F1 Gp Canada Il punto sulla corsa e su Ferrari

Vado al Max

Il campione del mondo in carica vince la sesta gara stagionale sul circuito intitolato a Gilles Villeneuve, consolidando ancora di più la sua leadership nel Mondiale.

Una gran bella prova di forza dell’olandese che impressiona sempre di più per sicurezza e maturità agonistica in fasi di gara che per tanti possono essere uno scoglio duro da superare.

Lui e la sua auto al momento sono un binomio perfetto e indissolubile, dopo i problemi di gioventù accusati nelle prime gare la RB18 non si ferma più; performance e affidabilità sommate ad un pilota in gran forma creano una simbiosi perfetta.

Tutto questo nonostante non sia stato facile per l’olandese volante: a rendergli la giornata complicata ci ha pensato Carlos Sainz, che chiude al secondo posto una gara che poteva vincere, la prima per lui, che probabilmente lo avrebbe sbloccato in un periodo abbastanza difficile.

Di buono c’è che lo spagnolo riesce ora a trovare il limite della vettura, il feeling con la rossa aumenta sempre di più.

Il rammarico rimane, ma l’appuntamento con la vittoria è solo rimandato. In terza posizione chiude un mai sazio Lewis Hamilton con una Mercedes che le sta provando tutte per riportare le monoposto allo standard di performance che appartiene alla squadra 8 volte iridata.

Sono sicuro che torneranno più forti di prima; l’altro contendente al momento più accreditato per il titolo , Charles Leclerc, partendo penultimo riesce ad agguantare un’ottima quinta posizione.

Sono 49 i punti da recuperare per il monegasco, in un Gran Premio dove era difficile fare di meglio, dopo la sostituzione di numerosi elementi della power unit che hanno fanno scattare le prime penalità in griglia.

La gara parte bene e senza particolari intoppi per tutti, il Campione del Mondo in carica scatta bene dalla prima posizione seguito da Fernando Alonso che dopo pochi giri viene sopravanzato da un Carlos Sainz deciso più che mai ad invertire la rotta dopo gare decisamente sottotono.

Il via del CanadaGp by Hasan Bratic

La contesa scorre senza grandi colpi di scena, a parte il ritiro di Sergio Perez per problemi probabilmente legati all’idraulica della sua monoposto: si rifà vivo lo spettro affidabilità sulla vettura di Milton Keynes?

Speriamo di no, meglio un Campionato deciso in pista che da dinamiche esterne. Per il resto la domenica canadese è lotta a due, lo spagnolo e l’olandese si alternano in testa favoriti anche da varie situazioni che hanno visto intervenire sia la Virtual che la Safety Car.

Dopo l’intervento della vettura di sicurezza, Sainz si mette all’inseguimento di Max, le auto si raggruppano, a parità di mescola il madrileno riesce a poter utilizzare il DRS, nulla però può contro un Verstappen freddo, lucido in ogni situazione.

In realtà Carlos non prova mai veramente l’attacco all’avversario, più giri trascorsi dietro a Max non sono sufficienti per tirare nemmeno una staccata al limite, con l’ala chiusa la Red Bull riesce ad essere più veloce.

Probabilmente lo spagnolo paga la minore efficienza della sua ala posteriore, con più drag, visto che la conformazione della rossa #55 era a maggior carico.

Inoltre, i motoristi della Ferrari, visti gli ultimi problemi di affidabilità, “potrebbero” aver dovuto spremere meno il sei cilindri 066/7 della rossa.

Sainz all’ultimo giro tira i remi in barca e rimanda l’appuntamento con la prima vittoria; gli rimane la soddisfazione di aver siglato il giro più veloce in gara che gli garantisce anche un punto addizionale, oltre ad un’iniezione di fiducia per il prossimo futuro.

Lewis Hamilton by Hasan Bratic

Dietro il ferrarista chiude uno splendido Lewis Hamilton: l’inglese sale sul podio e si mette alle spalle uno dei momenti più difficili della sua carriera; in quarta posizione chiude George Russel, proseguendo la sua striscia positiva, sempre presente nei primi cinque in gara dall’inizio del Campionato.

La squadra di Brackley sembra essere in netta ripresa, non ha ancora il passo dei due team che si contendono il Mondiale ma il futuro pare meno cupo, considerando anche che in occasione del prossimo GP a Silverstone il Team anglo tedesco porterà significativi aggiornamenti.

Tanti i problemi da cui sono stati afflitti; il porpoising quello principale, e nell’appuntamento canadese ha avuto un livello accettabile ed i risultati si sono visti.

Visto il layout generale della vettura, vanno fatti i complimenti alla squadra: problemi si, ma non di affidabilità, sono l’unico Team che hanno sempre portato entrambe le vetture al traguardo senza mai registrare un ritiro. Chapeau!!

Come accennavamo prima, in quinta posizione chiude Charles Leclerc, dopo una doppia rimonta. Parte penultimo, lo chiamano ai box ma si ferma leggermente più avanti nella piazzola di sosta, quel poco che basta per far scivolare la vettura dal sollevatore posteriore.

Pit Stop effettuato in 5”3, troppo, visto il poco margine che aveva sui suoi avversari. Si ritrova in P12 e deve ricostruire di nuovo la sua gara. Rovinata anche questa dal tanto tempo perso dietro ad Ocon: assetto aerodinamico con ala più scarica per il monegasco, ma come Sainz, non riesce a superare il francese dell’Alpine.

Esteban Ocon, pilota che dimostra di meritarsi il rinnovo pluriennale della scorsa stagione, chiude in sesta posizione. Alfa Romeo va a punti con entrambi i piloti, una bella gara sia per Valterri Bottas che per Zhou.

In nona posizione, dopo una penalizzazione inflittagli per cambio di direzione in rettilineo, chiude un deludente Fernando Alonso. La vettura francese cresce, ma compiono un disastro al muretto box.

Il due volte Campione del Mondo non concretizza un’ottima qualifica che lo ha visto partire dalla prima linea; il suo team allunga troppo il primo stint rovinandogli la gara. Oltre ai guai strategici, vanno sottolineati anche problemi alla power unit transalpina: peccato, la terza posizione era alla sua portata.

Un punto per il pilota di casa Lance Stroll, che chiude in decima posizione con un’AstonMartin da cui si attendeva di più.

Deludono le McLaren, entrambe fuori dai punti, stessa cosa per le Haas. Valide prestazioni in qualifica alternate ad una condotta di gara nettamente al di sotto delle aspettative.

Il Circus tra quindici giorni sbarcherà a Silverstone, molte squadre porteranno significativi aggiornamenti vista la vicinanza con le fabbriche di molte di loro.

Ferrari lavorerà sul piano dell’affidabilità, ma ha necessità di vincere, sia per il Campionato che per il morale. Il divario è importante ma se a Maranello vogliono il titolo bisogna concretizzare i risultati. Sulla pista di Montreal ha vinto ancora RedBull, ma a molti addetti hai lavori è sembrato che sul passo gara la Ferrari sia stata più costante.

Appuntamento quindi in terra d’Albione tra 2 settimane, il Mondiale ha ancora molto da raccontare.

Scritto da Alessandro Rossi

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