F1 Performance: #HungarianGP

L’Hungaroring è un circuito che offre sempre gare molto interessanti e ricche di spunti.

Rimonte ne abbiamo viste e raccontate, domenica c’è ne sono state due, per Verstappen ed Hamilton sulla scia di un duello passato, e ho la sensazione che la contesa tra i due possa ritornare a breve.

Per Ferrari una gara gestita male, il passo non è stato all’altezza dell’aspettative e la gestione gomma è stata più debole del previsto, costringendo a Leclerc e Sainz a dover affrontare una GP difficile senza la possibilità di mostrare la vera performance della F175.

Mercedes colpisce nuovamente duro, ennesimo podio con entrambi i piloti; Pole centrata da Russell al sabato, rimonta solida e passo gara estremamente efficace da parte di Hamilton la domenica consentono al team di Brackley di inserirsi nella lotta iridata, e la sensazione che scaturisce è che sono pronti per segnare il primo colpo della stagione.

Ferrari a mio avviso ha sbagliato in partenza, il target era quello di centrare la doppietta, ma le condizioni ambientali differenti tra venerdi e domenica hanno cambiato il punto di gestione della gomma, portando il team di Maranello ad adottare una strategia molto debole.

Il grafico qui sopra mostra il primo stint: interessante notare come Leclerc abbia gestito meglio la gomma rispetto a Sainz, peccato non averlo messo in condizione di avere strada libera per poter aprire un gap per coprirsi da un eventuale undercut.

Per questo un errore è stato quello di non differenziare le strategia in partenza, mettere un Sainz con le soft ed attaccare fin da subito Russell per poi impostare il ritmo: cosi facendo si sarebbe entrati in marcatura anche di Verstappen e Perez.

Mettendo in pista una strategia differenziata si sarebbe potuto attaccare e difendersi allo stesso tempo con entrambi i piloti, mantenendo una track position migliore.

Il 2° stint è stato quello cruciale: qui c’è stato un chiaro errore di valutazione da parte del muretto rosso, per timore dell’undercut di Verstappen non hanno allungato lo stint di Leclerc, l’unico del gruppo ad aver percorso meno strada con il secondo set di C3 montato.

Rivedendo il suo passo gara, cresce ancor di più il dubbio sulla scelta delle Hard, visto che il lap time medio per 17 giri era praticamente simile a quello di Verstappen che ha proseguito solo per altri 4 giri.

Vero dovesse smarcare la gomma, ma considerando che nel primo stint con 100kg di carburante hai percorso 21 giri, ti aspetti nel secondo di allungare almeno ad altri 21, se non proprio ad almeno 25 27 giri.

Dal questo altro grafico è apprezzabile quanto appena descritto, ed è proprio nello stint centrale che Hamilton abbia creato il ritmo perfetto che gli ha consentito di avere nel finale una gomma soft molto performante (p.s. gomma soft sì usata, ma è quella che non è riuscito ad utilizzare in Q3 per via del problema al DRS).

Veniamo alle conclusioni con il grafico sul 3° Stint, quello in cui la scelta di Ferrari di montare la Hard su Leclerc non ha funzionato. A supportare il passo debole di Ferrari nella gestione della gomma è la stessa performance di Sainz, praticamente ha copiato la stessa strategia di Hamilton.

Il confronto tra il passo gara di Russell partito 1° e di Verstappen con medesima strategia evidenzia la vera forza di Mercedes, non ancora al top per poter puntare in un normale weekend di gara senza imprevisti o variabili importanti al successo.

Anche se su questo punto lascio una porta aperta, visto il passo di Lewis, forse partendo più avanti avrebbe potuto aprire un gap su Verstappen, tale da consentirgli di poter arrivare 1°.

Conclusioni finali: a mio avviso non è tanto l’errore della Hard su Leclerc a condizionare la gara del monegasco, ed altrettanto cercare il capo espiatorio in Binotto non ha senso.

La gara delle rosse è stata sotto le aspettative, ne è la prova la performance di Sainz, partito 2° ed arrivato 4°.

Probabilmente senza l’utilizzo della mescola dura si poteva puntare ad una 2° posizione, ma il passo della Redbull numero 1 è stato di gran lunga superiore soprattutto nel 3° Stint, con la seconda C2, rispetto a quanto fatto in Casa Maranello.

Temperature, pioggia e condizioni diverse hanno probabilmente mandato in crisi la gestione della gomma.

Un plauso a Mercedes per aver costruito negli ultimi appuntamenti iridati una rimonta importante nei due Campionati; vettura cresciuta molto, soprattutto nel gestire e mettere in pista la giusta finestra di utilizzo.

La coperta ancora corta c’è, non è sparita, ma la stella a 3 punte da Spa potrebbe impensierire e togliere punti importati ad entrambi gli altri contendenti, ora davanti in classifica.

Saranno 9 gare, le rimanenti, molto tirate ed a mio avviso la stagione è tutt’altro che chiusa. Ha preso una direzione ben precisa, ma come si dice nel gergo del ciclismo, “devi portare la gamba dopo la linea d’arrivo”.

Scritto da Fulvio Vigilante

P.S. Per ulteriori commenti ed un’analisi della prima parte di stagione, rivedete la Live del MotorLounge sul nostro canale Youtube youtu.be/o0b_k43S5Ns

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