Intervista Antonello Coletta, responsabile progetto Endurance Ferrari.

Dopo aver chiacchierato lo scorso anno a Monza quando ancora l’avventura del Cavallino Rampante nel Mondiale Classe Hypercar del FIAWEC era in fase progettuale avanzata, lo abbiamo avvicinato qui a Le Mans con altri colleghi per fare il punto di questa prima parte di stagione ricca di soddisfazioni, dopo tutto, per Maranello nel Campionato di Resistenza.

L’anno scorso ci siamo visti a Monza per parlare del progetto, oggi invece ci vediamo a Le Mans per parlare di…

“Innanzitutto ora il sogno è diventato realtà. Finalmente lo possiamo dire: Ferrari è tornata dopo 50 anni e ne siamo veramente felici. Di sicuro siccome questa è la prima esperienza del genere per noi, io credo che non sarà facile. Il nostro obiettivo è arrivare sul podio, di rimanere sul podio.”

“Dopo le prime gare abbiamo fatto tre tra secondi e terzi posti. Il nostro sogno è di rimanerci sul podio. Ma come detto sarà la prima 24 Ore per noi ed in ogni caso penso che l’affidabilità sia il fattore più importante per questa gara. Successivamente, se la macchina sarà consistente, credo che potremo stare nel gioco.”

Sei fiero di essere parte di questo nuovo capitolo della storia Ferrari? (domanda di altri)

“Sì, assolutamente. Questo è un nuovo ed importante capitolo per la storia della Ferrari. La nostra storia è nata proprio nell’Endurance durante gli anni ’40 ed è proseguita negli anni ’50, ’60, ’70, con il mito Ferrari che cresceva sempre più. Ora siamo tornati.”

“Per Ferrari è un ottimo lavoro. Ripeto: non sarà per niente facile, ma credo che abbiamo una buona vettura. Il nostro progetto è molto consistente, ma questo lo verificheremo in gara. La prima 24 Ore sarà molto difficile. Ci siamo preparati in cinque/sei mesi e questo è tutto ciò che abbiamo nelle nostre mani.”

“È chiaro: come sapete tutti gli altri costruttori hanno avuto più tempo di noi, tolta Toyota che è in questa categoria da molti anni, gli altri hanno iniziato molto prima di Ferrari.”

“Siamo a conoscenza della situazione, andremo avanti come prima. Vedremo come andrà, il nostro obiettivo è chiaro. Di certo avremo bisogno di tempo, ma metteremo il massimo sforzo come sempre.”

Come è stata l’impressione dei primi giorni di test e Libere qui a Le Mans? (domanda di altri).

“Penso che il primo giorno di test non sia esattamente una misura della situazione. Tutti i team hanno condotto solamente dei test sulla macchina. Sarebbe stato sciocco spingere molto durante il prologo. Per questo motivo credo che da stanotte vedremo il vero valore delle altre vetture.” (intervista effettuata prima della Hyperpole, ndr.)

Dall’inizio della stagione l’utilizzo e gestione delle gomme è stato sempre un tema importante. Cosa avete imparato durante questi giorni di prove? Cosa ne pensi, considerando che il tracciato qui non è così severo sugli pneumatici? Sarà più facile per voi? (Domanda di altri).

“Innanzitutto noi abbiamo ricevuto le gomme a febbraio e la nostra conoscenza delle medesime non è consistente come per gli altri marchi. In ogni caso la prima gara è stata molto complicata, la seconda abbiamo avuto altri problemi, ora però gara dopo gara la nostra conoscenza delle gomme è cresciuta molto.”

“Spero che saremo consistenti qui a Le Mans. Francamente è normale che non si possa comprare l’esperienza, dobbiamo costruirla. Dobbiamo stare in pista, capire ogni gara sempre di più, e spero che qui saremo più consistenti della gara scorsa.”

Credi che ci sarà pioggia durante la gara? Avete provato la macchina in queste condizioni? (Domanda di altri).

“Sì, è prevista e sì, l’abbiamo testata con la pioggia: una volta a Spa ed una volta un poco a Portimao. Credo che il problema rimangano gli pneumatici, perché il feeling cambia molto a seconda che ci sia poca o tanta acqua in pista. La situazione rimane uguale per tutti i competitors però.”

“In ogni caso, staremoa vedere. Credo che non ci sia pioggia in gara, o che non sia certa. Ma ripeto: sarà uguale per tutti. E cambia ogni giorno.”

Fino ad ora avete solamente svolto dei test di notte. Quali traguardi, quali problemi, quali accorgimenti ci sono per una gara in sua grande parte in notturna, la prima per voi e per altri new entry?

“Non penso sia un grosso problema, perché abbiamo testato di notte e di giorno. Non abbiamo la stessa esperienza degli altri, ma per me non è un problema onestamente, Il problema è solo avere esperienza in diverse condizioni, ripeto: noi siamo stati in pista per pochi mesi: abbiamo iniziato a luglio (2022), abbiamo fatto i primi est a settembre ed abbiamo omologato la macchina a dicembre. I nostri veri test sono durati solo 5 mesi.”

“Questa è la situazione reale. Il problema non è la pioggia o la notte. Credo che il problema sia solo capire a fondo la macchina e le gomme in ogni condizione. Ed abbiamo bisogno di più tempo ed esperienza per questo.”

Com’è stato imparare nuove cose sulla macchina e sulle gomme il primo giorno? Il tracciato qui era molto green, ed evolverà parecchio nel corso del weekend. E’ stato utile? (domanda di altri).

Oh sì, è stato molto utile. Resta un problema di esperienza. Dobbiamo rimanere concentrati in ogni condizione, evitare problemi, evitare di essere inconsistenti come a Sebring. Dobbiamo scegliere e gestire le situazioni con prudenza e basta. Credo che i nostri problemi ad ora siano l’affidabilità sulle 24 ore e l’esperienza in ogni condizione.”

Quanti test endurance avete fatto dall’inizio del programma? (domanda di altri).

“Ne abbiamo fatti tre, ma francamente prima di Sebring. E spero che dopo le prime tre gare la nostra affidabilità sia più consistente che ad inizio test.”

Quindi intende dire che prima di Sebring non avete portato a termine nessuno dei tre test endurance senza riscontrare problemi. (domanda di altri).

Esatto, è stato così.

 

Intervista: Alessandro Sala

Trascrizione e traduzione: Jacopo Muzio

Foto: ©AlessandroSala

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