Formula 1, Analisi Sprint Race del Belgian GP.

La Formula 1 sta cercando di aumentare lo spettacolo delle corse, ma alla fine queste sprint servono veramente a poco.

Vince Verstappen davanti a Oscar Piastri che centra il primo podio, il giovane australiano finora a Spa si sta comportando bene, solido e performante; terza posizione per Gasly che porta Alpine sul podio addolcendo un fine settimana rivoluzionario per l’organigramma del team francese.

Osservando il ritmo puro in condizioni cosi complicate tra pioggia e semi-asciutto, con la pista sui 27° e temperature dell’aria che non hanno superato i 19°, si sono ricavati interessanti spunti sul passo che potremo rivedere domani in gara.

Stante la previsione di un Gran Premio su pista asciutta, ci si potrebbe aspettare una bella lotta tra Ferrari, McLaren, Mercedes e Redbull, il che combinato con una differente configurazione aerodinamica potrebbe regalarci bei duelli per le prime posizioni.

Con Ferrari e Mercedes che hanno optato per configurazioni più scariche, mentre McLaren e Redbull al contrario hanno caricato maggiormente il proprio assetto.

Ferrari sembra messa meglio in condizioni da asciutto con pista fresca, mentre sul bagnato “pesante” riesce sì a mandare in temperature le gomme ma poi comincia a soffrire di un certo degrado, anche se è veramente difficile poter aver un quadro chiaro del medesimo dopo 2 giorni di tempo ballerino.

Mercedes è andata molto forte nel 1° e nel 3° settore, Hamilton ha patito il 2° settore ma ha compensato il tempo sul giro con i 2 restanti; in condizioni miste la W14 aggiornata è sembra molto a suo agio ed a tale conferma sono arrivate anche le prestazioni di Russell, dopo un pit ritardato per passare dalle Full Wet alle Intermedie: il sabato tra le Ardenne sancisce una buona base per le performance di Mercedes in gara.

McLaren e Redbull si equivalgono, col vantaggio della RB19 di riuscire a far lavorare meglio gli pneumatici grazie ad un miglior balance di base, mentre per McLaren il settore centrale potrebbe veramente rappresentare l’ago della bilancia per uscire sulla distanza domenica, magari limando qualcosa negli altri 2 settori.

Un ritmo più contenuto potrebbe consentire una miglior gestione gomma con un minor degrado.

Nel grafico sopra riportato possiamo vedere la rappresentazione del Race Pace, dove si percepisce che il distacco c’è ma è frutto soprattutto della variabile tracciato, ovviamente domani con pieno di carburante (e si spera pista asciutta) i valori potrebbero cambiare, ma le sensazioni sono di un gara che si preannuncia molto combattuta.

Il confronto con il giro più veloce in gara fornisce in prospettiva uno scenario molto “divertente”, dove i primi 10 classificati potrebbero dar vita ad intensi duelli in pista.

Ovviamente questa ipotesi lascia anche il tempo che trova, poichè tra scia, Drs ed altre possibili variabili poter realizzare un giro pulito potrebbe essere molto difficile, ma ci può dare un’indicazione qualora domani si ripresentassero queste condizioni.

Rivedendo l’episodio occorso tra Hamilton e Perez col contatto tra i 2, la cosa che più mi ha lasciato senza parole è che oramai in F1 quando si cerca di lottare e di portare sorpasso difficile, alla minima toccata scattano subito penalità: si è trattato di un evidentissimo quanto normale incidente di gara, con due vetture che stavano percorrendo la stessa curva in condizioni complicate.

Se il meteo ci darà la possibilità, potremmo finalmente assistere ad un Gran Premio molto combattuto, nella speranza di assistere a duelli e battaglie anche ruvide ma senza troppi interventi dei commissari.

Scritto da Fulvio Vigilante

Telemetria: F1_Tempo

Foto: Hasan Bratic.

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