WEC, Recap Qatar 1812 km Hypercar.

Porsche Penske Motorsport conquista la sua prima storica vittoria nel FIAWEC al round di apertura della stagione 2024 sul circuito di Lusail, dominando per larga parte la Qatar 1812 Km.  Si tratta anche della prima vittoria per un prototipo di specifiche LMDh nel Mondiale Endurance.  Dopo la vittoria alla 24 Ore di Daytona (e la conquista della 12 Ore di Bathurst) continua il momento d’oro per la casa di Stoccarda che ha monopolizzato l’intero podio di classe con le sue 963.

Porsche però non si è accontentata solo della tripletta in Hypercar ed ha ottenuto anche la prima vittoria in classe LMGT3 con la Porsche 911 GT3 R del team Manthey Pure Rxcing.

La Porsche 963 #6 guidata da Andre Lotterer, Laurens Vanthoor e Kevin Estre ha tagliato per prima il traguardo dopo 10 ore di gara e 335 giri totali con un vantaggio di 33 secondi sulla Porsche di Hertz Team JOTA #12 di Callum Ilott, Norman Nato e Will Stevens, con la squadra britannica che ha ottenuto a sua volta il suo miglior risultato di sempre in gara nel WEC.

La vittoria di Porsche è arrivata nonostante un brivido nel finale che ha costretto il team ad un pit stop a pochi minuti dalla bandiera a scacchi: la 963 con Estre alla guida è entrata in contatto con una Lexus di categoria LMGT3 danneggiando parte del pannello laterale della vettura dove sono indicati il numero e la posizione in gara della vettura.  Questo ha costretto Penske ad un rientro ai box per effettuare le riparazioni necessarie.

Queste le parole di Kevin Estre: “È stato tutto folle, onestamente parlando, dopo il contatto con la Lexus ho avuto molte vibrazioni alla vettura e non avevo grip, rendendo tutto complicato fino alla fine.  La squadra è riuscita comunque a fare un lavoro eccellente, senza errori.  Sono molto felice di dove siamo adesso, soprattutto se guardiamo da dove siamo partiti e dove eravamo un anno fa.

Sempre riguardo il contatto con la Lexus che ha messo in serio pericolo le possibilità di vittoria della #6, così ha commentato Jonathan Diuguid, Managing director di Team Penske: “Si è trattato di un contatto side-by-side a velocità elevata ed in una curva molto veloce.  Gli stewards hanno giudicato colpevole la Lexus; dopo il contatto abbiamo dovuto reagire molto in fretta e decidere cosa fare con il danno riportato alla 963.

Ha completato il podio la seconda vettura di Penske, la #5 dei pole-sitters Matt Campbell, Michael Christensen e Frederic Makowiecki, nonostante le molte difficoltà dovute alle vibrazioni sulla vettura.

Il dominio di Porsche in Qatar è da prendere tuttavia con le pinze: erano certamente i più veloci e hanno disputato la loro migliore gara con le 963, ma questo risultato è stato fortemente condizionato dalla mancanza di passo di Ferrari e Toyota.  Come ha voluto sottolineare Thomas Laudenbach, vicepresidente di Porsche Motorsport: “Non sarà così ogni gara. Non possiamo aspettarci queste performance delle 963 tutto l’anno.

È stata una gara eccezionale dal finale drammatico per Peugeot Sport.  La 9X8 #93 di Nico Müller, Jean-Eric Vergne e Mikkel Jensen è stata nelle posizioni di testa per l’intera gara, facendo una corsa priva di errori ed è stata prossima a conquistare il suo miglior risultato di sempre con il secondo posto.  All’ultimo giro però la 9X8 di Vergne si è ritrovata senza carburante, costretta a tagliare il traguardo solamente al settimo posto.

Successivamente la vettura è stata squalificata dalla contesa in quanto, fermandosi lungo il rettilineo di partenza poco dopo aver superato il traguardo, non è riuscita a raggiungere i box e di conseguenza il parco chiuso.  Inoltre, è stato notato come nell’ultima tornata, nel tentativo di completare la gara, Vergne abbia attivato il sistema ibrido al di sotto del limite di velocità consentito, andando quindi contro il regolamento sportivo.

Si chiude così l’era della 9X8 priva di ala posteriore, con il nuovo pacchetto aerodinamico che dovrebbe debuttare ad Imola.  In 11 gare disputate tra 2022 e 2024, il miglior risultato è stato il terzo posto ottenuto a Monza nel 2023. L’ottima performance vista in Qatar ed il finale drammatico lascia un po’ l’amaro in bocca per quella che poteva essere un buon avvio di stagione.

