza forza del Campionato, dietro a Toyota e Ferrari che appaiono ancora un gradino più avanti.
La prima vittoria anche nel WEC non si farà attendere, e nei 3 appuntamenti finali ddi stagione la squadra Cadillac Racing avrà sicuramente una chance e modo di dire la sua.
Scritto da Leonardo Sofia.
Foto: ©AlessandroSala
Leave a Reply