Formula1, Maximo risultato nella gara d’esordio- Bahrain GP.

Nella giornata di sabato si è disputato il primo Gran Premio della stagione 2024 di Formula 1.  Anno nuovo e si riparte da zero come direbbero in molti, in realtà le cose sono andate sulla linea di quanto accaduto nel 2023.  Tutto finisce e riparte da Max Verstappen e la RedBull: Pole Position, giro più veloce in gara e in testa alla corsa dalla prima all’ultima tornata. 

Un risultato difficilmente ipotizzabile già alla primo appuntamento, ma non quando si tratta di un binomio come quello costituito da Max e dalla monoposto della squadra di Milton Keynes.


Ma andiamo con ordine, a Verstappen va dato il merito di saper calzare a pennello, come un guanto perfetto, le vetture che Adrian Newey ed il suo staff tecnico gli mettono a disposizione, alla RedBull va riconosciuto quanto fatto vedere negli ultimi anni, la costanza di rendimento ed il continuo miglioramento in ogni comparto, sia sportivo che tecnico e che ha portato a casa altri allori iridati.

Partendo dal presupposto che la RB19 non ha subito sostanziali sviluppi da luglio 2023, ha conservato sino a fine stagione un vantaggio che superava abbondantemente il mezzo secondo sul passo gara, a questi livelli un abisso.  Di conseguenza mi sarei aspettato una “naturale evoluzione” per la neonata RB20, ma Newey ha preferito andare oltre ed esasperare concetti intrapresi da altri team modellandoli a propria immagine e somiglianza.

Seguendo un mio personale pensiero, ho visto una piattaforma-veicolo completamente diversa dalle alte vetture presentate quest’anno, mi sarei aspettato che questo progetto innovativo potesse avere qualche limite a livello di comprensione aero-meccanico della macchina da parte del team, ma con un margine di sviluppo più ampio a medio lungo termine.

Tutto ciò considerando che la base di queste vetture converge nel progetto del prossimo anno, prima del grande salto e cambiamento del 2026.

Mi sono ricreduto, la RB20 non presenta problemi di gestazione e corre tranquilla verso nuovi risultati.  Pacchi radianti rivisitati, fluidodinamica interna di conseguenza rivista in toto, aerodinamica superiore del body di nuova concezione, un pacchetto vettura che non mi sarei aspettato di così tale maturità tecnica.

Mentre Max domina, Checo Perez contiene gli avversari, Ferrari raggiunge quello che secondo me era il suo unico obiettivo: essere seconda forza in pista, cercando di dare quante più risposte possibile alla squadra.  La SF-24 si sta dimostrando una vettura sincera, che risponde ai cambiamenti di setup, ma che nulla può contro una RedBull senza eguali.

Il Cavallino Rampante a mio avviso ha il compito di accorciare il più possibile il divario dal team Campione del Mondo, abituando l’intero garage a risultati di rilievo, solo così si potrà crescere in maniera uniforme.

La lotta vera e propria è quì, cioè tra chi otterrà lo scettro di “primo degli umani”, questo palcoscenico comprende oltre alla Ferrari, la Mercedes, che ha disputato una gara che reputano inferiore alle attese ma che garantisce al team un lavoro di comprensione che porterà dei benefici nel prossimo futuro.

Allo stato attuale credo che anche per il gruppo di Brakley valga lo stesso discorso che per il resto della griglia.  L’esperienza insegna che dopo la RedBull, bisogna guardare oltre il Gran Premio fine a se stesso, considerandolo come un lavoro che può creare opportunità, quindi occasioni di riscatto.

Tutti daranno il massimo, in questo avvio di stagione, per sgrezzare, intendere e modificare ove possibile le nuove creature, a partire da questo weekend arabo, ancora anticipato di un giorno, sul tracciato di Gedda.

Il pensiero di Alessandro Rossi

Foto: ©HasanBratic

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