Toyota a Le Mans: tra delusione e sfortuna.

Toyota Gazoo Racing non è riuscita a conquistare la sua sesta vittoria di fila a Le Mans. Dopo avere vinto le prime due edizioni dell’era Hypercar nel 2021 e 2022 e le ultime tre edizioni con la sua TS050 di classe LMP1 dal 2018 al 2021, la squadra giapponese si è dovuta arrendere a Ferrari ed alla velocissima 499P.

La delusione in casa Toyota è parecchia, anche se a detta di molti, soprattutto all’interno dello stesso team nipponico, questa sconfitta è stata in gran parte frutto del BoP, che ha penalizzato le due GR010 Hybrid con quasi 37 Kg in più rispetto al terzo round WEC di Spa.

In realtà le 24 Ore delle due vetture nipponiche non sono state del tutto lisce e senza intoppi. Ad un certo punto della corsa si è addirittura rischiato di perdere entrambe le macchine, ricreando quell’incredibile scena di qualche anno fa dove entrambe le Toyota si sono ritirare nel cuore della notte a poca distanza una dall’altra per anomalie tecniche.

In seguito all’incidente che ha incolpevolmente eliminato la Toyota #7, la gemella #8 ha avuto a che fare con problemi di surriscaldamento, la cui causa è stata solo successivamente individuata in un detrito che bloccava l’ingresso dell’aria.

Trovato il pezzo di kevlar, l’intero musetto della GR010 è stato sostituito e l’imprevisto superato. Una simile dinamica è occorsa anche alla Ferrari #50 con un detrito che ha danneggiato il radiatore della 499P. Per di più la #8 ha perso anche molto tempo ai box per far sì che gli ingegneri individuassero il problema di surriscaldamento.

Senza più la #7, tutte le speranze di conquistare la sesta vittoria a Le Mans (e la seconda per il trio Buemi, Hartley, Hirakawa) erano riposte sulla #8. E lo spettacolo, il duello per la testa tra quest’ultima e la Ferrari 499P #51 è stato veramente incredibile.

Sorpassi in pista e sorpassi ai box. A periodi alterni una ha prevalso sull’altra. La gestione delle gomme e degli stint è stata pazzesca e calcolata nei minimi dettagli. Ma alla fine a prevalere è stata la vettura rosso-gialla di Maranello.

Punto cruciale nel duello è arrivato proprio negli ultimi stint. Sulla #8 è salito Ryo Hirakawa pronto a portare a termine la gara  nelle 2 ultime ore dopo un eccezionale quadruplo stint di Brendon Hartley, mentre sulla Ferrari #51 è salito il velocissimo Alessandro Pier Guidi.

Nell’inseguimento finale della Toyota alla Ferrari, Hirakawa ha commesso un errore tra le curve di Indianapolis ed Arnage, bloccando le ruote e finendo contro il muro. I danni non sono stati né fatali né grossi, ma hanno costretto il giapponese a riportare la propria vettura ai box per sostituire sia il musetto che la parte posteriore della GR010. In questi pochi minuti sono sfumate definitivamente le speranze di vittoria di Toyota e si sono concretizzate la ambizioni di gloria del Cavallino Rampante.

Toyota non è così riuscita a dimostrare di poter primeggiare anche in un proscenio competitivo com’è stata la Le Mans 2023. Ciò non toglie che rimangano i favoriti per la vittoria finale del Campionato sia piloti che costruttori, anche se sicuramente ora si guarderanno molto di più le spalle rispetto al passato.

Gli inseguitori sono sempre più vicini. La classifica costruttori vede Toyota comandare con 126 punti, seguita da Ferrari a 107 e Cadillac a 70. In quella piloti, la Toyota #8 guida con 107 punti, seguita dalla Ferrari #51 a 82 e la Cadillac #2 a 70 punti.

Si è già tanto parlato della GR010 Hybrid. La Hypercar giapponese è al suo terzo anno di corse. Il suo sviluppo è ormai quasi esaurito. In più, rispetto alle nuove vetture che hanno esordito nel 2023 e che esordiranno nel 2024, il divario di età potrebbe cominciare a farsi sentire.

Voci parlavano già di un nuovo modello LMH in sviluppo, forse da portare in pista nel triennio 2024-2026 prima dell’ingresso ufficiale della tecnologia ad idrogeno sviluppata proprio da Toyota stessa.

Queste sono solo supposizioni, mente i fatti parlano comunque di una macchina che ha conquistato 13 vittorie in 16 gare nell’arco di tre anni. Così come Glickenhaus, Toyota ha portato avanti la classe Hypercar nelle sue prime stagioni, dando tempo ai costruttori interessati di presentarsi e tenendo in vita l’intero progetto FIAWEC.

Scritto da Leonardo Sofia

Foto: ©AlessandroSala

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