Formula 1, Hamilton torna in Pole centrando la 104°.

Ungheria 2023, si pensava ad un ennesima pole di Verstappen una Redbull imprendibile con il nuovo pacchetto d’aggiornamenti ed invece qualcosa di “già visto” è tornato per insidiare da vicino il binomio iridato.

Hamilton che, con un ultimo push all’ultimo istante, centra la sua 104° Pole Position della carriera, la 9° in Ungheria stabilendo un nuovo record per il maggior numero di Pole su un medesimo tracciato.

Piazzola numero 1 conquistata per soli 0.003 millesimi su Max e 0.085 su Norris, autore insieme a Piastri della riconferma di McLaren almeno in Qualifica. Hamilton tornadavanti a tutti il sabatonella crono laddove esattamente un anno fa Russell conquistava la prima Pole dell’era effetto suolo per Mercedes.

Redbull è sembrata maggiormente in difficoltà del solito in questo weekend, dove sembra non abbiano trovato il giusto bilanciamento con i nuovi aggiornamenti; probabile che come tutti i team anche loro hanno riscontrato alcuni problemi nel trovare fin da subito il perfetto equilibrio. Una Rb19 apparsa nervosa sia con sottosterzo sia con sovrasterzo.

Solida e anche sorprendente qualifica da parte di Alfa Romeo che si piazza in 5a posizione con Zhou ed in 7a con Bottas.

Qualifiche deludenti per Ferrari, complice l’aumento di temperatura la SF23 ha sofferto tanto, non trovando la finestra giusta per metterle in funzione a dovere le gomme, con Leclerc che salva la situazione chiudendo in P6 mentre Sainz viene escluso per millesimi dalla Q3.

Situazione a due facce per Mercedes, con Hamilton che in Q1 è riuscito a trovare il timing giusto ed il corretto posizionamento nelle ultime fasi per non perdere tempo, mentre Russell si è trovato imbrigliato nel trenino di chi si lanciava, non trovando così lo spazio necessario per poter completare il suo giro rimanendo quindi escluso dall’accesso in Q2.

Grande incognita sarà la durata delle gomme, le temperature più alte previste per domani potrebbero incidere molto sulle strategie: potremmo ritrovarci anche con uno scenario di 3 pit necessari.

Per quanto concerne i passi gara, ci troviamo anche in questo caso con un grande punto interrogativo: dalle FP2 Redbull e McLaren sembravano avere un buon passo gara, lo stesso dicasi per Mercedes, anche se è difficile dare una chiara lettura delle performance in quanto il team inglese sulla W14 ha svolto un programma molto concentrato sull’analisi prestazionale della gomma media.

Ci si aspetta sicuramente un Gran Premio a Budapest molto tirato sia dal punto di vista climatico sia da quello sportivo in pista: occhi ovviamente puntati sulle prime file, il passato tra Hamilton e Verstappen suggerisce che l’avvio della corsa potrebbe non essere tranquillo, ma ci auguriamo combattuto.

Tuttavia l’attenzione sarà puntata anche a centro gruppo, dove si ci aspetta una rimonta di Perez che sta veramente deludendo in questo secondo terzo di stagione.

Il messicano vorrà riscattarsi sempre se ne abbia le possibilità; fari anche su Sainz che cercherà di rimontare per portare punti a Casa Maranello. E non per ultimo da George Russell che sicuramente vorrà rifarsi dopo una deludente Qualifica.

Sul nuovo format legato agli pneumatici per la crono testato qui in terra magiara vale la pena spendere due parole: ha la possibilità di poter aprire a scenari interessanti per le strategie, ma c’è la necessità di non influenzare il lavoro dei team durante le prove Libere visto il relativo contingentamento dei treni gomme.

Ed a molti piloti questa ennesima novità introdotta a stagione in corso (pessima ma ormai atavica abitudine della Formula 1 pare proprio essere alquanto indigesta.

Dover limitare l’utilizzo delle coperture non è mai qualcosa di bello, evidentemente questo mette a dura prova il lavoro dei piloti: mandare le gomme in temperatura non è un problema con mescola Soft e forse neanche con quella Media, ma con la Hard abbiamo visto che se non si trova il giro buono o si finisce nel traffico la situazione si fa….complicata.

Scritto da Fulvio Vigilante.

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