F1 Gp Australia: Analisi Performance

Il gran premio d’Australia ci ha consegnato un quadro realistico del potenziale delle vetture.

Ferrari forte in tutte le condizioni:

  • Gestione gomme
  • Qualifica
  • Passo gara
  • Performance a serbatoio pieno e di conseguenza a serbatoio scarico.

La F175 non mostra nessuna crepa anzi, bisogna tenerla a bada, la facilità con qui Leclerc riusciva a migliorare giro dopo giro, e se ciò non bastasse il giro più veloce in gara segnato sotto la bandiera a scacchi.

Come vedremo più avanti la Ferrari è rimasta nella sua finestra di lap time ideale per tutta la gara, solo SC e VSC hanno alterato, temporaneamente questo ritmo.

Redbull esce dal weekend Australiano ferita, il ritiro di Verstappen lancia il campanello d’allarme nel reparto powertrain di Redbull/Honda. Problema quasi da subito confermato legato ad una perdita di carburante costringendo il campione del mondo in carica a ritirarsi al 39° giro.

Ciò che lascia qualche dubbio sulle reali performance della RB18, rispetto ai primi due Gp, è il ritmo in gara, tanto graning e una prestazione mai a livello di Ferrari.

Senza aggiornamenti anticipati e senza nessuna modifica se non di setup e di valutazioni di carichi differenti durante il weekend, Mercedes esce dal 3°Gp sicuramente meglio delle aspettative.

Tanto lavoro di comparazione come dicevo di setup per trovare il miglior bilanciamento per la W13, vettura che soffre in modo accentuato i problemi di porpoising, in qualifica paga ancora un distacco importante, considerando che fino al 2021 era la vettura da battere in qualifica.

Mercedes in gara ritorna su di performance, un ritmo migliore anche di Redbull soprattutto nella gestione gomma C3 nello specifico.

Analizzando i passi gara dei su citati protagonisti si può apprezzare un dato molto distinto: costanza impressionante di Leclerc e Ferrari.

Passo Gara su C3 Media

Il grafico parla da solo Leclerc confrontato con Verstappen, Perez, Hamilton e Russell ha un ritmo di circa 0.7 decimi fino ad 1,4 secondi migliore rispetto ai citati. (giri dal 7° al 17° per uniformare il confronto, Verstappen pit al 18°).

La costanza come dicevo in apertura, è la chiave di forza e del successo di Charles in questo 3° appuntamento del mondiale, proprio gli ha consentito di annullare l’ingresso della SC in ben due occasioni.

La conferma della bontà delle prestazioni della F175 si possono apprezzare anche dal passo gara su C2 (Hard)

Il dato di maggior risalto da questo secondo grafico è il passo gara di Mercedes, a meno di 2 decimi dal passo medio da Perez, segno di una monoposto con qualità ancora da scoprire.

La convergenza delle linea (tratteggiate) mostra come a fine gara i tempi si vadano pian piano a livellarsi e ad avvicinarsi tra loro. Grazie alla possibilità in questa stagione di poter abbassare giro dopo giro le prestazioni non influenzate dal degrado accentuato delle Pirelli Pzero.

L’analisi della velocità massime in gara ci mostra un dato interessante, nei tratti misti (intermedio 1) il delta tra Top Speed e Low Speed si riduce in un forbice di circa 10km/h (considerando che questi dati sono presi in tutto l’arco della gara e le variabili sono molteplici).

Max Speed Finish Line e Primo settore
Max Speed Settore 2 e Speed Trap posizionato a 120mt prima di curva1

I dati mostrati ci danno nuovamente il quadro di una stagione tutt’altro che ad un unico senso, ci vorranno ancora diverse gare per capire esattamente i valori in campo, questi tutta via sono molto interessanti su Ferrari, come detto è una monoposto che al momento non presenta nessun punto debole, a differenza di Redbull.

Il prossimo appuntamento a Imola, tracciato “tosto” dove serve un ottimo bilanciamento in ingresso curva e un’ottima trazione, il circuito romagnolo probabilmente metterà in risalto nuovamente le caratteristiche della Ferrari.

La proiezione visto il comportamento di Mercedes in gara, soprattutto nel primo e nell’ultimo settore, probabilmente sarà più vicina a Ferrari e Redbull in quanto Imola è un tracciato dove il porpoising sarà un fattore che influenzerà in misura minore tutti i team, data l’assenza di tratti con velocità costanti superiori i 250km/h (escluso ovviamente il rettilineo principale).

Scritto da Fulvio Vigilante

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