Formula 1, il punto su Ferrari.

Frederick Vasseur, alla vigilia del Gran Premio d’Ungheria, aveva parlato ai microfoni delle testate giornalistiche di una ghiotta occasione per Ferrari per fare punti, e magari raggiungere la prima vittoria stagionale su una pista considerata da molti favorevole alla rossa di Maranello.

Invece ci ritroviamo ora a parlare di un’altra disfatta dopo quella di Silverstone. Le Ferrari hanno concluso in settima ed ottava posizione, un risultato di certo non accettabile per la Scuderia che arrivava in terra magiara per avvicinarsi alla lotta per la seconda posizione nel campionato costruttori, che al momento è sempre più in mano alla Mercedes.

Analizzando le caratteristiche della pista ungherese, si capisce perché molti parlavassero di una grande occasione per dimostrare le doti della SF-23, ottima in trazione e nelle curve lente, di cui la pista dell’Hungaroring è fatta.

Però, come affermato più volte da Vasseur, e come dimostrato dall’Alfa Romeo, in una Formula 1 tirata come oggi, è molto importante saper sviluppare un buon assetto nel corso del fine settimana così da estrarre il massimo potenziale dalla propria vettura. Cosa che Ferrari, lo scorso weekend non è riuscita a fare.

Oltre al non aver preparato le monoposto in modo efficace, il fine settimana della rossa è stato anche contraddistinto da vari errori, ai pit, dei piloti, nella messa a punto, come sottolineato da Vasseur nel dopo gara:

Non possiamo permetterci tutti questi errori se vogliamo essere competitivi. Il passo non era magico ma quantomeno non era così lontano rispetto a quello di Lewis, ed in queste condizioni non puoi permetterti nemmeno un errore. […]

La parte negativa del weekend sta negli errori che abbiamo commesso anche in Qualifica, stiamo faticando a mettere tutto insieme. Il punto positivo potrebbe essere che avevamo un passo migliore delle aspettative domenica. Se analizziamo il passo di Hamilton quasi lo eguagliavamo, mentre a Silverstone non è stato così. […]

A Budapest avevamo paura del degrado gomma viste le temperature, ma alla fine non è stata una brutta gara in termini di passo, mentre lo è stata in termini di risultato, perché abbiamo commesso degli errori. Troppi. Partendo dalle Qualifiche, concluse al sesto posto, domenica la sosta lenta e non possiamo permetterci così tanti errori se vogliamo fare punti. […]

Non ci si può però lamentare dicendo che quando Charles spinge lo fa troppo, quando è riflessivo non va bene… Penso che abbia fatto una buona analisi del weekend. sa che abbiamo commesso troppi errori, collettivamente, però sa anche che il passo non era pessimo oggi. Lui [Leclerc n.d.r.] è concentrato sull’orientamento e lo sviluppo della squadra e credo che sia l’atteggiamento giusto”.

Ora Ferrari deve guardare avanti, prendendo spunto dagli errori commessi a Budapest e farne tesoro. Si va a SPA, che quest anno chiude la prima parte di stagione lasciando spazio alla pausa estiva.

Il circuito belga è caratterizzato dalla presenza del lungo rettifilo del Kemmel, delle curve velocissime Pouhon e Blanchimont, ma anche di curve medio-veloci e medio-lente, come quelle del secondo settore: Les Combes, Bruxelles, la Bus Stop, la Source, Campus e Stavelot.

Sarà un weekend molto interessante in cui sarà fondamentale trovare il giusto assetto per esprimere la migliore prestazione possibile dalla vettura sul tracciato forse più bello della stagione dove si spinge sull’acceleratore per larghi tratti del medesimo.

Alcuni team inoltre potranno scegliere un assetto da medio carico, così da privilegiare il secondo settore e puntare ad un migliore degrado gomma in gara, andando però a trovare resistenza aerodinamica in rettilineo.

Senza dimenticare che saà un fine settimana con la Sprint Race, già visto in Austria e a Baku, dove tutti i discorsi di messa a punto dell’auto saranno complicati dall’unica sessione di Prove Libere a disposizione.

C’è da dire che Ferrari nelle ultime gare con la Sprint Race ha fatto piuttosto bene, centrando entrambe le volte il podio. Che questo sia di buon auspicio per il fine settimana tra le Ardenne.

Scritto da Alessio Garofoli

Foto: ©HasanBratic

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