Ferrari, basta illudere!

Tante volte abbiamo sentito proclami tipo “questo è l’anno buono” che fanno parte della parte politico-comunicativa di Casa Maranello, ma purtroppo i risultati nell’ultima decade sono amari, molto amari.

Fa male, e lo dico da appassionato di F1, la vera Ferrari non è questa, quel team capace di dominare, capace di portare in pista una monoposto straordinaria.

L’ultima vera Ferrari che ricordo con grande forza è stata quella del 2008, monoposto stra temuta da McLaren, e guarda caso sono proprio loro le 2 squadre che negli ultimi decenni sono crollate.

Tutti bene o male invocano una ristrutturazione profonda, un cambiamento nei vertici di comando, per raddrizzare la rotta verso mari meno tempestosi, cercando stabilità e concretezza.

Ma soprattutto a mio avviso quello che in Ferrari manca è trasparenza: è inutile fare proclami di possibili successi, inutile lasciar trapelare che la vettura al simulatore è di circa 1 secondo più veloce: la reazione che ebbi quando sentii quelle parole fu: “Eh ma gli altri non so stati fermi, anche loro sono 1 secondo più veloci”.

Non è pensabile che si cerchi ogni 2 anni o più il capro espiatorio nel Team Principal, qua c’è un problema gestionale a monte della “fabbrica dei sogni”.

Per analizzare l’ultima, come è possibile che un componente del team come Laurent Mekies, che lascerà Ferrari per diventare Team Principal di AlphaTauri, continui a stare nel board di comando del team? Il buon Enzo si sta rivoltando nella tomba.

Vedere nelle interviste di sabato post Qualifiche Charles, frustato e incazzato più del normale, perchè ci sta che in un complesso organo come una F1 si rompa qualcosa che non puoi controllare, non è motivante.

Sono tirati al limite in molti settori, fa parte del gioco: ma cerca in qualche modo di pensare alla gara con l’obbiettivo di una possibile rimonta, lui ne è capace, vederlo poi nel post gara totalmente stanco e disilluso dal comportamento della macchina non fa altro che aggravare la tensione che aleggia sul Cavallino.

Le sue parole sono macigni, perchè un pilota quando ti dice: “faccio le stesse cose e la macchina non va”, si tenti di cambiare gomme ma si rimontano le stesse di quando non andava, e le prestazioni sono l’esatto opposto, significa che c’è qualcosa nel DNA della comprensione della dinamica del veicolo che non funziona più.

Ho letto nei commenti post GP: manca innovazione, mancano teste per portare soluzioni etc etc; per come la vedo io in questo momento in Ferrari manca il “Capitano” che prenda fermamente le redini e riporti la barca in una direzione più consona.

Bisogna terminare il giochino di considerare la marca Ferrari in F1 solo come un “bancomat”, la Scuderia Ferrari è un sogno: ricordo ancora gli occhi di Sebastian Vettel quando fu presentata la prima monoposto rossa per il 4 volte Campione iridato, la sua prima vittoria con il Cavallino, quegli occhi del “bambino” che stava coronado il proprio sogno di vincere con la sua squadra del cuore.

Manca in Ferrari chi abbia la Ferrari nel cuore…

Scritto da Fulvio Vigilante

Foto: Hasan Bratic

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