F1, BrasilGP –  Qualifiche: confronto Verstappen Leclerc.

Una sessione chiusa in anticipo quella del BrazilianGP, che ha assegnato a Max Verstappen la 31esima pole in carriera. 

Confrontando il suo ultimo giro (che, tuttavia, non corrisponde al più veloce della sessione a causa del brusco calo delle temperature e della pioggia imminente) con quello di Leclerc, l’unico pilota ad essersi avvicinato al tempo dell’olandese, possiamo analizzare alcuni aspetti interessanti.


Telemetria confronto tra Verstappen e Leclerc

Anzitutto, la configurazione aerodinamica delle due monoposto risulta diversa: Ferrari è certamente più scarica sia nel main plane (qui hanno cercato di compensare con un nolder) che nel flap mobile, non solo rispetto a RedBull, ma anche nei confronti delle concorrenti McLaren e Mercedes; non è un caso che Leclerc abbia prevalso negli allunghi, facendo leva sulle buone doti di staccata della SF-23.

Nonostante il monegasco porti maggiore velocità nella S di Senna apre un gap di +0.248 s nei confronti di Verstappen; particolare è il differente uso dell’acceleratore tra i due: Charles parzializza al 51%, Max molla quasi completamente il gas (11%).  Di nuovo RedBull prevale in percorrenza ad alta velocità della Curva do Sol.

Per tutto il rettilineo seguente Ferrari svela un set-up da carico limitato e prima della 4 il gap si ricuce a +0.024 s, un distacco che non sarà mai più raggiunto nel resto del giro.  Il trend si ripete in tutte le successive curve da downforce: a Descida do Lago Verstappen rifila ben 10 km/h in più e nel tratto 6-7 Leclerc soffre uno snap, ampliando il delta di poco più di tre decimi.

L’intero secondo settore è un continuo prevalere dell’olandese nei tratti guidati e del ferrarista negli allunghi: addirittura in curva 10 si arriva a +0.655 s.  Nuovamente Leclerc rosicchia qualche decimo fino alla 12: qui il Campione del Mondo stacca tardi e torna prima sul gas; nuovo snap del monegasco in uscita, che è costretto a pigiare leggermente sul pedale del freno.  Infine, il lungo rettilineo del terzo settore ha permesso a Leclerc di chiudere a +0.294 s.

L’assetto differente che caratterizza la vettura di Maranello si rivelerà certamente una grana da gestire in gara; tuttavia, non sono da sottovalutare le condizioni meteo variabili di questo weekend; le basse temperature potrebbero influire non poco sul degrado.

Scritto da Francesca Balestra

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