Formula 1, in Canada si è lottato per il 2° posto.

Verstappen porta a casa la 100° vittoria per Redbull un traguardo stra importante per il team di Milton Keynes, una scia di vittorie di Max inarrestabile. Il “nuovo” binomio perfetto.

Il podio del Gran Premio del Canada, 11 Titoli Mondiali piloti, forse il miglior interprete della F1 ad effetto suolo e di gran lunga uno dei migliori ingegneri in pista da anni, Adrian Newey.

Il podio di Montreal mette in luce che quando i weekend sono tosti, complicati ed irti difficoltà i migliori emergono e riescono a fare esaltare le caratteristiche delle monoposto: Verstappen in Qualifica con una prestazione molto solida, Hamilton ed Alonso che ormai non c’è neanche più bisogno di sottolineare il loro talento.

Guardando però alle spalle di Verstappen, possiamo apprezzare che il gruppo sta cominciando a risalire, il gap dai Campioni del Mondo sembra, e lo ripeto, sembra cominciare a ridursi.

Da metà del secondo stint, intorno al 40° giro, e fino alle bandiera a scacchi i primi 6 giravano praticamente tutti sullo stesso ritmo, leggera eccezione per Hamilton che con la gomme medie ha mantenuto uno passo gara molto solido.

Segnali incoraggiati da parte di Aston Martin e di Mercedes, che sono riuscite per buona parte della corsa a girare sugli stessi tempi di Max, ovviamente in solitaria in testa alla gara poteva gestire ed amministrare il vantaggio, ma in questo nono appuntamento iridato si è vista una Redbull meno incisiva rispetto al solito.

Confronto passo gara tra Verstappen, Hamilton, Alonso, info by F1-Tempo

Aston Martin conferma la bontà degli aggiornamenti portati in pista per migliorare l’efficienza aerodinamica, un AMR23 che ha mostrato un’ottima trazione in uscita di curva, e questo ha consentito di poter lavorare meglio sul degrado gomma.

Un passo gara costante e solido sia con gomma media, ma soprattutto nei due stint finali con la hard.

Mercedes su un tracciato dove si attendeva una prestazione inferiore rispetto a Barcellona è riuscita a mostrare un ottimo passo sia in qualifica, sia in gara, soprattutto nella gestione delle gomme la W14 ha dato segnali incoraggiati. Si nota ancora un problema con il posteriore abbastanza debole che non supporta la vettura in trazione, e questo va a scapito di una gestione pneumatici ottimale.

Sopratutto lo stint centrale con gomma dura per Hamilton non è stato perfetto: qui si è aperto un gap di circa 6 secondi su Alonso che ha costretto ad una rimonta con gomma media per cercare di recuperare la 2° posizione conquista in partenza.

Confronto passo gara Verstappen, Alonso, Hamilton, info via F1-Tempo: si nota come il race pace di Hamilton con gomma media fosse migliore rispetto a quello di Alonso e Verstappen (vero avevano gap), i tempi si sono alzati sul finale di stint per degrado delle posteriori.

Note dolenti con l’errore di Russell che sbaglia l’inserimento in curva 8, toccando il cordolo rialzato che lo spara direttamente contro le barriere, costringendolo ad una sosta anticipata al 12° passaggio compromettendo la propria gara; non ben specificato se il ritiro alla tornata 53 sia stato dovuto ai “postumi” dell’impatto contro le barrire o da un detrito che potrebbe aver causato il surriscaldamento della presa dei freni posteriore.

Curiosità di Mercedes, in Qualifica sulla vettura di Russell è stata montato il 4° flap dell’ala anteriore con la parte centrale tagliata, già vista in precedenza a Baku, mentre sulla vettura di Hamilton no.

Interessante gara di Ferrari che, al netto di un sabato disastroso per tutto quello che è successo (incomprensioni, errori nel momento decisivo, penalità), ha mantenuto le attese del venerdi, dove si era visto un passo gara molto costante e solido, segno che la SF23 su questo tracciato in queste condizioni andasse bene.

Il passo gara sulle coperture medie è stato superbo per il Cavallino: un’ottima gestione gomma, ma soprattutto un gara fatta guardando le prestazioni e non tanto il dualismo interno, forse con lo scopo di ottenere un race pace pulito per analizzare esattamente il comportamento della monoposto senza variabili di lotta.

Altrettanto buono e solido il passo gara sulla Hard da parte di entrambi i piloti; rimane e tanto il rammarico di un sabato cronometrato sprecato perchè potevano raccogliere molto di più da questo fine settimana canadese.

Passo gara di Ferrari con gomma Media, dalla ripartenza dopo la Safety Car.
Passo gara su Hard molto costante per entrambi i piloti quasi sempre sotto 1.16.100, variazione di 2-3 decimi.

Ferrari con la strategia di una sosta in meno ha recuperato posizioni importanti, e visto il basso degrado ma soprattutto il race pace che avevano, si poteva ipotizzare per le Rosse una lotta serrata con Verstappen, Alonso e Hamilton.

La Scuderia ha bisogno di stabilità, sia nella ricerca di prestazioni, sia al proprio interno: bisogna uscire da questo meccanismo di auto-distruzione e lavorare sodo per mettere in pista un ritmo costante.

Prestazione magistrale di Alex Albon che con 58 giri con gomma hard è riuscito a resistere all’intero centro gruppo con Drs spalancato; un ottimo 7° posto che, grazie al corposo pacchetto di aggiornamenti che ha fatto il suo debutto proprio in Canada, porta la Williams a raccogliere punti importati per la classifica costruttori.

Lo stint di Albon con gomma dura, molto solido e costante pensando a cosa a tenuto a bada alle sua spalle.

Segnali incoraggiati quindi da parte di un team che ha scritto pagine importanti della storia della F1.

Prossima tappa in Austria la 2° Sprint di stagione: Spielberg circuito che mette sotto stress l’anteriore, serve una vettura ben bilanciata e con ottima percorrenza di curva, vedremo se i valori visti in Canada verranno mantenuti da gran parte dei protagonisti.

Scritto da Fulvio Vigilante

Foto: Hasan Bratic

Telemetrie: F1-Tempo

Info Gomme: Pirelli Motorsport

Leave a Reply

Your email address will not be published.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

You cannot copy content of this page