F1 Tech Analisi RB19 Newey c’è!

La RB19 si è fatta attendere, ma nella prima giornata di test in Bahrain abbiamo assistito al nuovo “parto” in pista di Adrian Newey.

Una chiara evoluzione della precedente vettura, portata oggi in pista da Max Verstappen con ben 157 giri completati, dimostrazione di gran solidità.

Confronto tra RB19 e RB18.

Vettura rastremata nella zona ai lati del cockpit e nel sotto-squadro delle pance, ciò per migliorare la gestione dei flussi, recuperare carico e migliorare la distribuzione pesi e riduzione, insomma non una rivoluzione ma una naturale evoluzione.

Particolare che salta all’occhio è il retrotreno, zona cocacola per intenderci, dove anche qui troviamo un gran lavoro per ridurre al minimo l’ingombro e pulire il più possibile l’area del cambio: questo al fine di portare un flusso d’aria stabile e non turbolento verso il posteriore tra sopra e sotto il diffusore.

Ma conoscendo Newey. non aspettiamoci che questo sia il pacchetto finale, anzi, le novità, oltre ad un muso più corto ed un airscope più piccolo interessano anche le prese di sfogo del cofano motore, con un disegno più semplice ed allineato all’andamento del cofano motore, orizzontali, arriveranno nei prossimi giorni probabilmente.

Una RB19 che potremmo definire “Spec 0” in attesa di vedere l’evoluzione finale di un progetto che vedendo il comportamento oggi in pista, è nato molto solido e con basi pronte per poter garantire grandi performance con il prosieguo della stagione.

Scritto da Fulvio Vigilante

 

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