La Cadillac di Alex Lynn, Earl Bamber e Sebastien Bourdais ha chiuso al quarto posto assoluto grazie alla sfortuna di Peugeot, ma anche grazie ad un’ottima strategia.  Una gara per Cadillac che era cominciata in salita fin dalla partenza a causa di un contatto alla prima curva che ha provocato danni all’anteriore della V-Series.R: nonostante ciò, l’ottima strategia del team americano ha permesso alla vettura di effettuare una sosta in meno rispetto agli avversari e di chiudere in P4 appena fuori dal podio.

Il passo fatto vedere dalla V-Series.R è stato tra i migliori e la #2 avrebbe potuto benissimo lottare con Porsche per un posto a podio.  Quella che sembra essere mancata è stata la costanza per tutte e 10 le ore di gara, come già dimostrato lo scorso anno: Cadillac molto veloci ma ancora poco costanti.

Chiude la top 5 la Ferrari 499P #83 di AF Corse, al debutto con Robert Kubica, Robert Shwartzman e Yifei Ye.  L’equipaggio Ferrari ha mostrato una buona velocità e passo per tutta la gara, ed è stata di fatto la migliore delle tre Hypercar Ferrari presenti in griglia. La vettura di AF Corse ha ottenuto anche il secondo posto nella classifica dedicata ai team privati, dietro la Porsche No.12 di Hertz Team JOTA.

Gara complicata invece sia per le Toyota che per le due Ferrari ufficiali, con difficoltà in particolare sull passo.  I Campioni del Mondo in carica di Toyota Gazoo Racing sono comunque riusciti ad ottenere un sesto posto con la #7, mentre la #8 ha chiuso al nono posto.  Da sottolineare il buonissimo esordio di Nyck De Vries alla guida della GR010 Hybrid No.7.

Alla vigilia le aspettative in casa Toyota erano estremamente basse; il BoP ha certamente influito, in particolare sul peso della vettura (1089 Kg) e sulla performance generale, ma è sembrato come sia durante i test del Prologo che durante la gara, le due GR010 Hybrid non abbiano mai mostrato il loro reale passo.  Per esempio, nella gara del Fuji dello scorso anno avevano la vettura più pesante in griglia (e avevano anche meno potenza), ma, nonostante ciò, erano i più veloci in media in ogni settore.

Per questo il distacco patito dalle Porsche sembra essere dovuto più ai grandi progressi e passi avanti fatti sulle 963, che solamente ad un BoP sfavorevole a Toyota.

Ci si potrà aspettare sicuramente qualche cambiamento nel loro Balance of Performance in vista del secondo round di Imola ad aprile, per cercare di alleggerire un po’ la vettura.

Meglio non è andata alle due Ferrari 499P ufficiali che hanno completato la corsa in P8 con la #50 ed in P13 con la #51.  Il sabato delle rosse era anche iniziato nel migliore dei modi, con una partenza lampo di Miguel Molina a bordo della 499P #50 ed alcuni buoni primi stint; successivamente diversi drive through ed il contatto della #51 con una vettura di LMGT3 hanno affossato la corsa e costretto le 499P alla rimonta in una gara molto sfortunata.

L’usura gomme e la mancanza di passo sono stati i due principali problemi riscontrati sulle 499P, ma quello che non ha aiutato il team di Maranello sono stati soprattutto i molti errori e le penalità raccolte durante l’arco della prima uscita stagionale.

Tra i debuttanti in classe Hypercar, Alpine è stata sicuramente quella che ha impressionato di più: la A424 #35 di Alpine Endurance Team ha mostrato un passo solido e costante, una buona strategia e gestione gomme, finendo davanti a vetture come Toyota e Ferrari e battendo sia BMW che Lamborghini.  Le P9 e P13 finali assieme a nessun problema alle vetture (motore Mecachrome su tutti) sono un grandissimo risultato per la casa francese.

Dietro, gara molto complicata ed anonima per entrambe le BMW M Hybrid V8 di Team WRT e per l’unica Lamborghini SC63 di Iron Lynx in gara.  Il passo visto in gara di tutte e tre è stato tutto sommato buono, anche se lontano da Porsche; anche qui, come per Toyota, ci si potrà aspettare un cambio sul BoP delle vetture.

Uniche ritirate tra le Hypercar il prototipo di Isotta Fraschini all’esordio per un problema meccanico alla sospensione anteriore e la Porsche 963 di Hertz Team JOTA No.38, fermata e non classificata a causa di un problema al sistema ibrido.

Analisi di Leonardo Sofia

Foto: ©AlessandroSala

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